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Capriva del Friuli

QUANDO A SPESSA ARRIVO' GIACOMO CASANOVA…

Rivisitazione di un personaggio sempre d'attualità con un ospite d'eccezione:
VITTORIO SGARBI

Indubbiamente un personaggio con una vita ed interessi a 360 gradi che a due secoli dalla morte continua ancora a far parlare di se. Controcorrente sempre temerario colto e perennemente" in amore" . Per le belle donne-è risaputo-ma anche per la buona tavola ed i grandi vini. Ecco allora spiegato il teorema che vuole Giacomo Casanova (1725-1798) ritagliarsi- come è stato ipotizzato- un momento "agrituristico" in quel di Spessa dove il fascino del castello e delle vigne circostanti non poteva lasciare indifferente un personaggio del suo calibro.

Correva molto probabilmente l'anno 1774 anche perché fu allora che egli scrisse e pubblicò in Gorizia "Historia delle turbolenze della Polonia" . Viaggiò infatti moltissimo lasciando ovunque il suo segno( e molti cuori infranti) ; né il carcere veneziano de " I PIOMBI" in cui "soggiornò" nel 1755 (e da cui riuscì pure a fuggire riparando in Francia !) placò la sua sete d'avventure fino al crepuscolo nel castello di Dux ( oggi Duchov Repubblica Ceca..) dove ospite del conte Waldenstein scrisse la colossale " Storia delle mia vita".


Comelli Scarbi e Pali

Ad un numero ristretto d'invitati (personaggi del mondo politico culturale ed imprenditoriale della regione giornalisti agricoli e dintorni) al Castello di Spessa da Loretto Pali tre studiosi (il prof.GANZER direttore dei Musei civici di Pordenone il dott. COMELLI sindaco d'Aquileia medico e storico il dott.di COLLOREDO insigne studioso friulano anno raccontato questo ed altro alternandosi in un'appassionante ricostruzione delle vicende interessanti il personaggio in questione.

Curiosità aneddoti episodi meno noti anche ai più documentati hanno affascinato l'uditorio e più in particolare l'on. Vittorio SGARBI ospite d'onore della serata che nell'occasione ha tenuto una prolusione di particolare spessore.

Che nella parentesi in quel di Spessa il "nostro" avesse apprezzato più il vino rosso che quello bianco (  le belle donne ..) certamente è ferrea convinzione di Loretto Pali imprenditore friulano nel "settore legno" con una passione particolare per la vite ed il vino. Non potrebbe essere altrimenti considerato che il clou della serata caprivese era costituito proprio dall'incontro dell'ultimo nato nelle secolari cantine e cioè un vino "COLLIO ROSSO" denominato-appunto- "CASANOVA" con il noto personaggio del mondo culturale ed artistico .

Un rosso importante affinato in botticelle di rovere francese in perfetta sintonia con la scuola di Borgogna che previlegia su tutti i vitigni proprio quel PINOT NERO che costituisce l'ossatura del CASANOVA ROSSO.

In chiusura cena nel salone delle feste del Castello con le delizie proposte dagli chefs "TAVERNETTA" che con una gastronomia di classe chiude il cerchio di una realtà imprenditoriale che ha saputo proporre nel COLLIO un modello rurale innovativo (agriturismo bottiglia equitazione ecc.) ed apprezzato da un'utenza mitteleuropea ma anche d'oltreoceano.

CF - Gorizia 10 gennaio 2003