Aderendo
a una proposta del professor Mazzoli
presidente della Federazione
italiana circoli enogastronomici
il 17 febbraio 1980
si riunì a
Monfalcone un gruppo di undici amatori che diede vita al "Club enologico
isontino". Erano spinti dal comune desiderio di far sentire la loro voce
sulle problematiche della vitivinicoltura nell'isontino; dare un
contributo critico al miglioramento del prodotto vino e
come attività
collaterale
dedicarsi alla ricerca e al recupero delle tradizioni locali
e regionali nel campo delle arti
della cultura e delle attività sociali.
Nella prima fase
l'attività del Club fu
indirizzata soprattutto alla formazione culturale e professionale dei soci
avvalendosi della collaborazione di due esperti e amici quali Marcellino
Pillon e Claudio Fabbro. Nei ventitré anni di attività il Club è stato
particolarmente impegnato nella conoscenza della produzione vinicola
regionale e nazionale
organizzando conferenze
corsi informativi e
formativi
sedute di degustazione
viaggi in tutte le regioni italiane
divenendo veri precursori del turismo enogastronomico
oggi tanto in voga.
Le riunioni sociali che
per tutto
l'anno
si tengono ogni venerdì sera
sono occasioni importanti di
incontri con produttori
esperti
artisti
giornalisti e di degustazione
guidata.
Oltre alle attività illustrate
il Club
ha organizzato
negli anni scorsi
con notevole successo di pubblico e di
critica: conferenze sull'alimentazione; una mostra filatelica con tema la
vite e l'uva; un "Premio regionale di poesia" e quattro "Premi nazionali
di narrativa". In questi ultimi anni ha partecipato attivamente anche
all'organizzazione della risorta "Festa del vino" (che si tiene all'inizio
di giugno)
voluta dalla Pro Loco e patrocinata dal Comune di Monfalcone.
Il Club
volutamente
nel corso della
sua attività
non ha mai superato i 35 soci attivi e
a norma di statuto
ha eletto soci onorari diversi esponenti che hanno dato un particolare
contributo al settore enogastronomico. Non potendo
per statuto
essere
soci effettivi i produttori di vino
il Club ha associato pure diverse
aziende agricole di cui si sono riconosciuti particolari meriti. Il Club
ha adottato come proprio simbolo lo stemma della contea inglese dell'Essex
patria del diplomatico M.Prior
autore del motto molto significativo che
riassume la filosofia di vita del sodalizio: "Colui che beve troppo non
può apprezzare".
Nell'ambito
delle iniziative tese a conoscere più da vicino le realtà imprenditoriali
agricole singole o associate i soci del Club – guidati dal presidente
dott. VITTORIO AGLIANO'-hanno fatto visita
nei giorni scorsi
alla CASA
DELL'APE di Lucinico
dove il presidente RENZO OBIT e collaboratori hanno
illustrato il suggestivo mondo dell'alveare e le tecniche che portano alla
produzione del buon miele.
Successivamente
a RUSSIZ SUPERIORE di
Capriva del Friuli il titolare della tenuta leader del Collio e presidente
del Consorzio di Tutela dei vini DOC
MARCO FELLUGA
ha ricevuto gli
ospiti isontini accompagnandoli nelle vigne e nelle cantine d'affinamento
per concludere in bellezza con il pranzo sociale nel salone delle feste
della prestigiosa tenuta
apprezzando le delizie proposte da SAMUELE
PUNTEL
noto chef della trattoria ALLE VIOLE di Gradisca.