Patrizia Felluga

Dopo essersi fatta le ossa nella grande azienda di famiglia anche per Patrizia Felluga è venuto il momento di ritagliarsi un piccolo spazio personale in cui gettare tutta la propria esperienza ma soprattutto il proprio cuore ed un entusiasmo infinito.
Il colpo di fulmine avvenne nel 2000 quando Patrizia transitando per quella piccola e splendida oasi viticola che è Giasbana località della ben nota "Città del vino" di S.Floriano del Collio incontrò per la prima volta

Si tratta di un crù (in mappa denominato-appunto-"Zuani") in bellissima esposizione con una dolce pendenza di quasi cinque ettari di vigna-giardino che circondano le cantine.

La casa ed i locali in cui s'affina il vino di Patrizia guardano dalla sommità del colle le vigne di Tocai friulano Chardonnay Pinot grigio e Sauvignon le cui uve dopo accurati e decisi diradamenti -con selezione dei migliori grappoli a seguire- hanno dato vita al primo "ZUANI BIANCO" nella vendemmia 2001.
La sfida di Patrizia è implicita in questa scelta –controcorrente- di rinunciare a pur prestigiosi nomi di vitigni e relativi vini "in purezza" per dedicarsi a tempo pieno ad un vino "di territorio".
Non è infatti cosa di tutti i giorni registrare un assemblaggio di Pinot grigio e Sauvignon a favore di un nome diverso dal proprio cui portano struttura ed aromi importanti.

"Una scelta -precisa Patrizia- in sintonia ed armonia con una continuità di pensiero maturata nel tempo insieme a papà Marco il quale ha sempre creduto nel maggior peso del territorio rispetto a quello del monovitigno e che ora può essere realizzata in un'area omogenea per terreni e microclima. Un piccolo laboratorio se vogliamo in cui natura e professionalità insieme consentono di rimodellare una realtà destinata a diventare un simbolo ed un emblema nella prestigiosa zona D.O.C.collinare goriziana".

Ma se vogliamo una piccola selezione già esiste.

Infatti Patrizia ha ritenuto di differenziare il proprio "ZUANI" in due tipologie destinate a consumatori diversi. Il primo ribattezzato "ZUANI VIGNE" è l'uvaggio fruttato e giovane la cui evoluzione ha avuto quale garante l'acciaio inossidabile termocondizionato.

Il secondo è il più importante e "maschio" "ZUANI" da vendemmia tardiva e permanenza in quotidiano batonage in botticelle di rovere francese preparato in pianta proprio per reggere un moderato invecchiamento.

Il "vigneto di frontiera" (infatti il confine con le colline slovene corre a poche decine di metri) di Patrizia è destinato a divenire giorno dopo giorno un piccolo gioiello in cui il tocco d'artista della nostra "Signora del vino" lascerà un segno del tutto personale al netto d'ogni imitazione.

L'azienda "ZUANI" guarda avanti –conferma orgogliosamente Patrizia- nel rispetto di una consolidata tradizione di famiglia e si prefigge una riconversione varietale e varie sistemazioni fondiarie progressive e contemporaneamente la ristrutturazione delle cantine e dei fabbricati rurali in cui la funzionalità dovrà andare necessariamente a braccetto con il buon gusto.

Grazia professionalità e tanta qualità: tutta qui la "ricetta" di Patrizia in perfetta coerenza con una filosofia personale ed un'esperienza che l'impegno quotidiano ad elevati livelli manageriali ha maturato e perfezionato nel tempo.

Claudio Fabbro - Giasbana di S.Floriano del Collio 07 gennaio 2003