LA CASA DELL'APE PORTATA AD ESEMPIO: LA CASA DELL'APE DI LUCINICO(GO) La presiede Renzo OBIT che ci parla dell'ape del miele e dintorni... Miele
UNA SOCIETÀ ARMONICA E PERFETTA Nell'alveare esiste normalmente un'unica regina e nella stagione estiva alcune centinaia di fuchi; tutti gli altri individui sono api operaie. Il lavoro all'interno dell'alveare viene distribuito secondo l'età quindi tutte le api svolgono nel loro ciclo vitale tutte le funzioni utili alla famiglia. L'ultimo lavoro che l'ape svolge avviene fuori dall'arnia e riguarda la ricerca del nettare polline propoli e acqua. Nella tarda primavera avviene la sciamatura e quando una parte delle api di un alveare decide di fondare una nuova colonia esse partono quindi con la regina alla ricerca di una nuova sistemazione. In certi periodi dell'anno l'apicoltore toglie alle api parte del miele raccolto ottenendo quel prezioso prodotto che tutti conoscono; ma più grande è l'utile che ne ha ricavato l'agricoltura che per mezzo delle api ha avuto assicurata a fecondazione dei fiori. IL MIELE Per miele si intende il prodotto alimentare che le api domestiche producono dal nettare dei fiori o dalle secrezioni provenienti da parti vive di piante o che si trovano sulle stesse che esse bottinano trasformano combinano con sostanze specifiche proprie immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell'alveare. Il miele contiene vari elementi indispensabili al corpo umano: zuccheri semplici vitamine sali minerali enzimi acidi organici aminoacidi. E' alimento naturale ad alto valore energetico e dolcificante è immediatamente assimilabile e dà forza dopo pochi minuti dalla sua ingestione. Questa proprietà è data dal fatto che il miele contiene pochissimo saccarosio mentre è assai ricco di fruttosio e glucosio i quali essendo zuccheri semplici non abbisognano di alcuna digestione da parte dell'organismo. Inoltre grazie alla sua azione battericida è una sostanza igienicamente salutare. Però i maggiori pregi gli sono dati dalla sua grande mescolanza di componenti minori i quali agendo nelle più svariate parti dell'organismo rendono il miele un vero e proprio medicamento. Il miele facilita l'assimilazione del calcio e pertanto è particolarmente raccomandato nella crescita; ed è prezioso a persone che necessitano di cure ricostituenti. E' l'unico alimento che non subisce trasformazioni per arrivare dalla natura alla nostra tavola. Oggi quasi tutti sanno che tutti i mieli sono liquidi al momento dell'estrazione ma che poi nella maggior parte dei casi in un tempo variabile da poche settimane ad alcuni mesi interviene la cristallizzazione. Questo è un processo naturale che non comporta variazioni se non di aspetto. Si sviluppa in modo variabile nei diversi prodotti a seconda della composizione e quindi dell'origine della temperatura di conservazione e di altri fattori di tipo meccanico e fisico. Una volta cristallizzato il miele si presenta con caratteristiche diverse a seconda di come sono combinati i fattori prima ricordati: esistono per questo mieli con aspetto più o meno omogeneo a cristalli grossolani o finissimi a consistenza compatta o cremosa. Queste diversità possono segnalare ad un occhio esperto l'origine e la "storia" del prodotto ma non possono data la complessità del fenomeno essere prese come riferimento assoluto per identificare la genuinità o meno del miele. Il miele cristallizzato può essere riportato alla stato liquido per mezzo di un opportuno riscaldamento (a bagnomaria a soli 35°/40° gradi) che può eventualmente prolungare il tempo di vita allo stato liquido anche per un periodo di diversi mesi. I mieli che invece restano a lungo allo stato liquido senza alcun intervento sono quelli che contengono più fruttosio (ad esempio la robinia (acacia) castagno e la melata. La scelta tra liquido e cristallizzato è una questione di preferenze personali; se però si vogliono privilegiare i prodotti più integri bisogna considerare che ogni riscaldamento subìto è un danno per la qualità del prodotto. Non si può comunque fare una graduatoria per la qualità: per ogni consumatore il miele migliore sarà quello che preferisce secondo il gusto e le sue abitudini alimentari. Come viene prodotto Avviciniamoci senza timore al palazzo di legno che ospita d'estate non meno di 70.000 api (d'inverno 15.000 chiuse a glomere attorno alla regina) e sostiamo in silenzio senza movimenti bruschi ad ammirare il via vai ordinato delle migliaia di bottinatrici che trasportano o polline o propoli o acqua ma per lo più nettare. Per ogni Kg di miele sono necessarie 70.000 api che abbiano visitato 7.000.000 di fiori e ne abbiamo prelevato il dolce nettare profumato di enzimi che si trova alla base del calice. Quando l'ape è attratta dalla corolla e del profumo di un fiore ne sugge il nettare nel profondo del calice compie una scelta; continuerà a visitare tutti i fiori della stessa specie o solo quelli finchè perdura la fioritura. Il nettare contiene gli enzimi dei nettari del fiore ma non è ancora miele. L'ape che lo succhia lo mescola con sostanze che secerne dalle sue ghiandole labiali ed ipofaringee e appena di ritorno dall'alveare lo passa di bocca in bocca alle sue sorelle perchè anch'esse lo arricchiscano dei loro enzimi; e solo quando il miscuglio è considerato completo solo allora viene depositato molto lentamente un po' per ogni cella. Per accelerare l'essiccazione del miele esse incominciamo a mulinare le ali anche all'entrata; ventilano nell'interno aria secca finchè il miele abbia perduto l'umidità eccessiva. Quando il miele ha "l'optimum" di umidità (17%) le api chiudono ogni cella con un coperchio di cera (l'opercolo) ma prima di farlo iniettano nel miele un disinfettante per preservarlo d'ogni alterazione; è un po' d'acido formico contenuto in apposita ghiandola interna dell'estremità dell'addome. L'apicoltore estrae il favo lo pone nello smielatore (macchina centrifuga) estrae il miele molto liquido che porrà nel maturatore e dopo qualche mese otterrà il prodotto genuino grezzo ma che rimarrà tale con enzimi aromi profumi se non sarà filtrato eccessivamente o pastorizzato. Il miele va conservato al buio perchè la luce lo altera in maturatori d'acciaio inossidabile ed invasettato nel vetro con chiusura a "tuist off". LE VARIE QUALITA' DEI NOSTRI MIELI
Castagno Tiglio Marasca del Carso Tarassaco Millefiori Isontino Melata di bosco e Manna di Sommaco "LA CASA DELL'APE" - COOPERATIVA
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