L'antica residenza padronale di S. Quirino è ancora lì a testimoniare storie e leggende d'altri tempi e d'altre Famiglie che con il loro impegno sociale e rurale segnarono le fortune di questi luoghi. Il ramo dei Feresin quello di Davide solo nel 1954 con il bisnonno Leopoldo acquisì una propria solida autonomia "affrancandosi" per terreni e fabbricati rurali. Il bisnonno con la moglie Palmira lavorò sodo ed i suoi frutti vennero colti dal figlio Ezio ed infine dai genitori Edi e Marisa. Poi arrivò Davide: un diploma di elettrotecnico in tasca vent'anni di entusiasmo e voglia di fare e soprattutto un sincero amore per la terra per la vigna ed il vino. Correva l'anno 1994; il resto è storia dei nostri giorni. Vasche di cemento vetrificate e muri alquanto robusti garantiscono una costanza di temperature senza fastidiosi sbalzi. L'attrezzatura è quella tradizionale in progressiva riconversione. L'acciaio inossidabile fa la sua parte e ben si armonizza con la tipologia dei bianchi freschi fruttati e gradevoli. Rossi importanti uvaggi ed affinamenti in legno sono in cantiere da tempo. I vini del territorio di S.Quirino venivano richiesti dalle mense aristocratiche dell'Impero austro-ungarico. Qui l'agricoltura e la viticoltura rappresentano una fonte economica essenziale ed alla qualità concorrono microclimi felici e terreni vocatissimi con ghiaie miste d'equilibrato potenziale nutritivo.