SIMCIC Storia e leggenda di una grande Famiglia d'enologi delle colline slovene
Prima che le vicende belliche
imponessero quel riconfinamento che dal 1947 tagliò in due il
territorio
ma anche le aziende
le case ed i cimiteri
il COLLIO
come
è ben noto agli addetti ai lavori
rappresentava un "unicum"
vitivinicolo di eccezionale portata in termini di qualità e quantità
al
punto di farne il riferimento primo per le grandi mense e mercati
austriaci
tedeschi e non solo. "Porgo a tutti il mio più sincero benvenuto in questo luogo che ha visto
più di due secoli fa la nascita dei Simcic
tenace e vitale famiglia e
con essa l'inesauribile devoto amore per la vite. Purtroppo -esordisce
MARKO- la legge del tempo non permette di avere qui tra di noi i
Fondatori che hanno permesso a questa famiglia di mettere le radici e di
sopravvivere fino ad oggi grazie anche al proprio spirito irrequieto.
Queste caratteristiche ci sono state probabilmente infuse dal mio
trisavolo Jozef
che mise qui a dimora le prime viti che divennero poi
l'eredità centenaria e la tradizione dei Simcic. Le voci circa il suo buon vino girarono velocemente ed egli poté condurre la propria vita con orgoglio. Al mio bisnonno successe a sua volta mio nonno Zvonimir che con orgoglio partecipa alla conduzione aziendale vitale ed esuberante più che mai" . E qui apriamo una parentesi . MIRO SIMCIC studiò enologia a Conegliano Veneto(TV) a Parenzo ed all'Università di Lubiana conseguendo il titolo di Ingegnere enologo. Progettista e creatore della Cantina Sociale di DOBROVO (Casteldobra) la diresse con riconosciuta capacità dal 1951 al 1982 facendo conoscere al mondo intero la GORISKA BRDA ed il vino autoctono che tuttora ne è il fiore all'occhiello: la RIBOLLA GIALLA. Dal 1982 anno del meritato pensionamento ha dato vita ala sua seconda creatura e cioè la cantina di Famiglia presso la casa dei suoi avi puntando decisamente a farne un piccolo tempio dello CHAMPENOISE (ovvero un spumante come s'usa nello CHAMPAGNE FRANCESE con fermentazione naturale in bottiglia e non in autoclave). Il suo nome è MEDOT (che ricorda da vicino quello del bisnonno METOD ovvero Cirillo Silvano METODIO).Ma lasciamo ancora una volta la parola al giovane MARKO. "Dunque mio nonno Zvonimir Simcic per decenni con grande convinzione e determinazione ha portato avanti la propria idea che Goriska Brda rappresenta il possibile paradiso terrestre per la viticoltura e che soltanto qui è possibile che l'autoctona Ribolla Gialla abbia una buona riuscita. L'amore innato per la Ribolla Gialla e per la viticoltura in generale si è successivamente completato con il proprio perfezionamento professionale di alto livello tanto è che oggi possiamo senza alcun dubbio parlare di "fondatore" o in altre parole di "padre" della viticoltura a Goriska Brda. Ritengo che con nonna Tatjana abbia dedicato l'intera vita all'inseguimento di un sogno: quello di creare un prodotto artistico nella vitivinicoltura; sogno che oggi si è realizzato. Stiamo parlando dello spumante Medot e della relativa cantina dove matura assumendo le proprie caratteristiche. Per questa ragione oggi siamo qui anche perchè totalmente condivisa da mio zio Igor e dai suoi figli l'ultima generazione dei Simcic che promettono che la tradizione tramandata da nonno Zvonimir non andrà persa. Il vero senso del Medot (spumante "classico" importante fortemente strutturato cui concorre la Ribolla per il 30% e per il resto Chardonnay e Pinot nero ottenuti da circa un ettaro e mezzo di vigne ben sistemate e tenute come un giardino richiestissimo soprattutto in Svizzera e Germania da una cerchia d'intenditori che - per cotanta qualità-non badano certo al prezzo oltre 20 € di partenza) non sta nelle parole ma nelle sensazioni che trasmette: per cui basta parlare! Non mi rimane che ringraziarVi sinceramente a nome di tutta la famiglia Simcic per averci onorato con la Vostra presenza qui presso la casa che è stata recentemente ristrutturata e per l'inaugurazione della cantina dove teniamo nascosti i nostri segreti". Brillante conciso professionale MARKO -21 anni appena compiuti- traspira affetto e riconoscenza per i nonni che accanto a lui hanno trovato nuove e vincenti motivazioni. Ci ha guidato nella visita alle cantine sotterranee termocondizionate illustrandoci le caratteristiche delle varie annate ("millesimi") in una verticale emozionante. Dai due ai dieci anni (!!) mantiene una freschezza incredibile. Sarà l'acidità fissa e la vivace neutralità della Ribolla ? Oppure la maschia presenza del Pinot nero? O la duttilità e struttura dello Chardonnay. Di tutto un pò. Perlate fine e persistente nobiliterebbe un grande pranzo a base di pesce dall'aragosta all'astice dai dondoli ai datteri dalle ostriche... e dintorni. Che dire del MEDOT e -soprattuto- di MARKO ? Ne sentiremo parlare molto in un prossimo futuro. Bene ovviamente. Come sempre è stato del suo illustre nonno!
Azienda agricola
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