AQUILA DEL TORRE
di Claudio Fabbro
L'Azienda Aquila
del Torre si trova sul versante Sud-Est della zona collinare di Savorgnano del Torre
a Nord di Udine
nel territorio di produzione
"Colli Orientali del Friuli"
di rara bellezza e tra i siti più vocati
del Friuli per la coltivazione della vite.
L'Azienda è accorpata in un unico fondo per una
superficie complessiva di 82 ettari (vigneti
bosco ceduo ad alto
fusto
fabbricati rurali) ad un'altitudine compresa tra i 175 ed i 300
metri s.l.m.
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Claudio Ciani con il
figlio Michele ---- Michele con Claudio Fabbro e Francesco Noro
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Il terreno
derivante della roccia di età eocenica
costituito da marne ed arenarie a tessuto prevalentemente argilloso
costituisce la premessa ideale per lo sviluppo della vite.
I vigneti sono adagiati sulle pendici di una collina
che ha un'esposizione ottimale al sole
ventilata
mentre la suggestiva
cornice montuosa delle Alpi Giulie li ripara dai venti freddi del Nord.
Il clima prevalentemente mite e la frequente presenza di vento
garantiscono le condizioni migliori per lo stato sanitario delle piante
ed assicurano una maturazione graduale e completa dei grappoli.
Inoltre le accentuate escursioni termiche conferiscono
ai vini Aquila del Torre una specifica identità di profumi.
Insieme a Michele CIANI e papà Claudio
costantemente
assistiti dal responsabile vitivinicolo dell'azienda
il dott. Francesco NORO
ci siamo dedicati una giornata fra i RONCHI di Savorgnano
un
angolo privilegiato del VIGNETO FRIULI dove si sta puntando alto
con
una concezione avveniristica sia nella gestione del vigneto che della
cantina.
Claudio CIANI ha gettato in uno degli anfiteatri più
felici delle colline friulane tuta la sua managerialità
frutto
d'esperienza in campo industriale della meccanica di precisione.
Non a caso la dotazione tecnica di AQUILA DEL TORRE
come vedremo
è
d'assoluta avanguardia
finalizzata ad un tipo di "viticoltura eroica"
caratterizzata da fortissime pendenze e terrazze strettissime
in cui
solo operatori con gli attributi e "trattorini" adeguati possono
muoversi con agilità
al netto di scontate ipotesi di ribaltamento.
Il figlio Michele si è appassionato immediatamente
all'idea di diventare il protagonista di quella che -secondo gli addetti
ai lavori- è destinata ad essere l'azienda modello dell'alta collina
una specie di laboratorio che vorremmo si
apaticamente ridenominare "
del vino secondo natura".
Investimenti fortissimi
non c'è dubbio
ma una forte passione per la
vite ed il vino e tante idee chiare sul da farsi
grazie a buoni
consulenti ed un giovane tecnico - Francesco NORO - con cui Michele opera
quotidianamente a stretto contatto di gomito ed assoluta armonia.
Infine - e ciò non guasta - un occhio di riguardo all'ecosistema.
Il monitoraggio del benessere ambientale è garantito
dalla presenza robusta di tanti alveari di api che un esperto carnico
d'origini rumene gestisce fra i filari; come dire
dove c'è la sentinela
prima dell'ambiente (l'ape
appunto..) insetticidi di sintesi non ci
devono entrare.
Ecco allora che con qualche raro passaggio di
zolfo&rame ed esteri fosforici al bando si concretizza il progetto "VINO
SECONDO NATURA"
a chiudere il cerchio.
La bora o
meglio
la costante ventilazione di cui
godono queste colline
si preoccupa di spazzare via gran parte delle
crittogame che albergano più volentieri in pianure umide e fondovalle.
UN PÒ DI STORIA
La tenuta è stata fondata all'inizio del
novecento da un imprenditore friulano - il cav. Giovanni SBUELZ - ed era
la meta ambita di scrittori
pittori e politici che vi si recano per
degustare il Picolit.
L'Azienda è stata acquistata nel 1996 dalla Famiglia Ciani che
a
seguito di prove effettuate sulla potenzialità colturali
ha avviato
all'inizio del 1997 un programma di riconversione di alcuni vigneti per
il mantenimento di biotipi varietali autoctoni già presenti.
Successivamente è stata iniziata la sistemazione di un
doppio anfiteatro naturale con profilo a terrazze la cui superficie
totale sarà di circa 14 ettari.
È interessante segnalare che
nell'ambito della
tenuta
sono presenti diversi siti di produzione specifici per ciascuna
varietà. Al termine del programma di ristrutturazione e miglioramento
aziendale la superficie totale vitata sarà
quindi
di circa 25 ettari.
La bonifica ha interessato anche la regimentazione
della acque piovane. A tale proposito
tutti i vigneti piantati
dall'anno 2000 in poi sono innervati da un intreccio di canali
sotterranei di sopimento e cabalette a cielo aperto. Nel 2002 è iniziata
l'opera di ristrutturazione del Centro enologico dove ora si trova il
Centro aziendale e tale sistemazione permetterà di poter svolgere tutte
le operazioni della vendemmia 2003.
Attualmente la sistemazione del vigneto a doppio
anfiteatro
denominato DIMIL e BUINE FORTUNE è stata terminata.
Ora si possono individuare 15 siti di produzione d'uva
all'interno della proprietà
ognuno con proprie caratteristiche
pedoclimatiche.
Tale complessità la ritroveremo poi nella degustazione
dei vari vini aziendali
di cui diremo.
IL VIGNETO GIARDINO
Il tipo d'organizzazione dei nuovi vigneti
in piano è tradizionale
con interfila relativamente stretto
al
contrario della sistemazione delle superfici su pendio che sono
caratterizzate da un modulo costante di MICROTERRAZZE
che rendono il
lavoro di campagna agevole e sicuro per l'operatore.
Nel caso di vigneti su questo modulo a piccole terrazze
è stato deciso di piantare un solo filare per terrazza per uniformare la
maturazione delle uve all'intero appezzamento.
I sistemi d'allevamento adottati sono la forma a GUYOT ed a CORDOMNE
SPERONATO; quest'ultima riservata
in particolare
per la varietà
MERLOT.
I nuovi vigneti hanno un'alta densità di ceppi per
ettaro pur essendo situati in collina
per il fatto che la distanza
sulla fila è stata ridotta (a seconda delle varietà può infatti variare
da 70 cm. a 1 metro.
Le macchine usate per la cura e la manutenzione del vigneto sono
cingolate
di piccole dimensioni e con baricentro basso
alle quali si
possono applicare attrezzature multiuso.
Esse si sono dimostrate versatili sulle nuove superfici a terrazze e
offrono tempi di lavorazione ridotti e massima sicurezza per
l'operatore.
Nel 2000 si è reso necessario l'acquisto di una centralina elettronica
per il monitoraggio meteo e preallarme per le malattie della vite
che
si dimostra un utile strumento di lavoro per le decisioni dei lavori di
campagna.
L'attuale cantina si spartisce nelle diverse zone
operative di conferimento uve
pressatura
vinificazione
affinamento in
contenitori inox e rovere
imbottigliamento
etichettatura e magazzino
bottiglie.
Nella ristrutturazione delle cantine si è ritenuto di
fondamentale importanza facilitare il lavoro del cantiniere
uniformando
i livelli preesistenti ad un'unica quota.
Ora la trasformazione dell'uva in vino è garantita da
nuove soluzioni tecnologiche tra le quali il caricamento della pressa e
dei fermentino per caduta
il controllo centralizzato della temperatura
di ogni singolo serbatoio inox e il riscaldamento a pavimento per il
controllo della temperatura delle fermentazioni in contenitori di
rovere.
I VINI "AQUILA DEL TORRE"
La produzione si basa su sei varietà:
Sauvignon
Tocai friulano
Riesling renano
Merlot
Refosco dal
peduncolo rosso e Picolit. Queste le linee aziendali
VOCALIS:
-
TOCAI FRIULANO: vigneti
Balarin
Ronc di Miez
Maurin
Nojar. Resa per ceppo 2 kg.
vinificato in
bianco a temperatura controllata.
-
SAUVIGNON : stessi vigneti
e tipo di fermentazione.
-
MERLOT: vigneti Balarin
Biel
Ciuc
Roncar Sbuelz
Nojar
resa kh. 1
5/ceppo
macerazione 8-10 gg. ed
affinamento in botti di rovere di media capacità.
-
REFOSCO : da Refosco
peduncolo rosso e di Faedis
vigneti Balarin
Soreli
Nojar. 10 ggg. Di
macerazione
affinamento in medie botti di rovere.
CANTICUM:
-
CANTICUM BIANCO: uvaggio
di Tocai friulano
Sauvignon blanc
Riesling renano
raccolta manuale
vigne Balarin
Ronc di Miez
Maurin
Vit dai Maz. Vinificazione in bianco a
temperatura controllata.
-
CANTICUM ROSSO: uvaggio di
Merlot
Refosco p.r. e di Faedis. 10 gg. di macerazione
affinamento in
botti di rovere.
-
PICOLIT: raccolta manuale
selezione ed appassimento. Vigneti Balarin
Soreli
Pecol. Resa kg.
0
50/ceppo. Vinificazione in bianco con fermentazione ed affinamento in
botticelle di rovere.
Al momento della progettazione dei vigneti si è data molta importanza ai
microclimi ed al tipo di terreno presenti in azienda.
La scelta dei portainnesti è stata a dir poco
"maniacale" e la scelta dei cloni diversi per la stessa varietà si
prospetta una scommessa interessante per i vini futuri.
In passato sono state compiute sperimentazioni d'appassimento delle uve
PICOLIT
ottenendo risultati interessanti comprovati nelle degustazioni
dei vini ottenuti con tale tecnica.
In futuro sarà allestita una sala d'appassimento più
capiente di quella attuale
in cui proseguiranno le esperienze sia sul
PICOLIT che altre varietà.
L'obbiettivo enologico è quello di realizzare vini
bianchi che mantengano caratteristiche di vivacità ed integrità del
frutto di partenza e vini rossi destinati ad essere conservati ed
affinati in bottiglia per lungo tempo prima di essere degustati a pieno
nel bicchiere
in particolare il PICOLIT.
PROGETTI FUTURI
Dal 2002 è iniziato il progetto di archiviazione
dei dati riguardanti le annate di produzione per determinare la
tracciabilità del prodotto in bottiglia.
Attraverso l'utilizzo di un software avanzato tutti i
dati dalla scorsa vendemmia in poi saranno ordinati e facilmente
reperibili non solo dagli addetti in azienda
ma anche via web accedendo
alle sezioni del sito internet dedicate alla tracciabilità.
Terminata la vendemmia 2003 inizierà il lavoro per
l'ottenimento della certificazione di qualità di processo e di prodotto
denominata VISION 2000.
Con tale progetto AQUILA DEL TORRE vuole instaurare un
rapporto di estrema fiducia con il consumatore
non soltanto con l
tracciabilità ma anche certificando che tutti i matrici utilizzati per
l'ottenimento delle uve seguono delle procedure precise nel pieno
rispetto dell'ambiente e che gli addetti a tali operazioni sono
preparati ed istruiti in tal senso.
Con l'anno 2004 inizierà l'opera di ristrutturazione e
ricostruzione dei fabbricati all'interno della proprietà.
Il primo intervento interesserà la costruzione del
nuovo CENTRO AGRICOLO per il ricovero delle macchine ed attrezzature
che si collocherà in posizione baricentrica rispetto al vigneto a doppio
anfiteatro.
Le successive sistemazioni interesseranno gli stabili
vicini all'entrata in azienda.
Essi saranno destinati non solo all'accoglienza dei
Clienti AQUILA DEL TORRE
con la creazione di un punto vendita e sala
degustazione
ma anche alla ospitalità in alloggi dal sapore agreste per
gli appassionati della vita in campagna e delle attività all'aria
aperta-. È previsto
inoltre un adeguamento delle piste forestali per
offrire un'ulteriore opportunità di piacevoli itinerari enoturistici.
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Azienda agricola
AQUILA DEL TORRE s.r.l.
33040 Savorgnano-Povoletto(UD)
Via Attimis
25
Telef. 0432-0432-666428
Fax 0432-647942
E-MAIL info@aquiladeltorre.it |
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