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LA CASA DELL'APE
UN'ESPERIENZA DI COOPERAZIONE APISTICA DEGNA DI ESSERE
PORTATA AD ESEMPIO: LA CASA DELL'APE DI LUCINICO(GO)
La presiede Renzo OBIT che ci parla dell'ape del miele e dintorni...

    Le virtù del miele   Miele


Renzo Obit con gli alunni della scuola F.Rismondo

UNA SOCIETÀ ARMONICA E PERFETTA
Le api rappresentano uno dei casi più progrediti di vita animale associata. Vivono infatti in colonie il cui numero può variare tra le 10.000 e le 80-90.000 unità. Ogni società si compone di tre caste diverse: regina api operaie e maschi chiamati fuchi.
Nell'alveare esiste normalmente un'unica regina e nella stagione estiva alcune centinaia di fuchi; tutti gli altri individui sono api operaie. Il lavoro all'interno dell'alveare viene distribuito secondo l'età quindi tutte le api svolgono nel loro ciclo vitale tutte le funzioni utili alla famiglia. L'ultimo lavoro che l'ape svolge avviene fuori dall'arnia e riguarda la ricerca del nettare polline propoli e acqua. Nella tarda primavera avviene la sciamatura e quando una parte delle api di un alveare decide di fondare una nuova colonia esse partono quindi con la regina alla ricerca di una nuova sistemazione.
In certi periodi dell'anno l'apicoltore toglie alle api parte del miele raccolto ottenendo quel prezioso prodotto che tutti conoscono; ma più grande è l'utile che ne ha ricavato l'agricoltura che per mezzo delle api ha avuto assicurata a fecondazione dei fiori.

IL MIELE
Per miele si intende il prodotto alimentare che le api domestiche producono dal nettare dei fiori o dalle secrezioni provenienti da parti vive di piante o che si trovano sulle stesse che esse bottinano trasformano combinano con sostanze specifiche proprie immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell'alveare.
Il miele contiene vari elementi indispensabili al corpo umano: zuccheri semplici vitamine sali minerali enzimi acidi organici aminoacidi. E' alimento naturale ad alto valore energetico e dolcificante è immediatamente assimilabile e dà forza dopo pochi minuti dalla sua ingestione. Questa proprietà è data dal fatto che il miele contiene pochissimo saccarosio mentre è assai ricco di fruttosio e glucosio i quali essendo zuccheri semplici non abbisognano di alcuna digestione da parte dell'organismo. Inoltre grazie alla sua azione battericida è una sostanza igienicamente salutare.
Però i maggiori pregi gli sono dati dalla sua grande mescolanza di componenti minori i quali agendo nelle più svariate parti dell'organismo rendono il miele un vero e proprio medicamento.
Il miele facilita l'assimilazione del calcio e pertanto è particolarmente raccomandato nella crescita; ed è prezioso a persone che necessitano di cure ricostituenti. E' l'unico alimento che non subisce trasformazioni per arrivare dalla natura alla nostra tavola.

Liquido o cristallizzato
Oggi quasi tutti sanno che tutti i mieli sono liquidi al momento dell'estrazione ma che poi nella maggior parte dei casi in un tempo variabile da poche settimane ad alcuni mesi interviene la cristallizzazione. Questo è un processo naturale che non comporta variazioni se non di aspetto. Si sviluppa in modo variabile nei diversi prodotti a seconda della composizione e quindi dell'origine della temperatura di conservazione e di altri fattori di tipo meccanico e fisico. Una volta cristallizzato il miele si presenta con caratteristiche diverse a seconda di come sono combinati i fattori prima ricordati: esistono per questo mieli con aspetto più o meno omogeneo a cristalli grossolani o finissimi a consistenza compatta o cremosa. Queste diversità possono segnalare ad un occhio esperto l'origine e la "storia" del prodotto ma non possono data la complessità del fenomeno essere prese come riferimento assoluto per identificare la genuinità o meno del miele.
Il miele cristallizzato può essere riportato alla stato liquido per mezzo di un opportuno riscaldamento (a bagnomaria a soli 35°/40° gradi) che può eventualmente prolungare il tempo di vita allo stato liquido anche per un periodo di diversi mesi.
I mieli che invece restano a lungo allo stato liquido senza alcun intervento sono quelli che contengono più fruttosio (ad esempio la robinia (acacia) castagno e la melata. La scelta tra liquido e cristallizzato è una questione di preferenze personali; se però si vogliono privilegiare i prodotti più integri bisogna considerare che ogni riscaldamento subìto è un danno per la qualità del prodotto.
Non si può comunque fare una graduatoria per la qualità: per ogni consumatore il miele migliore sarà quello che preferisce secondo il gusto e le sue abitudini alimentari.

Come viene prodotto
Avviciniamoci senza timore al palazzo di legno che ospita d'estate non meno di 70.000 api (d'inverno 15.000 chiuse a glomere attorno alla regina) e sostiamo in silenzio senza movimenti bruschi ad ammirare il via vai ordinato delle migliaia di bottinatrici che trasportano o polline o propoli o acqua ma per lo più nettare. Per ogni Kg di miele sono necessarie 70.000 api che abbiano visitato 7.000.000 di fiori e ne abbiamo prelevato il dolce nettare profumato di enzimi che si trova alla base del calice. Quando l'ape è attratta dalla corolla e del profumo di un fiore ne sugge il nettare nel profondo del calice compie una scelta; continuerà a visitare tutti i fiori della stessa specie o solo quelli finchè perdura la fioritura. Il nettare contiene gli enzimi dei nettari del fiore ma non è ancora miele. L'ape che lo succhia lo mescola con sostanze che secerne dalle sue ghiandole labiali ed ipofaringee e appena di ritorno dall'alveare lo passa di bocca in bocca alle sue sorelle perchè anch'esse lo arricchiscano dei loro enzimi; e solo quando il miscuglio è considerato completo solo allora viene depositato molto lentamente un po' per ogni cella.
Per accelerare l'essiccazione del miele esse incominciamo a mulinare le ali anche all'entrata; ventilano nell'interno aria secca finchè il miele abbia perduto l'umidità eccessiva. Quando il miele ha "l'optimum" di umidità (17%) le api chiudono ogni cella con un coperchio di cera (l'opercolo) ma prima di farlo iniettano nel miele un disinfettante per preservarlo d'ogni alterazione; è un po' d'acido formico contenuto in apposita ghiandola interna dell'estremità dell'addome. L'apicoltore estrae il favo lo pone nello smielatore (macchina centrifuga) estrae il miele molto liquido che porrà nel maturatore e dopo qualche mese otterrà il prodotto genuino grezzo ma che rimarrà tale con enzimi aromi profumi se non sarà filtrato eccessivamente o pastorizzato.
Il miele va conservato al buio perchè la luce lo altera in maturatori d'acciaio inossidabile ed invasettato nel vetro con chiusura a "tuist off".

LE VARIE QUALITA' DEI NOSTRI MIELI

  • Acacia del Collio: raccolto tra maggio e giugno; è un miele di colore colore chiaro paglierino e dal sapore molto delicato. E' ottimo calmante e stomatico consigliato in particolare per la sua delicatezza ai bambini ed anziani. Viene usato come dolcificante.

  • Castagno: raccolto nei mesi di luglio e agosto; ha colore bruno carico sapore amaro con gusto ed aroma caratteristici; è indicato per migliorare la circolazione sanguigna per decongestionare il fegato e la prostata.

  • Tiglio: la fioritura è immediatamente precedente a quella del castagno. Ha colore leggermente ambrato; odore gradevole di fiori gusto pronunciato; è indicato come ottimo calmante.

  • Marasca del Carso: deriva da una pianta ("Prunus mahaleb") che cresce spontaneamente solo sulle terre rosse del Carso (altopiano del Carso. Sono poche le annate in cui si riesce a produrlo. Gusto marcato colore leggermente mattonato aromatico.

  • Tarassaco: si raccoglie a primavera inoltrata durante il mese di maggio; presenta colore giallo intenso profumo e gusto decisi; la cristallizzazione è molto rapida e fine è consigliato per la sua azione diuretica lassativa e depurativa del fegato.

  • Millefiori Isontino: la sua raccolta avviente durante la stagione estivo-autunnale; presenta colore più o meno ambrato a seconda delle condizioni ambientali; il gusto è intenso e gradevole con sentori di fiori. Viene consigliato per le affezioni alle vie respiratorie è il più ricco di virtù terapeutiche.

  • Melata di bosco e Manna di Sommaco: i mieli extraflorari; non da nettare da fiore ma da linfa. Prodotto nei mesi estivi ottenuto dalle api lambendo sulle foglie di alcune piante goccioline zuccherine espulse da parassiti vegetali. Si presentano di colore scuro viscoso dal sapore caramellato; la cristallizzazione è molto ritardata. Sono ricchi di sali minerali ed a basso contenuto zuccherino possono essere consigliati agli sportivi ed anche ai diabetici.

"LA CASA DELL'APE" - COOPERATIVA
Via Cicuta 1 - Lucinico - Gorizia
Tel. 0481/535624
Uff. Commerciale: Tel. e Fax. 0481/809267

Le virtù del miele  


I Marussi apicoltori di Capriva

Miele e civiltà.
Fin dalla notte dei tempi l'uomo ha conosciuto le importanti proprietà alimentari nutrizionali e terapeutiche del miele e dei prodotti dell'alveare. Reperti storici datati 12.000 anni fa ci informano che l'uomo era portato a saccheggiare gli alveari selvatici per impadronirsi del miele e della cera. Successivamente imparò ad allevare le api dentro tronchi vuoti (bugni villici) ricorrendo all'apicidio per raccogliere il miele spremendolo dai favi. Solo nel Novecento si inizia a smielare senza distruggere le famiglie costruendo arnie a telaini mobili rispettose della vita e dell'operatività di questo industrioso insetto.
Nella mitologia miele nettare ed ambrosia nutrivano gli dei. Analogamente i guerrieri della classicità greca si curavano le ferite con misture a base il miele mentre i filosofi e Santi trovavano bontà e salute in questo alimento. Nel Corano il miele viene considerato una bevanda che guarisce e nella religione ebraica per la quale è vietata ogni sostanza prodotta da animali proibiti (tra cui gli insetti) il miele è permesso perché il prodotto di una trasformazione operata dell'ape.
Nelle Americhe gli Atzechi adoperavano miele salato o uno sciroppo di miele ed agave per combattere le infezioni. Altre notizie riferiscono di usi analoghi del miele mescolato a principi di piante da parte di tribù africane e degli indiani d'America. mentre l'antica tradizione medica cinese utilizzava misture di miele e lardo a scopo terapeutico.

Ruolo nutrizionale metabolico e dietetico.

Il miele: composizione e proprietà
Farmaco o alimento da molti anni si studia la composizione del miele per capirne il ruolo fisiologico metabolico e terapeutico sulla base della presenza di numerose sostanze di interesse biologico e nutrizionale tra cui in primo piano oltre 20 zuccheri quali glucosio fruttosio saccarosio maltosio destrine ecc. Importanti sono anche gli acidi organici gli aminoacidi e talune proteine complesse; le vitamine idrosolubili; i flavonoidi i sali minerali tra i quali Fe Cu Mn Na Ca S Mg Al P Cl gli oligoelementi; enzimi diastasi invertasi catalasi fosfatasi; terpeni derivati dell'acido cinnamico ed altre sostanze biologicamente attive e di veloce e privilegiato assorbimento nelle varie parti del tubo digerente.
Nell'immediato dopo guerra il miele veniva utilizzato in lnghilterra come «terapia dolce» sfruttando l'azione di alcune sostanze tra le quali le «inibine» (così chiamate perché inibiscono lo sviluppo delle spore) e l'acetilcolina in grado di bloccare l'azione di tossine nelle piaghe da decubito e nelle infezioni forse per la presenza di acido formico di calcio ferro sodio potassio che limitano la sopravvivenza di germi miceti.
Gli studi hanno evidenziato anche che il miele presenta proprietà in grado di stimolare il metabolismo. Di conseguenza le proprietà del miele e dei prodotti dell'alveare vennero e sono utilizzate come tonificante dell'organismo per stimolare l'appetito combattere la fatica migliorare la funzionalità epatica e quella cardiaca nonché il flusso sanguigno per aumentare la concentrazione dell'emoglobina e quindi combattere l'anemia per stimolare la secrezione biliare aumentare la calcemia come emolliente e antidisidratante della cute nella prevenzione delle malattie da raffreddamento come antinfiammatorio antisettico espettorante sedativo lassativo ecc.
Estrememente interessante è l'effetto di alcuni nutrienti presenti nei diversi tipi di miele sul sistema nervoso centrale e quindi sulle funzioni neuro-psico-mentali.
Gli zuccheri di pronta metabolizzazione presenti nel miele sono utili per il cervello (il cui fabbisogno varia da 120 a 180 grammi di glucosio al giorno). Inoltre tutte le attività nervose e psichiche gli stress nervosi ecc. comportano una spesa energetica aggiuntiva che contribuisce ad elevare il fabbisogno dei nutrienti energetici.
Il cervello per mantenersi efficiente deve assumere un'adeguata concentrazione di nutrienti non solo per le spese caloriche ma anche per formare acidi nucleici nucleoproteine e cerebrosidi sostanze essenziali per il corretto funzionamento e per la qualità strutturale del cervello nonché per la mielina e per i nervi. Se l'apporto di glucosio non è sufficiente il cervello e l'organismo ricorrono alla neo-glucogenesi un fenomeno che può comportare conseguenze negative e talvolta lesioni al sistema neuro-psichico con ripercussioni sulla qualità della vita di relazione.
E' stato dimostrato che anche il comportamento sociale risulta legato all'assunzione di glucosio: si è osservato che un apporto d glicidi al di sotto dei valori raccomandati protratto per tempi lunghi durante l'età evolutiva provoca un'accentuazione dell'aggressività e dei caratteri antisociali. Altri nutrienti contenuti nel miele hanno un ruolo non secondario sia per lo sviluppo che per la funzionalità del cervello per le attività enzimatiche e per le connessioni tra i neuroni indispensabili per le associazioni ed integrazioni dei segnali nervosi per lo stato immunitario in generale e per il sistema nervoso in particolare. Tra le sostanze che coinvolgono direttamente o indirettamente gli aminoacidi vanno poste in primo piano anche le encefaline e le endorfine molecole prodotte dal cervello che controllano lo stress il dolore e regolano il senso della fame. Altri amminoacidi presenti nel miele regolano la crescita in altezza l'osteoporosi.(favorendo la fissazione del calcio e del magnesio) e proteggono contro i radicali liberi. La presenza degli aminoacidi nel miele associato a quello di taluni enzimi e vitamine è importante per la neurotrasmissione.
Studi recenti condotti in Danimarca su soggetti anziani con accertato deterioramento della memoria inducono a suggerire l'assunzione giornaliera di miele per la protezione del cervello dai danni della lipoperossidazione.
Come è noto il cervello è particolarmente vulnerabile ai danni provocati dai radicali liberi. Il miele per la presenza di micronutrienti antiossidanti potrebbe prevenire le lesioni alle cellule nervose dalle ossidazione migliorando la sintomatologia di vari disordini nervosi e degenerativi (fino alla malattia di Alzheimer)
Recenti studi indicano nuovi campi di applicazione del miele: una ricerca effettuata in Russia ha messo in evidenza l'utilità del miele oltre che sulla tolleranza agli sforzi fisici sulla regolazione del metabolismo del muscolo cardiaco e la velocità del circolo sanguigno senza scordare che Il miele e il propoli sono stati studiati per confermare l'ipotesi dell'inibizione della crescita tumorale.
Un ruolo del miele ormai confermato è quello di intervenire positivamente nella risposta immunitaria con l'incremento della produzione di anticorpi.
Tutto ciò ci permette di comprendere che per le sue caratteristiche il miele deve essere considerato un alimento la cui assunzione quotidiana nella quantità stimabile in 30 grammi circa contribuisce al mantenimento di un buon stato di salute generale.

A. Raimondi
Istituto Studi e Ricerche Nutrizionali Alpe Adria -Trieste
a cura del Laboratorio Apistico Regionale (LAR)
56 NOTIZIARIO ERSA 3-4/2001
42 NOTIZIARIO ERSA 5/2001

I MIELI DEL FRIULI-VENEZIA GIULIA

Miele millefiori
Per la varietà dei fiori bottinati sono difficili da descrivere.

Miele d'acacia o di robinia.
colore. Giallo paglierino
Odore: delicato
sapore: dolce fine delicato.
Consistenza: rimane fluido a lungo.
indicazioni: gradito ai bimbi si può usare per neonati e diabetici per la presenza contenuta di glucosio

Miele di biancospino
colore: leggermente ambrato
odore: profumato aromatico.
Sapore: dolce gradevole.
consistenza: granulazione fine.
Indicazioni: raccomandabile in casi di ipertensione ed arteriosclerosi. E' il miele dei cardiaci e degli ansiosi.

Miele di erica
Colore: rosso-bruno scuro.
Odore: forte.
Sapore: particolare.
Consistenza: vischiosa semiliquida.
Indicazioni: è il miglior antisettico urinario utile in caso di cistite e prostatite ed infezioni intestinali. Diuretico.

Miele di castagno.
Colore: ocra carico con sfumature rossastre.
Odore: forte acre pungente.
Sapore: per la ricchezza in minerali il sapore è intenso ed aromatico leggermente amaro.
Consistenza: inizialmente spesso cristallizza in 3-6 mesi.
Indicazioni: efficace per migliorare la circolazione del sangue utile nelle anemie facile affaticamento astenia.

Miele di tiglio
Miele di marasca
Miele di amorfa
Miele di melata

Fa parte dei mieli scuri. Non deriva dal nettare ma dalla linfa delle piante che alcuni insetti (afidi cocciniglie ecc.) hanno succhiato elaborato ed espulso sulle foglie e che le api hanno raccolto. Sono mieli "impegnativi" dal sapore intenso ricchi di sostanze balsamiche minerali ed enzimi.

Miele d'arancio zagara limone.
Colore: giallo chiaro diventa quasi bianco quando cristallizza.
Odore: lieve di fiori di agrumi..
Sapore: gradevole dall'aroma tipico.
Consistenza: pastosa cristallizza in 3-6 mesi.
Indicazioni: antispasmodico sedativo concilia il sonno.

Miele di rosmarino:
colore: pallido.
Odore: sottile gradevole.
Sapore: delicato.
Consistenza: granulazione pronunciata.
Indicazioni: è il miele degli epatici e dei biliari. Utile anche a chi è stanco affaticato astenico ed in caso di disturbi gastrici o intestinali.  E' un miele che tende a cristallizzare assumendo un colore rosato odore ed aroma di media intensità fruttati ricordano la gelatina di frutta.

Miele di tarassacco
Solitamente si presenta cristallizzato color giallo crema odore ed aromi forti con connotazioni animali.

Miele di acero

64 NOTIZIARIO ERSA 4/2002

CURIOSITA'
La vita media delle api operaie nate in primavera-estate è di 30-40 giorni e quella delle api nate in autunno è di 5-6 mesi. La vita media di una regina è di 2-3 anni.
Una goccia di miele è il risultato della visita di 100 fiori per un chilo devono visitare da 80.000 a 6.000.000 di fiori; ciò rappresenta almeno 67.000 viaggi totalizzando una distanza di 100.000 chilometri.
Un'ape bottinatrice esce dall'alveare 20-25 volte al giorno 100 se va al saccheggio e percorre al massimo 24 km. .
Uno sciame può contenere 30.000 api.
Una singola ape a - 4*C muore in meno di un'ora; una colonia di migliaia di api in glomere riesce a sopravvivere anche a -40*C.

Bibliografia

1). Iversen T. et al. 1997.
The effect of bee pollen on memory functions in elderly J. Ethnopharmacology 56 109

2) Sigg D. et al. 1977. Activity dependente changes to the brain and behaviour of the honey bee J. Neuroscience 15 7148

3) Raimondi A. 1995. Stato nutrizionale ed immunitario negli anziani del Friuli Venezia Giulia Ed. Coop Nord Est Emilia

4) Grundman M. et al. 2000. Vitamin and Alzheimer Am. J. Clin. Nutr. 72 2 6308

5) Liusov A. et al. 1996. The effect of bee honey on the tollerance for physical loads Eur. J. Clin. Nutr. 32

6) Diaz M. et al. 1997. Antioxidants and atherosclerotic hart disease New Eng. J. of Medicine 337 416

7)Laurino Dal Moro Rojatti  - L'ape ed i suoi prodotti - Consorzio apicoltori della provincia di Udine 2000
P. Uccusic - La farmacia delle api
Giunti - 1982

G. Buchner
Il miele: salute e bellezza SugarCo Edizioni - 1983

RUBRICHE

MIELE E BELLEZZA
Anche In questo campo non abbiamo inventato nulla: già greci e romani conoscevano le proprietà cosmetiche del miele e se ne servivano per la loro bellezza.
Il miele contribuisce alla rigenerazione delle cellule della pelle nutrendo ed idratando l'epitelio ed attivando la circolazione a livello dei capillari.

Ecco una ricetta che ha sfidato i secoli:

  • 125 gr. di miele d'acacia aromatizzato con olio essenziale di lavanda
  • 125 gr. di miele contenente 3 gr. di pappa reale
  • 125 gr. di miele contenente 3 gr. di propoli.

Mescolare accuratamente in vaso un di vetro con un cucchiaio di legno ed aggiungere:

  • 1 cucchiaino di olio di germe di grano
  • 1 cucchiaino di olio di avocado
  • 1 cucchiaino di olio di mandorle dolci.

Mescolare prima di ogni applicazione Provare guardare e stupirsi!
Proprietà e caratteristiche dei mieli più comuni.

Il miele in cucina.
Usato come dolcificante sin dall'antichità il miele trova impiego nella cucina tradizionale e regionale nel confezionamento di dolci bevande e preparazioni in agrodolce.

Miele  


Casa dell'Ape a Lucinico

E' il più antico e naturale dolcificante ricco di destrosio (circa il 32%) elemento che facilita l'azione del fegato nell'opera di disintossicazione dell'organismo.
Ci sono molte documentazioni antiche riguardo alla coltivazione ed al significato del miele. Per gli egizi l'ape era un insetto oggetto di venerazioni e l'apicoltura era sviluppata lungo le rive del Nilo. Per la civiltà greca il miele era elemento prezioso quanto raro considerato cibo prediletto di cui si nutrivano gli Dei dell'Olimpo. Per il suo forte valore nutrizionale ed energetico era usato anche dagli atleti dei ' Giochi Olimpici' ed era considerato alimento dagli effetti afrodisiaci. Del periodo medioevale si hanno anche documentazioni riguardo al commercio ed all'uso del miele come unità di misura per il pagamento di imposte le 'decime di miele'. Dopo la scoperta dell'America e l'introduzione della canna da zucchero nelle coltivazioni tradizionali e poi nella produzione industriale il miele passò in secondo piano fino a quando nei giorni nostri non si sono rivalutati quei sapori antichi e genuini che solo i prodotti naturali ci possono regalare.
Nella nostra Regione possiamo trovare diversi tipi di miele pregiato da quelli di timo e marasca del Carso o di barena della laguna a quelli di ciliegio-acero lampone rododendro ed epilobio delle zone montane.
Abbondanti sono invece le produzioni di miele di metacalfa le melate di abete e larice. Sono questi mieli di alto valore nutritivo grazie ad un maggior contenuto di enzimi e sali minerali.
Gli elementi che arricchiscono il miele sono il glucosio ed il fruttosio (zuccheri semplici ed assimilati con semplicità dall'organismo) sali minerali (potassio calcio ferro rame magnesio fosforo silice ed altri in minima quantità) e gli enzimi (diastasi invertasi fosfatasi catalasi). Nonostante il miele sia un dolcificante più forte dello zucchero contiene circa 1/4 delle calorie in meno di questo ed ha una composizione complessa che lo rendo classificabile come alimento vero e proprio.

(ex sito INTERNET AGRITURISMO FVG)