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Appello al Governo da 483 sindaci delle Città del Vino:

"Aiutateci la Finanziaria 2003 non ci garantisce la sopravvivenza"

Da Castiglion d'Orcia riuniti in assembla nazionale i sindaci delle 483 Città del Vino lanciano un accorato appello al Governo: "La Finanziaria non garantisce la sopravvivenza dei piccoli comuni soprattutto quelli a prevalente vocazione agricola. Non lasciateci a noi stessi".

Un richiamo forte preoccupato. All'unanimità gli amministratori hanno ribadito che il consiglio dei ministri ed il Parlamento italiano devono tener conto delle proposte avanzate dalle Città del Vino nell'audizione in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati tenutasi lo scorso 17 ottobre in cui richiedevano lo stanziamento di un finanziamento in quattro anni di 10 milioni di euro per promuovere la certificazione di qualità territoriale lo sportello unico del vino per lo sviluppo del turismo rurale le strade del vino per la valorizzazione dei vini la tutela dei vitigni autoctoni e delle Doc minori.

I 483 sindaci aderenti all'associazione Città del Vino invitano il Governo a raccogliere con una seria iniziativa legislativa le esigenze di una parte fondamentale del Belpaese che ha come valori la vitivinicoltura di qualità il paesaggio e l'ambiente le produzioni tipiche la cultura dell'ospitalità la qualità della vita.

I 483 sindaci delle Città del Vino hanno partecipato alla Convention d'Autunno per approvare l'ingresso di altri enti locali diversi dai Comuni - come Province Camere di Commercio Comunità montane e Strade del Vino - nell'Associazione nazionale in qualità di soci straordinari. Una scelta che rafforza l'Associazione stessa per le sue finalità di promozione dei territori vitivinicoli italiani.

"Il passo è importante — ha spiegato il presidente delle Città del vino Paolo Saturnini — perché stabilisce l'inizio di una nuova fase della vita dell'Associazione. Con l'eventuale ingresso di nuovi soggetti intendiamo avviare una strategia di alleanze in grado di rafforzare il ruolo dei Comuni dentro e fuori l'Associazione. Non intendiamo snaturare le Città del vino; anzi crediamo che sia questa la strada per ampliare le opportunità di intervento a sostegno della promozione dei territori rurali".

La riorganizzazione funzionale delle Città del Vino avviene in un momento in cui la wine economy sta assumendo un ruolo sempre più importante. Le aziende vitivinicole producono utili il turismo del vino tira sempre di più e grandi gruppi fanno importanti investimenti nel settore. Nonostante ciò si fa ancora fatica a mettere in atto nuovi strumenti di gestione del territorio in grado di garantire promozione e sviluppo secondo i criteri della sostenibilità e più in generale della qualità della vita.
Su questi temi l'Associazione nazionale lo scorso 17 ottobre è stata ricevuta dalla Commissione agricoltura della Camera dei Deputati. Durante l'audizione le Città del Vino hanno richiesto il finanziamento di una serie di progetti finalizzati a migliorare la qualità dei servizi per i cittadini i turisti e i produttori di vino. Questi i principali progetti dell'Associazione.

Certificazione di qualità L'Associazione sta per promuovere l'adozione della certificazione di qualità ISO 14000 nei 483 Comuni associati. L'iniziativa coinvolge i produttori e l'intera filiera vitivinicola comunale.

Sportello unico. Uno dei punti fondamentali delle iniziative di Città del Vino è la semplificazione della burocrazia in vitivinicoltura. Per questo l'Associazione propone di sperimentare in 100 Comuni pilota un sistema informatizzato per il collegamento a distanza tra produttori e istituzioni in modo da sbrigare più efficientemente le pratiche burocratiche del settore vitivinicolo.

Gli eventi. Il progetto prevede diverse iniziative a sostegno del turismo rurale e delle strade del vino con manifestazioni filmati attività promozionali. Inoltre la valorizzazione dei vini e delle Doc minori attraverso la realizzazione di un "Atlante dei vini passiti italiani" e due eventi internazionali: uno sui vini dolci sulla scorta dell' esperienza di "Vinoro" tenutasi a Marsala nel 1999 e "Buonissima" una fiera mediterranea dei prodotti a denominazione d'origine da tenersi a Galatina in provincia di Lecce. Due manifestazioni quest'ultime progettate per portare anche nel sud d'Italia i grandi eventi dell'enogastronomia.

Tra le altre iniziative in corso vanno segnalate la raccolta di firme contro la commercializzazione di materiale moltiplicativo della vite sottoposto a modificazioni genetiche (Ogm) e il progetto di salvaguardia e recupero degli antichi vitigni e dei vitigni autoctoni.
Contro la vite transgenica nelle 483 Città del Vino è in corso la raccolta delle firme per impedire l'impiego di Ogm in viticoltura autorizzati dalla direttiva Cee 11/2002. Sul fronte dei vitigni antichi e delle varietà locali l'Associazione ha lanciato un'iniziativa di ricerca e classificazione delle uve da vino coinvolgendo i Comuni associati. IL progetto prevede la realizzazione di una banca dati e la tutela delle varietà a rischio d'estinzione grazie alla collaborazione tra Comune interessato e produttori locali.

Infine il concorso enologico internazionale La Selezione del Sindaco - edizione 2003. Si tratta di un'iniziativa realizzata insieme a Cittadelvino.com che sancisce l'alleanza tra amministrazioni locali e produttori di vino di qualità. Dopo il successo della passata edizione quest'anno si fa il bis.

L'Assemblea nazionale si è svolta presso la sede della Pro Loco di Castiglione d'Orcia (Siena) sabato 16 novembre.

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