Molte troppe volte siamo portati a giudicare le persone in base alla freddezza di dati anagrafici schedando e ghettizzando i presunti anziani ed elevando per partito preso i più giovani.
Avviene  purtroppo in tutti i settori e l'agricoltura non fa eccezione.
Ma se per un attimo lasci perdere la carta d'identità e ti impegni a conoscere intimamente l'interlocutore (in questo caso trattasi di un vignaiolo gradiscano con gli attributi..) allora è abbastanza frequente cambiare idee.
"Pentendosi" (è una strategia questa abbastanza diffusa a livello nazionale in ambienti meno gratificanti....) per aver sputato sentenze anzitempo.
FRANCO VISINTIN corre voce ha da un bel po' superato la settantina; ma non puoi crederlo affatto dimostrandosi egli almeno vent'anni di meno e proponendosi con uno slancio da ragazzino nel dire e nel fare.
Egli è un protagonista della vitivinicoltura Isontina e più in particolare gradiscana sicuramente da quarant' anni. (Così almeno recita l'attestato conferitogli dalla Camera di Commercio di Gorizia nel 2000).
Da quando cioè pensò bene ad iscriversi al neonato CONSORZIO di TUTELA VINI DOC ISONZO ad imbottigliare (prima in artigianale FAI DA TE poi tramite il CENTRO ENOLOGICO MOBILE dell'enologo Beppe LIPARI di Pozzuolo) a partecipare con successo sin dal prima GRAN PREMIO NOÈ per mietere successi anno dopo anno fino alla recente edizione.
Quattro ettari di vigneto intorno a casa in zona vocata quale è BORGO TINTOR (cioè l'area rurale adiacente alla via Roma nei pressi dello svincolo autostradale) condotti personalmente insieme alla moglie ISELMA e rimodellati come fossero un giardino la dicono lunga sulla passione che "il nostro" ci mette nelle sue cose.
Chardonnay Tocai e Sauvignon fini ed eleganti mantengono la propria freschezza in vasche d'acciaio.
Nelle botti di rovere di Slavonia si affinano Merlot Cabernet franc e Cabernet sauvignon raccolti in vendemmia tardiva e quindi " maschi" ricchi di colore e benefico RESVERATROLO e ben strutturati.
Non manca qualche botticella francese da 225 litri ­cioè la nota barrique­ per qualche produzione di nicchia che in annate particolari meritano una sublimazione per palati esigenti.
Nuove motivazioni ed entusiasmo sono stati offerti a FRANCO ed ISELMA da una briosa e giovane studentessa universitaria (in tutt'altre discipline diverse dall'agricoltura) ed amica di famiglia quale è TERESA VESCOVI di Sagrado profondamente innamorata delle vicende storico­culturali che ruotano intorno alla vite ed al vino.
Non sono poi da sottovalutare le buone frequentazione e disinteressati consigli di amici di lunga data quali il prof. GIORGIO MORASSUTTI già docente all'Istituto agrario di Gradisca e serio cacciatore "di selezione" il perito agrario CLAUDIO BRESSAN esperto vivaistico l'agronomo CLAUDIO FABBRO e l'enologo SAVERIO DI GIACOMO con i quali la Famiglia VISINTIN si ritrova periodicamente anche per rivisitare davanti al caminetto e selvaggina PEL & PLUME i piaceri delle vecchie ricette contadine abbinate a vini unici ed importanti.