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Ruggero Del Torre è il nuovo presidente
del Consorzio tutela vini Doc Isonzo

Ruggero Del Torre farmacista e vignaiolo in quel di Romans è il nuovo presidente del Consorzio tutela vini Doc Isonzo. Del Torre che già resse il Consorzio dal '96 al '99 subentra a Claudio Tomadin dell'azienda agricola Casa Zuliani di Farra. Lo ha votato all'unanimità il consiglio d'amministrazione del Consorzio riunitosi l'altra sera nella sede di Cormòns( foto Claudio Fabbro) dopo che l'Assemblea ne aveva rinnovato la composizione eleggendo componenti del Cda oltre a Del Torre l'uscente Tomadin Enzo Lorenzon Davide Feresin Fabrizio Gallo Edi Gandin Giorgio Badin Paolo Brollo Alessandro Pecorari Giovanni Puiatti Alvaro Pecorari e Marco Scolaris.

La Sede dei Consorzi DOC Collio e Isonzo

Del Torre nel ringraziare gli associati e i membri del consiglio per la fiducia accordatagli ha espresso la volontà di proseguire l'opera egregiamente avviata nel precedente triennio da Tomadin che va nella direzione del risanamento e nel consolidamento dei conti del Consorzio nello sviluppo dei servizi alle aziende associate e nella promozione dei prodotti Isonzo in Italia e nel mondo. Nella stessa seduta del Cda sono stati nominati anche i due vicepresidenti: Enzo Lorenzon (nella foto di Claudio Fabbro) confermato e il giovane Alessandro Pecorari una forza nuova che si è resa disponibile al servizio del Consorzio particolarmente apprezzata dagli altri componenti.
L'assemblea che ha eletto il nuovo Cda (completato dal Collegio dei revisori dei conti formato dal dott. Agostinis presidente dai membri effettivi Elisabetta Bracco e Michele Luisa e dal membro supplente Giovanni Blason) ha anche approvato all'unanimità il bilancio consuntivo 2001 che evidenzia i miglioramenti fatti nella gestione dell'ente azzerando quasi completamente i debiti pregressi l'incremento dei ricavi relativi a un aumento dei servizi offerti ai soci e l'ingente attività promozionale. Lo stato patrimoniale è stato chiuso a poco meno di 194 milioni di vecchie lire mentre il conto economico dell'esercizio 2001 ha evidenziato ricavi per oltre 330 milioni.
Nel chiudere il proprio mandato con l'approvazione del consuntivo Tomadin ha tracciato un bilancio dell'ultimo triennio ponendo l'accento soprattutto sull'attività svolta sia campo tecnico sia promozionale. «In questi anni l'ente con gradualità ma passo fermo ha saputo riaffermarsi nel settore vitivinicolo della zona – ha spiegato ai soci – migliorare i servizi e risanare la situazione finanziaria del generale. Non a caso diverse nuove aziende continuano ad associarsi permettendo alla struttura il raggiungimento di quote di rappresentatività mai avute finora».
Tomadin ha poi sottolineato l'importanza dell'attività promozionale che è stata fortemente incrementata per volontà di un consiglio di amministrazione molto attento al settore comunicazione.

Sonia Minutello - 06.07.2002