Non è senz'altro retorico osservare come il Friuli pur nella sua limitata consistenza territoriale rappresenta un autentico laboratorio d'usi costumi ed ovviamente d' enogastronomia.
Se per il buon vino in un paio d'ore puoi goderti in rapida successione il Refosco d'Aquileia la Vitovska carsolina la Ribolla d'Oslavia ed il Ramandolo per chi ama un tipo formaggio dai sapori dimenticati fiondarsi a Montefosca è atto dovuto.
     Prendi la strada delle Valli del Natisone ed a Pulfero t'inerpichi per una quindicina di chilometri in mezzo a boschi secolari castagno in prevalenza.
     Un bel po' di curve ma tutto sommato un percorso di montagna nella media anche perché il fondo stradale è buono ed il miraggio di un formaggio "latteria" sopra le righe argomento suggestivo alquanto.
Da Angelo Cernet buonanima ed allora capofila del sapere lattiero­caseario che aveva nella locale turnaria (c'era già nel 1800 ed arrivò ad oltre 100 soci) la sua massima espressione ci andavamo sin da quando vestivamo alla marinara.
     Operoso intelligente cortese e disponibile al racconto resta nel cuore della sua cara NINZA che allora come ora è la" responsabile marketing e pubbliche relazioni" della famiglia. Nel senso che se il figlio Giuliano ha raccolto il testimone di papà Angelo per quanto attiene la coltivazione dei foraggi l'allevamento bovino ed ovicaprino la raccolta del latte la sua elaborazione e la conservazione / stagionatura delle forme il punto di riferimento organizzativo e l'accoglienza rimane per l'ospite proprio mamma NINZA (scriviamo così come sentiamo pronunciare senza chiedere troppo al vocabolario della lingua delle Valli…).
     Buona norma è preannunciare la visita e verificare la disponibilità casearia con ampio margine. La qualità si sa ha le sue pretese e la concorrenza (fra chi ama i sapori rurali) davvero spietata.
     Mal che vada per chi dovesse restare a secco potrebbe soccorrere (a mezz'ora di 4 x 4) l'agriturismo di Antonio Zaro al Pian delle Farcadizze di Faedis. Ottimo sotto ogni punto di vista!
Ma questa è un'altra storia.

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