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"VINUM NOSTRUM"

Prima dell'avvento delle tipologie francesi ora totalmente "integrate" nella vitivinicoltura locale (chi riterrebbe stranieri Merlot Pinot Chardonnay Cabernet franc Cabernet-Sauvignon - tanto per citare) in Friuli Venezia Giulia esistevano già delle produzioni autoctone. Vitigni che con alterna fortuna sono sopravvissuti: si va dai fasti del Picolit del Ramandolo (fasto ritrovato con la nobilitazione di una Docg) del Verduzzo dello stesso Tocai friulano al Refosco - nelle sue varietà (dal peduncolo rosso nostrano) - Schioppettino Tazzelenghe e Terrano a vitigni decisamente più desueti come Malvasia Ribolla gialla Sciaglin bianco Ucelut Vitouska Forgiarin Piccola nera Piculit neri. Diciannove vitigni che ora l'Ersa con un'operazione che si potrebbe definire quasi "filologica" intende valorizzare andando alla ricerca di quelle origini di quei "vitigni della memoria " che saldano - ha spiegato il commissario straordinario dell'Ersa Bruno Augusto Pinat - «il passato al futuro unendo in sè valenze culturali e di sviluppo di un settore dell'agricoltura particolarmente legato alle tradizioni locali». Il primo passo - così lo ha definito lo stesso Pinat - sarà rappresentato da "Vinum nostrum" 1^ Rassegna delle produzioni vitivinicole autoctone del Friuli Venezia Giulia che l'Ersa ha promosso per giovedì 22 agosto con inizio alle 17 nel parco di Villa Chiozza a Scodovacca di Cervignano. L'esposizione si propone di presentare ad esperti esponenti dei media operatori e consumatori i migliori vini regionali - 130 vini su 400 campioni inviati con il Tocai friulano a fare la parte del leone - prodotti da varietà autoctone di bacca bianca e rossa già iscritte nel catalogo nazionale.


Tazzelenghe

Verduzzo friulano

Vitovska

Pignolo

Villa Chiozza - ha spiegato Pinat - rappresenterà però solo il punto di partenza del progetto che già all'indomani sarà ospite a San Daniele della kermesse "Aria di festa" dedicata al prosciutto di San Daniele e che avrà altre due tappe importanti nella rassegna "Ruralia" e in "Friuli doc" la manifestazione che animerà il centro di Udine ad ottobre.

«La questione è semplice: è davvero utile produrre vini internazionali che ci fanno diventare anonimi ci "omogeneizzano" a livello mondiale? - si è chiesto Pinat - O non è forse meglio scoprire il giacimento enologico del Friuli Venezia Giulia con vitigni "storici" che possono far fare al territorio al quale sono legati un salto di qualità considerando inoltre che i nostri produttori potrebbero utilizzare i brevetti di questi vitigni in esclusiva?».

La manifestazione è quindi l'inizio di un percorso e ha aggiunto Pinat la data - alla vigilia della vendemmia - non è causale. Soprattutto se si considera - ha spiegato il commissario straordinario - che l'Ersa al di là dell'aspetto promozionale caratterizza la propria attività nel miglioramento genetico (selezione clonale della vite) «per consentire ai viticoltori di realizzare non prodotti di qualità ma l'eccellenza della qualità».

La rassegna di Villa Chiozza verrà presentata da Bruno Pizzul mentre Milly Carlucci realizzerà un programma per la Tv tedesca.

(da: IL GAZZETTINO/Friuli Economia/ Ud 14.08.2002)