SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLA ZONA D.O.C.
FRIULI ANNIA
Se ne è parlato recentemente a San Giorgio di Nogaro nell'ambito della Rassegna
ITINERANNIAConclusioni da parte del Commissario dell'ERSA PINAT e del Presidente della Camera di Commercio Di Udine BERTOSSI
Si è tenuto recentemente a Villa Dora di San Giorgio di Nogaro(UD) un' interessante tavola rotonda -probabilmente la prima a tale livello- nel corso della quale amministratori e tecnici hanno fatto il punto sullo stato dell'arte ( vitivinicola agrituristica socioeconomica) di un territorio che ai più è noto per la sua offerta ittica ma che ha. come da più relatori è stato rilevato potenzialità tuttora inespresse per garantire prodotti agricoli di elevata qualità.
Dopo il saluto ufficiale del sindaco di San Giorgio OCCHIONI e la presentazione del convegno da parte del presidente del Consorzio Vini DOC BORTOLUSSO il cooordinatore dei lavori l'agronomo e giornalista Claudio FABBRO ha Illustrato gli aspetti storici del teritorio lasciando poi la parola ai tecnici.
Il dr. Augusto FABBRO dell'ERSA ha sviluppato le problematiche vivaistico-viticole mentre il dr. COSTANTINI direttore del GRUPPO ZONIN & FRIULI ( aziende agricole Ca'Bolani Ca' Vescovo Molin di Ponte) ha evidenziato le scelte agronomiche finalizzate ad una bottiglia di qualità.Tutti aspetti questi su cui è ritornato più volte anche il responsabile del Centro Pilota vitivinicolo dell'ERSA in Gorizia dr. Giovanni COLUGNATI approfondendoli.
” Spazio nei mercati europei-ha detto il dr. Max DI LENARDO ( uno che di marketing applicato se ne intende) ce ne è a volontà basta individuare un corretto rapporto fra qualità e prezzo ed evitare inutili “distinguo” fra collina e pianura non ritenendosi quest'ultima necessariamente una parente povera della prima”.
Argomento questo ripreso puntualmente dal presidente della Confagricoltura e del Consorzio DOC FRIULI-GRAVE Piergiovanni PISTONI da tempo impegnato nel rilancio della vitivinicoltura nell'area più vasta fra le otto zone DOC del
Friuli V.G. in cui-a suo dire- il primo freno alla presenza continuativa del VIGNETO FRIULI a livello internazionale è proprio la tendenza dei produttori ad un individualismo marcato che porta più ad apprezzare i presunti pregi del proprio orticello piuttosto che guardare avanti insieme crescendo tutti in sinergia.
Il presidente dell' ASSOENOLOGI regionale Stefano TRINCO ha ripreso la tesi di PISTONI ribadendo il concetto che “ l'unione fa la forza” e che il bravo enologo dal canto suo può solo impreziosirla garantendo in cantina una qualità elevata.
Conclusioni “forti” sia da parte del presidente della Camera di commercio di Udine Enrico BERTOSSI che del commissario dell'ERSA Bruno Augusto PINAT i quali hanno colto l'occasione per anticipare le strategie che i propri Enti intendono perseguire a favore del comparto non sempre cogliendo dai produttori il desiderio di rimboccarsi le maniche “ in pari dignità.
“ All'Ente pubblico si chiede puntualmente-è stato osservato- un sostegno notevole anche finanziario salvo poi guardare con insofferenza ad un programma comune preferendo agire in iniziative personalizzate talvolta sterili spesso estemporanee.
Il 2% che la produzione vinicola regionale rappresenta-è stato ribadito -non merita di essere ulteriormente frazionato in tanti ulteriori rivoli che porterebbero il consumatore ad un supplemento di confusione avendo egli notevole difficoltà ad individuare geograficamente non solo la regione ma anche le singole zone DOC per non parlare poi delle sottozone”.
Non poteva mancare-ovviamente-una lunga trattazione del “contenzioso Tocai” tema molto caro anche ai produttori della DOC ANNIA ai quali PINAT che segue quotidianamente- insieme all'Assessore regionale all'agricoltura Danilo NARDUZZI- l'evolversi della situazione ha dato”in diretta” una interessante serie di notizie ed anticipazioni
Nella Foto Pinat Fabbro e Bertossi.ALLE RADICI DI “ANNIA”
La Denominazione di Origine Controllata "Friuli-Annia " è di recente riconoscimento ma la sua vocazione vitivinicola era già conosciuta ed apprezzata durante il periodo Romano come è testimoniato da storici dell'epoca nonché dal ritrovamento in molti siti archeologici di ville rustiche ed edifici abitativi con notevoli reperti di anfore vinarie.
Anche nel periodo d'oro del Patriarcato la presenza di viti era cospicua come dimostra il documento di donazione di paesi della zona al Capitolo di Aquileia da parte del Patriarca Poppone nel 1031 dove viene descritto il territorio donato "... cum campis vineis pratis pascuis cultis et incultis... " citando espressamente la parola vigne.
Sappiamo pure che nel Porto di Marano Lagunare provenienti dalla zona come riportato su documenti del '600 e '700 si imbarcavano legnami e vini.
La presenza di vigne è pure confermata dai francesi nel catasto napoleonico del 1811 dove vengono descritti gli aratori vitati pianta lunga e piantata (pianta-filari di viti) ronco (terreno disboscato a cultura di solito a viti).
La zona a Denominazione di Origine controllata "Friuli -Annia " è attraversata dalla Strada Statale 14 l'antica Strada Annia costruita dal Pretore romano Tito Annio Rufo nel 131 a.C.; essa collegava Aquileia a Concordia Sagittaria congiungendosi poi alla via Emilia.
Il suo territorio ubicato nella fascia centro-meridionale della provincia di Udine è caratterizzato a sud dalla Laguna di Marano da cui riceve benefici influssi attraverso il tipico clima ventilato lagunare e produce vini bianchi briosi e sapidi che creano stupendi armonie con il pescato locale e grazie alle caratteristiche argille vini rossi per ottimi abbinamenti alle carni.
Il Consorzio per la tutela dei vini DOC "Friuli-Annia " si prefigge quale obiettivo primario la crescita qualitativa dei suoi vigneti e dei suoi vini in un'ottica di specializzazione costante per un ottimale incontro con le esigenze di un consumatore che chiede qualità e particolarità legate al territorio e ai suoi prodotti agroalimentari in collaborazione con Enti Associazioni e tecnici del settore.
I Comuni inseriti nella zona a DOC sono Castions di Strada Porpetto Sali Giorgio di Nogaro Bagnaria Arsa Torviscosa Muzzana del Turgnano Carlino e Marano Lagunare.
Operano nella zona circa 160 viticoltori che con 180 ettari di vigneto producono mediamente 18.000 quintali d'uva più o meno 12.000 hl. di vino annui.
Le aziende sono disponibili ad accogliere il visitatore per informazioni e degustazioni
Giuliano Corso e figli
I VINI BIANCHI FRIULI ANNIA
MALVASIA Colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Asciutto con sentori di frutta esotica e di spezie si presenta al palato fresco e vivace trova nel brodetto maranese nelle grigliate di crostacei e nei risotti la sua esaltazione.
TOCAI FRIULANO . Colore giallo paglierino profumo delicato e gradevole con sapore di mandorla amara. asciutto. Si abbina a salumi formaggi risotti con le erbe pollame lesso e carni bianche.
PINOT BIANCO Colore giallo paglierino chiaro profumo fine e persistente sapore asciutto armonico vellutato di corpo. Nelle zuppe di pesce nel pollame e nelle carni bianche alla griglia l'abbinamento consigliato.
PINOT GRIGIO Colore giallo dorato e ramato. Vino di corpo armonico marcato nei profumi e nei sapori. Re delle grigliate di pesce supporta agevolmente tutti i crostacei.
SAUVIGNON Generoso nei profumi di salvia foglia di pomodoro e sambuco accompagna frutti di mare insalate di pesce risotti di molluschi.
CHARDONNAY Colore paglierino chiaro con sfumature verdognole. Gentile e armonioso riellasua struttura. Dai delicati profumi di mela e pane. Fresco si esprime con risotti di primizie carni bianche ed anche piatti di uova.
TRAMINER AROMATICO . Giallo paglierino più o meno carico. Profumo caratteristico vaniglia fiori di tiglio. Dal gusto fine ottimo compagno dei crostacei più saporiti trova in alcuni formaggi il suo abbinamento ideale.
VERDUZZO FRIULANO. Colore giallo intenso. Alcoolico dolce è decisamente vino da dessert profumo fruttato lievemente tannico robusto e di corpo.
BIANCO Ottenuto con uve di Tocai friulano e Malvasia istriana. Colore giallo paglierino più o meno intenso profumo neutro sapore asciutto. Si abbiana bene agli antipasti magrì minestre asciutte e zuppa di verdure piatti a base di uova.
Da non dimenticare le versioni spumantizzate di CHARDONNAY E PINOT BIANCO che grazie alle caratteristiche microclimatiche danno prodotti da tutto pasto di buon abbinamento con pesce mitili molluschi crostacei. minestre e risotti con le erbe.
I VINI ROSSI FRIULI ANNIA
MERLOT Dal colore rosso rubino presenta un bouquet pieno e fragrante con profumi di.lampone mora e mirtillo ha gusto gradevole. secco di corpo armonico sapido con leggero sapore erbacco. E indicato con piatti di carni rosse arrosti pollame. coniglio. bene abbinato ai formaggi semistagionati locali. Ottimo con il "Bisàto in spèo".
REFOSCO d.p.r. Dal colore rosso rubino carico con riflessi violacci leggermente erbaceo con sentori di prugna secca mora selvatica e sottobosco sapido leggermente tannico di corpo piacevolmente amarognolo. Rosso da pasto ben si sposa con arrosti di carni bianche.
CABERNET Franc Dal colore rosso rubino intenso tendente al granato con l'invecchiamento. Profumo intenso dal sapore erbaceo generoso si accosta a piatti di carni robuste formaggi a pasta dura ed invecchiati ottimo con due anni di cantina per cacciagione e selvaggina.
CABERNET Sauvignon Dal colore rosso rubino intenso tendente al violacco con l'invecchiamento Profumo leggermente erbaceo con sentori di lampone e mirtillo di corpo robusto. sapido. Ben abbinato con arrosti di carni bianche e rosse trova nei ruspanti da cortile e con i formaggi a pasta dura abbinamenti ottimali.
ROSATO Dal colore rosato tendente al cerasuolo si ottiene vinificando in bianco uve di Merlot Cabernet Franc Cabernet Sauvignon e Refosco dal P. R. Odore caratteristico sapore asciutto e armonico. Si accosta con antipasti di insaccati minestre risotti secondi piatti leggeri e formaggi.
ROSSP Dal colore rosso rubino profumo gradevole vinoso sapore asciutto armonico; dall'incontro fra Cabernet e Merlot nasce un vino adatto a carni rosse e animali da cortile. formaggi freschi e semistagionati.
CF -Gorizia 6 giugno 2002