L’enologo alle prese con un evento eccezionale: la pressochè totale assenza
di precipitazioni durante l’intero ciclo fisiologico della vite
da aprile ad
agosto !
DALLA VIGNA ALLA CANTINA
Vendemmia alquanto
strana
quella 2003
poiché fa seguito ad una primavera-estate uniche e
se
vogliamo
da dimenticare. La mancanza cronica di precipitazioni è stata la
costante nazionale e la siccità non ha risparmiato il VIGNETO FRIULI.
Va detto tuttavia che
gran parte della pianura è servita da impianti irrigui(pioggia
goccia..)
senza i quali quest’anno
su ghiaie inerbite
sarebbe stato impossibile
produrre.
Terreni sabbio-argillosi
(bassa pianura) hanno mantenuto una certa freschezza.
In collina le marne ed
arenarie hanno evidenziato sofferenza sui cocuzzoli; le viti appena impiantate
hanno richiesto comunque bagnature localizzate. In CARSO la viticoltura è
praticabile solo nelle DOLINE in cui s’accumula terra rossa. In ogni altro
caso o si dispone d’impianto fisso d’irrigazione (vedasi ad es. l’az. CASTELVECCHIO di Sagrado ) o l’evoluzione fisiologica degli acini è ardua!
Normale la fioritura ed
allegazione
giusta quantità d’uva(forse un 5% in più rispetto al 2002 in
generale e + 10% nelle GRAVE) ma la quantità di vino dovrebbe essere simile al
2002 (1 milione di ettolitri
max 1.100.000..) poiché la resa uva-mosto è
alquanto bassa.
Mosti fortemente
strutturati e naturalmente molto alcolici certamente
ma con profumi +
“castigati” rispetto al 2002. Dunque un raccolto di tipo MEDITERRANEO
per non
dire insulare
che porta a riconsiderare l’opportunità di vendemmie
notturne o comunque di primissimo mattino……
Ed ora veniamo alla
vendemmia-vinificazione.
“La terza decade di agosto
tutto
il mese di settembre e probabilmente la prima decade di ottobre saranno
dedicati alla vendemmia. In questa fase tre sono le cose su cui concentrare
l’attenzione: la tipologia di vino che si vuole e si può produrre
l’epoca di
maturazione e raccolta dell’uva e la tecnica di vinificazione da adottare.
OPERAZIONI DA EFFETTUARE PRIMA DELLA VENDEMMIA
Per seguire correttamente la
maturazione dell’uva è essenziale effettuare una campionatura nel vigneto
prelevando pezzi di grappoli o acini e dal succo ottenuto determinare la
gradazione zuccherina con il classico mostimetro Babo o con un rifrattometro
analisi che si può eseguire facilmente a casa
Presso un laboratorio attrezzato
esterno è invece consigliabile far determinare l’acidità totale
e anche il pH
l’acido tartarico e l’acido malico. Eseguendo settimanalmente questi controlli
ad iniziare dall’invaiatura (termine che identifica il momento in cui il
colore dell’acino passa dal verde al giallo
per le varietà bianche
e al
rosso per le varietà a bacca rossa)
si possono vedere l’aumento costante
della gradazione zuccherina e la diminuzione del valore di acidità totale.
PRODOTTI ENOLOGICI PER LA VINIFICAZIONE
I prodotti che si impiegano durante
la vinificazione hanno la funzione di prevenire le alterazioni al mosto
(selezionando i lieviti della fermentazione)
accelerare i processi di
decantazione ed estrazione
che altrimenti sarebbero troppo lenti
e
supportare la fermentazione.
VINIFICAZIONE IN BIANCO
Lo schema classico della tecnica di
vinificazione in bianco consiste nel solfitare l’uva o il mosto ottenuto
utilizzando da 10 a 15 grammi per quintale di metabisolfito di potassio e nel
separare velocemente il mosto dalle bucce per evitare l’estrazione di
"tannini" che
essendo molto sensibili all’aria
causano un precoce
invecchiamento del vino
oltre a conferire una sensazione gustativa amara.
Solamente se si è adeguatamente
attrezzati o in alcune lavorazioni di uve aromatiche è possibile eseguire una
breve macerazione. Nel caso di vinificazione in bianco di uve a bacca rossa si
raccomanda di non pigiarla ma di caricare la pressa o il torchio con uva
intera e di sospendere la pressatura quando il mosto inizia a diventare
rosato.
Per facilitare la chiarifica (illimpidimento)
che consiste nel separare la
parte solida composta da pezzi di buccia e sostanze della polpa che formeranno
un deposito chiamato feccia
vi consigliamo di usare l’enzima per la
chiarifica dei mosti bianchi (sostanza presente naturalmente nel mosto ma in
una quantità insufficiente a svolgere in poche ore la chiarifica). Impiegate
questo prodotto in dosi di 2-5 grammi per ettolitro: scioglietelo in una
piccola frazione di mosto o d’acqua
e aggiungetelo a tutta la massa da
illimpidire effettuando un rimontaggio; oppure aggiungetelo direttamente
all’uva prima della fase di pressatura o all’ottenimento del mosto nella vasca
di raccolta. Se il mosto ottenuto da uve a bacca rossa è troppo colorato si
consiglia di aggiungere del carbone decolorante alla dose di 20-40 grammi per
ettolitro. L’azione è rapida e dopo 12
o al massimo 36 ore
potete separare
la frazione limpida dalla feccia eseguendo un travaso.
VINIFICAZIONE IN ROSSO
La vinificazione in rosso consiste
nel sottoporre il pigiato (costituito dagli acini ’uva a bacca rossa a
diraspatura (operazione che separa l’acino dal raspo)
aggiungendo al
schiacciati e dal mosto) una dose di metabisolfito di potassio di circa 10-15
grammi per quintale di uva
buona vendemmia a tutti i nostri Amici !!!!!!!! Aldo TABOGA e Claudio FABBRO 19 agosto 2003
PROBLEMI LEGATI ALLA MATURITA' DELL’UVA
Le tecniche di vinificazione da
adottare
seguendo l’evoluzione dei dati analitici dell’uva
vengono
raggruppate in funzione di tre tipologie di maturazione: quella con gradazione
zuccherina bassa e acidità elevata
tipica dei climi freddi o di uve immature;
quella tipica dei climi caldi o di uve sovramature con gradazione zuccherina
elevata e acidità bassa; quella con gradazione zuccherina e acidità totale
nella norma. PROBLEMI LEGATI ALLA SANITÀ DELL’UVA
Durante il periodo della vendemmia
per grandinate
errori tecnici di gestione del vigneto e piogge copiose con
forte umidità
c’è la possibilità di dover vinificare dell’uva ammuffita o
guasta. Questo provoca un forte aumento dei lieviti negativi e dei batteri che
potrà causare l’inacidimento del vino
fermentazioni stentate e anche
produrre
per la presenza di attacchi di muffa grigia
sostanze dal forte
carattere ossidativo che determineranno un precoce invecchiamento del vino e
il formarsi di "casse" . |