le aziende 

VIGNETO FRIULI: LARGO AI GIOVANI
Bernardis Stefano
di Claudio Fabbro

L'AZIENDA
Questa presentazione si propone di illustrare nella maniera più efficace possibile le attività dell'azienda agricola "NORINA PEZ" di Stefano Bernardis - un giovane dottore neo diplomato in Scienze tecnologiche ed alimentari con specializzazione in viticoltura ed enologia presso l'Università di Udine (17 dicembre 2001) con il punteggio di 70/70 - e comprende la descrizione dei prodotti offerti della storia aziendale e la locazione. L'azienda a conduzione familiare si dedica da quasi un secolo alla produzione di ottimi vini caratteristici del Collio. La zona è infatti particolarmente vocata alla coltivazione della vite grazie ai suoi i terreni composti prevalentemente di marne e arenarie di origine eocenica ed anche per la sua felice collocazione geografica compresa fra le Prealpi Giulie ed il mare Adriatico di cui risente i benefici climatici.Da sempre l'attività della regione è stata di tipo agricolo tuttavia gli ultimi decenni hanno visto imporsi una specializzazione del settore verso l'attività vinicola con particolare attenzione alla qualità del prodotto offerto verso un consumatore che nel corso degli anni è divenuto sempre più esigente. L'azienda ha saputo ben affrontare il cambiamento tecnologico e si è quindi dedicata alla produzione di vini di qualità scegliendo con cura i tipi di vitigno le tecniche di vinificazione alla ricerca di un prodotto che si rivolgesse quindi ad un consumatore attento raffinato e che prediliga vini di qualità.Il mercato di riferimento è stato dapprima lo scenario regionale in seguito l'azienda è riuscita a diffondere i suoi prodotti a livello nazionale ed intracomunitario. L'obiettivo attuale è quello di riuscire ad introdursi ed affermarsi nei mercati internazionali dove la concorrenza dei produttori locali non risulta essere così forte e dove il consumatore ha una maggiore propensione ed inclinazione verso vini di qualità. L'azienda forte di una lunga tradizione enologica e convinta della qualità del suo prodotto ritiene sia giunto il momento di lanciarsi in questa sfida internazionale ben conscia che l'esportazione di vini del Collio significa non solo vendere un prodotto ma promuovere ed esportare la propria cultura e le tradizioni di modo che possano essere conosciuti ed apprezzati da un numero sempre maggiore di persone.

IL TERRITORIO
L'azienda agricola "NORINA PEZ" di Stefano Bernardis ha sede a Dolegna del Collio cittadina del Collio situata all'estremo nord della provincia di Gorizia. Questa particolare collocazione garantisce ai vini prodotti non solo la garanzia della Zona a Denominazione di Origine Controllata ma anche quelle caratteristiche di pregio che provengono dalla sua posizione geografica.Da sempre il Friuli è terra di vini il Collio in particolare è una zona particolarmente vocata alla coltivazione della vite. Il territorio infatti copre una sequenza di declivi che si sviluppano quasi ininterrottamente lungo una direttrice ideale est-ovest presentando ampie superfici esposte a mezzogiorno molto adatte alla viticoltura di gran pregio.La prossimità delle Prealpi Giulie costituisce un efficace riparo dai venti freddi del settentrione e la vicinanza della costa adriatica contribuisce a contenere le escursioni termiche favorendo la persistenza di un microclima mite e temperato non a caso nel secolo scorso Gorizia veniva definita "la Nizza dell'Adriatico".La vicinanza del mare determina anche un singolare fenomeno di riflessione dei raggi solari che produce un effetto di doppia insolazione di cui si avvantaggiano particolarmente i versanti esposti ad est ed ad ovest.
Per quanto concerne i terreni essi sono costituiti da marne ed arenarie stratificate di origine eocenica portate in superficie in epoca remota dal sollevamento dei fondali dell'Adriatico come indica il frequente ritrovamento di fossili marini.. Le formazioni rocciose si disgregano facilmente sotto l'azione degli agenti atmosferici originando un terriccio dapprima grossolano poi granuloso ed infine assai minuto che nel volgere di poche stagioni si trasforma in un substrato ideale per la viticoltura.
L'attività vinicola era quindi praticata in loco sin da tempi antichissimi ma fu con l'avvento dei Romani che vennero introdotte nuove tecniche di lavorazione e rare qualità di uva. La viticoltura moderna ebbe origine nella seconda metà dell' 800 per opera del conte Teodoro Latour che sostituì alcuni vitigni locali di scarsa qualità con altri francesi e tedeschi di maggior pregio. Dolegna con il suo territorio interamente collinare rappresenta il confine ideale con i Colli Orientali del Friuli. Delimitata dal corso del torrente Judrio a sud-ovest e dal confine sloveno a nord-est è un piccolo centro a vocazione prevalentemente agricola.In questa felice ambientazione ha sede la nostra azienda che si compone di una superficie totale di quasi 10 ettari di cui sei dedicati alla coltura della vite. L'intera superficie aziendale si trova nel comune di Dolegna in particolare in prossimità di boschi d'acacie che conferiscono ai vini ivi prodotti caratteristiche di pregio e qualità. 
I VINI DI STEFANOL'azienda può vantare una produzione di ben 10 tipologie di vini diversi fra cui quattro d'uva nera e sei d'uva bianca. Si tratta nella maggior parte dei casi di vini a denominazione di origine controllata le cui uve provengono esclusivamente dai vigneti aziendali siti a Dolegna del Collio. 

L'ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L'azienda NORINA PEZ" di Stefano Bernardis " è stata sin da principio caratterizzata da una conduzione di tipo familiare. Tutt'oggi la forma societaria è rimasta inalterata in quanto vi è la convinzione che la passione e l'impegno nel produrre vini di qualità vengono maggiormente incentivati dal coinvolgimento che contraddistingue i rapporti fra familiari.Tutto cominciò con Giovanni Bernardis il fondatore che assieme alla moglie ed ai figli costituì dal nulla l'azienda agricola. In quegli anni non vi era ancora una netta specializzazione verso le attività enologiche ma vi erano anche tutte le altre attività normalmente presenti nelle realtà agricole come l'allevamento e la coltivazione dei cereali attività quest'ultime non di rado incentivate dai fondi comunitari:Verso la fine degli anni '80 vi fu la svolta: il figlio Giuseppe assieme alla moglie Norina decisero di dedicarsi esclusivamente alla produzione del vino convinti che la specializzazione avrebbe certamente portato vantaggio alla qualità del prodotto. Oggi è il figlio Stefano che continua nell'ambizioso progetto di affermarsi nel campo vitivinicolo.Da alcuni anni ormai Giovanni Bernardis e sua moglie Adriana sono scomparsi ma la loro attività viene portata avanti con orgoglio dai loro discendenti:Giuseppe è coadiuvato sia nell'attività di cantina sia di campagna dai figli Stefano giovane enologo e Carlo diplomatosi geometra.In ufficio e nelle relazioni con i clienti troviamo la moglie Norina affiancata dalla figlia maggiore Clara laureata in Scienze Politiche.
Questo team compatto crede fermamente nella qualità del proprio prodotto e si sta adoperando per poterlo esportare con successo in tutto il mondo.

PROGRAMMA DI MARKETING
La politica aziendale mira verso prospettive in cui ben identificarsi all'interno del mondo viticolo-enologico; e' pertanto obiettivo primario creare un prodotto che ben si distingua dal punto di vista qualitativo orientamento ormai globale del mercato vino. 
La prima strategia aziendale parte quindi dalla campagna: cercare di produrre in primo luogo una buona e sana uva; infatti e' proprio solo da un'uva sana ed esente da qualsiasi malattia potrà nascere un ottimo vino. E' posta molta attenzione quindi in tutte le operazioni agronomiche e colturali eseguite nella totalità a mano soprattutto per quanto riguarda la difesa antiparassitaria. L'azienda infatti segue un programma di lotta molto mirato al rispetto ambientale e al rispetto della pianta (attuazione del regolamento CEE N 2078/92). E' limitato l'uso quindi di pesticidi e antiparassitari che mal si adattano ad un reale rispetto per l'ambiente. In cantina poi si eseguono le moderne tecniche di vinificazione e di conservazione del vino stando sempre attenti a non pregiudicare la qualità. Ciò vuol dire lavorare con cura e delicatezza le uve e i mosti successivamente. Travasare perciò il meno possibile il vino in modo che non perda profumi e mantenga la sua fragranza e delicatezza.Il cliente di riferimento a cui vorremmo indirizzare i nostri prodotti è un consumatore finale che sia in grado di apprezzare un vino di qualità e non sia troppo sensibile alla variabile prezzo.E' stato quindi deciso di scegliere come canali di vendita ristoranti alberghi ed enoteche di un certo livello anch'essi contraddistinti dal desiderio di poter offrire un prodotto di qualità ai propri clienti.In particolare il mercato-obiettivo a cui si vuole dedicare particolare attenzione è rappresentato dal Nord America e dai paesi asiatici. 

AZ. AGR. "NORINA PEZ" DI STEFANO BERNARDIS 
Via Zorutti 12
34070 DOLEGNA DEL COLLIO (GO)
Tel e fax. 0481/639951
E-mail: c.bernardis@adriacom.it
Internet: www.norinapez.it 

Nella foto: la Famiglia BERNARDIS al completo festeggia Stefano nel giorno del diploma universitario in SCIENZE TECNOLOGICHE ED ALIMENTARI con SPECIALIZZAZIONE IN VITICOLTURA ED ENOLOGIA 
(Udine 17 dicembre 2001)


 

Influenza di alcune variabili sull'estrazione dai "chips" di composti volatili
(1)

INTRODUZIONE 
Negli ultimi anni l'interesse enologico si è rivolto soprattutto al consumo di vini rossi ed in particolare modo ai prodotti importanti affinati in legno ricercati soprattutto per la nota "boise". La moda americana australiana sudafricana neozelandese cilena ecc. di far fermentare i mosti ed invecchiare i vini nelle barriques ha contagiato un po' tutti i Paesi produttori anche quelli che fino a quel momento erano scettici nei confronti del suo uso. Va rilevato che l'utilizzo del legno però è stato "copiato" (malamente) dalla tecnologia francese che già dal tempo dei galli prevedeva l'uso delle barriques. "L'abuso" sconsiderato del legno fa cedere al vino composti aromatici che coprono quelli varietali; dal momento però che sul mercato internazionale questo gusto piace tutto sembra essere spiegato. Ne deriva però che l'aroma naturale dei vini al naso e in bocca è spesso irriconoscibile e tutto il vino barricato finisce per assomigliarsi.La diffusione del fenomeno "barriques" ha fatto aumentare enormemente la richiesta di fustame. Seguendo queste nuove tendenze di mercato molti produttori si sono convertiti in tale direzione mentre altri hanno ulteriormente potenziato questo tipo di produzione già presente nell'azienda. La massiccia richiesta di contenitori di legno ha determinato un consistente aumento dei prezzi che alla fine si è tradotto in un aumento del prezzo del prodotto finito: il vino.Recentemente sono apparsi sul mercato alcuni prodotti che si propongono come alternativa all'uso di botti e barriques e che si stanno via via diffondendo: si tratta dei chips. Una volta verificate le potenzialità e ottenuto il via libera dalla CE (attualmente in Europa l'utilizzo delle chips è consentito solo in via sperimentale mentre per la produzione è necessario chiedere il permesso alla CE) si pensa che l'utilizzo dei chips possa risolvere quei problemi legati alla materia prima (il legno) fonte destinata ormai ad esaurirsi vista l'insistente richiesta. Bisogna ricordare che le tecniche di maturazione in legno non fanno riferimento solo a vini rossi ma anche a quelli bianchi con eventuale possibilità di rilancio degli stessi in seguito alla flessione subita negli ultimi anni per la risonanza dei vini rossi legata ad alcune loro proprietà (proprietà antiossidante dei fenoli del vino e del legno).In Friuli terra da sempre votata ai grandi vini bianchi e rossi giovani è già oggi molto variegata l'offerta di vini ma sta aumentando anche quella di prodotti affinata in botte. Il lavoro svolto di seguito vuole valutare la capacità dei chips di rilasciare sostanze volatili in una soluzione simil vino per valutare meglio le modalità le quantità ed i tempi d'utilizzo dei chips. Le analisi di tali composti sono state fatte utilizzando diverse tecniche fra cui di recente diffusione (GCO). 

SCOPO DEL LAVORO 
I chips sono usati come aromatizzanti in vini minori; per tali prodotti non esiste la complessità di tecnologia e la tradizione dell'arte della "tonnellerie" e questo fatto ha limitato gli studi su di essi; alcuni lavori ne hanno messo in evidenza le minori prestazioni rispetto a botti e barriques.In questo lavoro si è voluto mimare mediante l'utilizzo di una soluzione tampone sintetica ciò che avviene in un vino che venga posto a contatto con chips di diversi tipi. Lo scopo dello studio è stato quello di valutare le differenze nell'estrazione della componente aromatica dovute alle diverse tipologie di prodotto. Ovvero qual è la conseguenza delle diverse provenienze granulometrie e tostature e quindi delle diverse capacità di scambio con il mezzo sulla cessione di composti volatili?; queste sono le domande che ci si pone nel seguente studio preliminare sui chips anche in funzione di una possibile autorizzazione da parte della comunità europea visto l'interesse che stanno suscitando.Si è valutata perciò la componente aromatica ceduta dai chips ed in quali composti o rapporti compositivi differiscono le varie tostature e provenienze e se le granulometrie e origini dei legni influenzano la capacità di cessione al mezzo. Lo scopo del lavoro è quindi quello di fornire una conoscenza del prodotto "chips" tale da permettere al produttore di vino di utilizzare il legno giusto al momento giusto.

 (1) Tesi di Diploma di  Stefano Bernardis 
Università degli studi di udine
Facoltà di agraria
Corso di diploma in tecnologie alimentari
Orientamento in Viticoltura ed Enologia
Dipartimento di scienze degli alimenti
 anno accademico 2000-2001
Relatore: Ch.mo Prof. Roberto Zironi
Correlatori: Dott.ssa Lara Tat
Dott. Franco Battistutta