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Risit d'àur 2003

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I premiati del Nonino invocano la pace
Discorsi di tono diverso ma identica sostanza Il Risit d'àur ritirato da Resi Perusini

Resi Perusini

"Sicuramente –scrive Gianpaolo Carbonetto nel Messaggero Veneto del 26 gennaio scorso- non si erano messi d'accordo prima. Eppure Emilio Vedova John Banville e Antonio Damasio i tre vincitori dei premi Nonino hanno incentrato il loro intervento di accettazione e di ringraziamento sulla pace un tema sul quale ognuno di noi è finalmente diventato molto più sensibile di quanto era anni fa un tema che riesce a coagulare sforzi e pensieri di masse di persone diversissime tra loro ma che sono convinte che la base necessaria per ottenere qualsiasi altro bene sia proprio il rifiuto della guerra.
E così il premio Nonino già di per se scintillante per la qualità delle scelte compiute dalla giuria si è arricchito di un enorme valore aggiunto confermando quell'afflato sociale che lo vede sempre più coinvolto anche al di là dei disegni organizzativi iniziali.
Ovviamente il tema è stato affrontato con tre pigli differenti: appassionato e sanguigno quello di Vedova filosofico e sentimentale quello di Banville (nella foto di sinistra) fascinoso e un po' inquietante quello di Damasio (a destra). Ma per tutti e tre l'attenzione è stata totale il silenzio profondo l'applauso convinto e scrosciante.
Vedova maestro delle arti figurative è stato presentato da Ermanno Olmi che ne ha individuato forza e genio nella sua semplicità e l'incisore e pittore veneziano ha improvvisato una risposta visibilmente emozionata dichiarandosi «sconvolto e commosso per questo senso di umano per questo senso del dare» che ci fa capire come sia necessario offrire tutti se stessi «per criticare questi umani impazziti per recuperare le condizioni di pace per dire di no a tutte le guerre del mondo per fare tutto quello che si può chi con il pennello chi con gli altri suoi strumenti. E ho il diritto di dirlo – ha concluso – perché ho provato a combattere e non voglio più vederlo fare».
Banville invece è stato presentato da Claudio Magris e ha sottolineato la propria «consapevolezza di essere europeo sapendo che il nostro continente ha patito orrori e dobbiamo riconoscerlo ha anche inflitto orrori. Guardandoci intorno oggi ci troviamo rannicchiati nella paura di un futuro incerto; ad alcuni in verità il 2003 sembra un altro 1939 un altro 1914». E poi si è chiesto quale possa essere il contributo dell'artista sulla via della speranza concludendo che «l'arte non darà da mangiare agli affamati né scoraggerà quelli che ci odiano; non devierà le pallottole né ci farà scudo contro le bombe. Tuttavia dobbiamo chiederci come sarebbe il nostro mondo senza l'arte per renderci conto di quale valore abbia».
Diverso il discorso di Damasio che è stato presentato da Peter Brook che ne ha sottolineato le qualità scientifiche e divulgative in un campo quello del cervello in cui ancora tantissimo è da fare. «Nel comprendere le intime connessioni fra emozioni sentimenti e comportamento sociale – ha affermato – stiamo anche sviluppando nuovi modi di interpretare i conflitti umani. Di fatto stiamo ottenendo strumenti supplementari per risolvere i problemi postici da quelle che Jonas Salk amava chiamare "human affairs" relazioni umane. In fondo è ciò che filosofi artisti e individui politicamente consapevoli hanno cercato di fare per migliaia di anni. In alcuni casi però le soluzioni non si sono rivelate all'altezza delle circostanze come oggi possiamo ben constatare di fronte al divampare della guerra in varie parti del mondo e al trascinarsi di problemi irrisolti che affliggono gran parte dell'umanità: si pensi alle malattie alla povertà e alla violenza. Ed è proprio qui che la biologia del cervello può migliorare questo stato di cose aiutandoci a comprendere e guidare alcuni dei meccanismi alla base dei conflitti umani». Un sogno a prima vista ma anche un possibile incubo se invece di perseguire il bene uno che potrebbe avere in mano questi futuribili strumenti decidesse di perseguire il male o più semplicemente il proprio bene a scapito degli altri. Cose già successe e che stanno succedendo.

Ancora una volta Giannola e Benito Nonino con Cristina Antonella ed Elisabetta (nella foto) e i giovani della terza generazione che cominciano a partecipare anche attivamente alla festa finale hanno centrato il loro obbiettivo perché il premio Nonino grazie alle illuminate scelte della giuria è riuscito a scavare dentro il nostro animo portando alla luce uno dei più importanti nodi della nostra esistenza: la capacità di rifiutare definitivamente la guerra. E lo ha portato alla luce con tutto il suo fardello di cupa gravità ma anche con quel tanto di ottimismo che è necessario per continuare a lottare per quello in cui si crede.
In apertura di giornata dopo il consueto primo incontro in distilleria Ulderico Bernardi aveva consegnato a Resi Perusini il Risit d'aur per premiare il grappolo di Picolit che -conclude Carbonetto- proprio dalla famiglia Perusini è stato studiato e salvaguardato con scientifica e amorevole cura e la premiata aveva sottolineato il piacere che il riconoscimento le arrivasse dalla famiglia Nonino che sempre si è battuta per la valorizzazione dei vitigni autoctoni.


 Risit d'àur edizione 2002

IL RISIT D'AUR   

  • 1 Dicembre 1973: Giannola e Benito Nonino creano la prima grappa di monovitigno il Picolit rivoluzionando il sistema di produrre e presentare la grappa in Italia e nel mondo.

  • 11 gennaio 1975: Seconda distillazione grappa monovitigno Picolit prima distillazione grappa monovitigno Ribolla.

  • 29 novembre 1975: Distillazione grappe monovitigno Picolit e Ribolla. Ricercando vinacce degli antichi vitigni autoctoni friulani i Nonino scoprono che i più rappresentativi: Ribolla Schioppettino Tazzelenghe e Pignolo sono in via di estinzione essendone vietata la coltivazione. Il 29 novembre 1975 con lo scopo di farli ufficialmente riconoscere dagli organi nazionali e comunitari nasce il Premio Nonino Risit d'Ŕur da assegnare annualmente al vignaiolo che abbia posto a dimora il miglior impianto di uno o più di questi vitigni anche se di proporzioni limitate.

  • 4 dicembre 1976: Distillazione delle grappe monovitigno Picolit Ribolla Tazzelenghe e Schioppettino. Prima edizione Premio Nonino Risit d'Âur a: Dina e Paolo Rapuzzi dell'azienda Ronchi di Cialla per l'impianto di Schioppettino. Riconoscimenti a: Azienda Conti Florio di Buttrio per il Tazzelenghe Conti Trento di Dolegnano per lo Schioppettino ed il Pignolo. Premio a Guido Poggi per l'ampelografia sui vitigni autoctoni friulani e a Angelo Nassig per la ricerca sugli stessi vitigni.

  • 30 giugno 1977: Con il preciso proposito di sottolineare la permanente attualità della civiltà contadina alla sezione vitivinicola regionale vengono affiancati 3 riconoscimenti da assegnare a personaggi del mondo culturale italiano che si siano distinti secondo le finalità del premio.

  • 10 gennaio 1978: Premio Nonino Risit d'Âur a Angelo Costacurta per la monografia sulla "Ribolla" ed a Stefano Zuttioni per una ricerca sugli antichi vitigni autoctoni.

  • Marzo 1978: Su specifica richiesta del Premio Nonino Risit d'Âur viene emanato il regolamento CEE n. 347/79 che con decorrenza dal 12.03.1978 autorizza per la provincia di Udine la coltivazione dei vitigni Schioppettino Pignolo Tazzelenghe e Ribolla gialla.

  • 19 gennaio 1979: Premio Nonino Risit d'Âur a Maria Rieppi di Prepotto per l'impianto di Schioppettino.

  • 19 Gennaio 1980: Premio Nonino Risit d'Âur a Girolamo Dorigo di Buttrio per gli impianti di Ribolla Pignolo e Tazzelenghe. Segnalato Federico Rossi per l'inchiesta su "I.C.F.I.".

  • 17 gennaio 1981: Premio Nonino Risit d'Âur al Comune di Prepotto per il vitigno "Schioppettino". Segnalati Pietro Gibellini - Giornale Nuovo di Brescia e Gino Girolomoni.

  • 16 Gennaio 1982: Premio Nonino Risit d'Âur a Paolino Marinig per l'impianto di Schioppettino. Segnalato Gianni Bosio per "Il trattore ad acqua negra".

  • Il Premio Nonino Risit d' Âur ottiene il regolamento CEE n. 382 del 1983 con il quale i vitigni autorizzati nel 1978 diventano raccomandati.

  • 15 gennaio 1983: Premio Nonino Risit d'Âur all'azienda agricola Abbazia di Rosazzo per i reimpianti di Ribolla gialla e Pignolo. Segnalata la pagina dell'agricoltura della "La Stampa" di Torino.

  • 21 Gennaio 1984: Premio Nonino Risit d'Âur a Felice Bassani per il suo interesse verso la cultura popolare della sua terra.

  • 19 Gennaio 1985: Premio Nonino Risit d'Âur all'Associazione regionale moltiplicatori materiale della vite del Friuli Venezia Giulia (Vivaisti) ed i Vivai Cooperativi di Rauscedo. Segnalato Nino Agostinetti per i "Quaderni del Lombardo Veneto".

  • 1 Febbraio 1986: Premio Nonino Risit d'Âur all'Amministrazione Provinciale di Pordenone per l'opera di salvaguardia del germoplasma di antichi vitigni friulani.

  • 31 Gennaio 1987: Premio Nonino Risit d'Âur alla facoltà di Scienze Agrarie dell'Università degli Studi di Udine.

  • 23 Gennaio 1988: Premio Nonino Risit d'Âur a Mario Schiopetto quale precursore del rinnovamento vitivinicolo ed enologico in regione. Riconoscimento all'Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano per il determinante ininterrotto contributo dato al miglioramento ed al progresso tecnico e qualitativo della viticoltura e dell'enologia del Friuli Venezia Giulia.

  • 28 Gennaio 1989: Premio Nonino Risit d'Âur a Francesco Gravner per aver dato razionale impulso alla coltivazione del vecchio vitigno autoctono Ribolla gialla.

  • 27 Gennaio 1990: Premio Nonino Risit d'Âur a Isi Benini per aver diffuso e valorizzato l'enologia e la gastronomia del Friuli in Italia e nel mondo.

  • 26 Gennaio 1991: Premio Nonino Risit d'Âur a Giovanni Battista Toppani per il suo nobile ed appassionato lavoro nel campo vivaistico viticolo nel rispetto delle tradizioni e professionalmente all'avanguardia.

  • 25 Gennaio 1992: Premio Nonino Risit d'Âur al Consorzio per la Tutela del Ramandolo per aver valorizzato e diffuso a livello internazionale il Friuli vitivinicolo.

  • 30 Gennaio 1993: Premio Nonino Risit d'Âur a Giorgio Trentin quale punto di riferimento per eccellenza dell'enogastronomia friulana fondendo tradizione e innovazione semplicità e classe.

  • 29 Gennaio 1994: Premio Nonino Risit d'Âur alla Cantina "La Delizia" di Casarsa per la tenace e decisiva difesa di un vino unico al mondo a tutela di un minuscolo territorio e di altrettanti piccoli vignaioli.

  • 28 Gennaio 1995: Premio Nonino Risit d'Âur al Coro Polifonico di Ruda per aver valorizzato la cultura e le tradizioni friulane.

  • 27 Gennaio 1996: Premio Nonino Risit d'Âur a Furio Bianco studioso eminente e appassionato della società rurale friulana che in molte opere di rigorosa ricerca scientifica ha evidenziato le radici di un'identità specifica.

  • 25 Gennaio 1997: Premio Nonino Risit d'Âur ad Alfonso Alessandrini studioso che unisce la conoscenza minuziosa e colta della montagna dei boschi e delle culture alpine a una vocazione saggistica che ne fissa il valore.

  • 31 Gennaio 1998: Con l'edizione del 1998 il Premio Nonino Risit d'Âur riprende le motivazioni della sua nascita e ritorna a ribadire i valori millenari della civiltà contadina. Come nel 1975 la Giuria del Premio Risit d'Âur è riuscita a imporsi richiamando l'attenzione dei politici e dei tecnici sui preziosi vitigni autoctoni friulani ottenendo dopo tre anni di lotta l'autorizzazione alla coltura (e oggi sappiamo come i vini prodotti con queste uve siano apprezzati e richiesti a livello internazionale) così ora abbiamo deciso di batterci per far mantenere ma anche prosperare la produzione di quei tesori alimentari che tradizione e qualità della materia prima rendono prezioso patrimonio di civiltà che purtroppo il frastuono dei media un progresso non civile e una burocrazia fine a se stessa vorrebbero far scomparire. Per l'edizione 1998 come esempio dei valori ai quali ci richiamiamo la Giuria del Risit d'Âur premia Rino Lestuzzi salumaio di Percoto che per la fedeltà alla tradizione per la professionalità artigiana ci propone un prodotto ricco dei rari sapori antichi. Premia anche Lino Turello casaro di Lavariano piccolo paese in Comune di Mortegliano che con grande passione e con la non facile arte casearia sa produrre un formaggio che richiama i sapori e gli odori della nostra infanzia; proprio secondo le stagioni con le caratteristiche delle erbe e dei fieni.

  • 30 Gennaio 1999: Per l'edizione 1999 la giuria del Risit d'Âur premia il pane di Altamura simbolicamente nella persona di Nicola Barile di 85 anni il più vecchio panificatore che rappresenta la tradizione e Nunzio Minivaggi di 26 anni il più giovane che panificando secondo criteri tradizionali e utilizzando un forno a legna ispirato ad antiche tecnologie rappresenta la speranza.

  • 29 Gennaio 2000: Premio Nonino Risit d'Âur XXV anno alle donne del Vino friulane per l'impegno e la professionalità dedicati con successo al mondo enoico. Nei fatti a tutte le Donne Friulane alla loro intelligenza il sacrificio e la dedizione nel ricordo dei tempi neppure lontani dell'emigrazione: rimaneva sola con i figli (il marito era all'estero per lavorare) si occupava della famiglia gestiva il denaro mandato dal marito restava incinta ad ogni ritorno portava avanti la famiglia con determinazione e spirito di abnegazione.
         Concerto della Mahler Chamber Orchestra diretta da Claudio Abbado per i Venticinque Anni del Premio.

  • 27 Gennaio 2001: Quasi a ricomporre l'arcaica Trilogia alimentare che ha cresciuto l'insieme delle culture mediterranee il Premio Nonino Risit d'Âur 2001 dopo l'assegnazione nei due anni precedenti al pane e al vino premia con la sua XXVI edizione l'olio purissimo di frantoio l'olio italiano prodotto con metodi e cure tradizionali in ogni Regione dall'Umbria alla Puglia dalla Toscana alla Liguria. L'olio è una delle straordinarie ricchezze dell'Italia ma è anche un riferimento simbolico alla necessaria armonia tra natura e vita che è possibile recuperare con una pedagogia amorosa qual' è quella praticata e rappresentata dai giovani di Padre Eligio nella Comunità di Cetona.

  • 26 Gennaio 2002: L'Italia gastronomica esalta i suoi momenti cerimoniali con il consumo di dolci di ogni qualità. Tra questi non c'è praticamente Regione italiana che manchi d'un suo Torrone! Da secoli delizia i palati ed è presente di diritto nella bandiera composita dell'identità alimentare della nostra Patria. Chi lo produce con amore e intelligenza artigiana è un benemerito della raffinata conoscenza dolciaria italiana.
         Il Premio Nonino Risit d'Ŕur 2002 premia con la sua XXVII edizione il Torrone Italiano simbolicamente rappresentato dal Torrone Nocciolato prodotto con metodi e cure tradizionali da Giovanni Verdese Porta detto "Canelin" nella bottega di Visone-Piemonte

NONINO DISTILLATORI IN FRIULI

La distilleria Nonino nata in Friuli nella seconda metà dell'800 sotto l'Impero Austro-Ungarico si è sempre distinta per qualità innovazione e ricerca frutto di professionalità ed amore della famiglia Nonino per il proprio lavoro.

Il 1° dicembre l973 Giannola e Benito Nonino creano la prima grappa di monovitigno
il Picolit rivoluzionando il sistema di produrre e presentare la grappa in Italia e nel mondo.
Ricercando vinacce degli antichi vitigni autoctoni friulani i Nonino scoprono che i più rappresentativi: Ribolla Schioppettino Tazzelenghe e Pignolo sono in via di estinzione essendone vietata la coltivazione.

Il 29 novembre l975
con lo scopo di farli ufficialmente riconoscere dagli organi nazionali e comunitari istituiscono il Premio Risit d'Âur da consegnare annualmente al vignaiolo che abbia posto a dimora il miglior impianto di uno o più di questi vitigni anche se di proporzioni limitate.

Nel l976 con il netto proposito di sottolineare la permanente attualità della civiltà contadina al Premio Risit d'Âur affiancano il Premio Letterario Nonino che dal 1984 diventerà Internazionale.

Il 27 novembre 1984 Giannola e Benito Nonino creano primi per la prima volta in Italia ŮE® acquavite d'uva ottenuta distillando l'uva intera che racchiude in sé l'eleganza dell'acquavite di vino ed il carattere della grappa.
Il successo della grappa Monovitigno e di ŮE® è tale da indurre la maggior parte dei distillatori non solo italiani ma anche stranieri a seguire l'esempio dei Nonino eleggendo la piccola distilleria di Percoto quale punto di riferimento per la produzione delle acqueviti.

 

 GLI EVENTI   

  • 1897: L'arte della distillazione è privilegio della famiglia Nonino dal 1897. Qualità innovazione ricerca professionalità e amore per il proprio lavoro sono il segno di distinzione. Ad Orazio Nonino il capostipite seguiranno Luigi Antonio Benito con Giannola Cristina Antonella ed Elisabetta. La sede della distilleria prima itinerante si trasferirà nel 1928 da Ronchi di Percoto a Percoto.
  • 1 Dicembre 1973 Benito e Giannola Nonino nel rispetto della tradizione rivoluzionano il sistema di produrre e presentare la grappa in Italia e nel Mondo. Creano la grappa di singolo vitigno il Monovitigno® Nonino distillando separatamente le vinacce dell'uva Picolit. II successo è tale da indurre la maggior parte dei distillatori non solo italiani ma anche stranieri a seguire il modello Nonino.
  • 29 Novembre 1975 Con lo scopo di salvare gli antichi vitigni autoctoni friulani in via di estinzione istituiscono il Premio Nonino Risit d'Âur ottenendo nel 1983 l'autorizzazione comunitaria al reimpianto di Schioppettino Pignolo e Ribolla Gialla.
  • 30 Gennaio 1977 Viene istituito il Premio Nonino di Letteratura che dal 1984 si completerà con la sezione Internazionale. Il Premio Nonino è assegnato l'ultimo sabato di gennaio di ogni anno presenti uomini di cultura del mondo imprenditoriale e tanti amici. A presiedere la giuria ieri Mario Soldati oggi Claudio Magris. Rigoberta Menchù poi Nobel per la pace Leonardo Sciascia Jorge Amado Claude Levi-Strauss Peter Brook Raymond Klibansky Yashar Kemal Hans Jonas e V.S. Naipaul Premio Nobel 2001 per la letteratura sono alcuni dei grandi premiati. Dal 1995 Claudio Abbado affida alla giuria del Premio Nonino il Premio di Letteratura Festival di Pasqua di Salisburgo.
  • 27 Novembre 1984 Primi in assoluto distillano l'uva intera: è "ŮE® l'acquavite d'uva". L'autorizzazione ministeriale alla produzione (D.M. 20.10.84) è concessa su specifica richiesta dei Nonino misuratisi contro ogni sorta di ostacolo burocratico e di categoria. Anche in questo caso il successo è stato tale da indurre la maggior parte dei distillatori non solo italiani ma anche stranieri a seguire il modello Nonino.
  • 1 Dicembre 1984 Ha inizio la ricercata e preziosa Collezione Nonino ŮE® Cru Monovitigno® Picolit custodita in bottiglie millesimate realizzate di anno in anno da Baccarat Riedel o Venini. L'intera Collezione oggi supera il valore di € 27.000 00.
  • 31 Gennaio 1987 Nelle cantine di Cristina Antonella e Elisabetta ha inizio l'invecchiamento unico per innovazione e ricerca di ŮE® acquavite d'uva in barriques Limousin Nevers ed ex Sherry.
  • 15 Novembre 1989 I Nonino impiantano in Friuli un proprio vigneto sperimentale di Picolit Ribolla Gialla Fragolino Schioppettino e Pignolo. Queste uve saranno utilizzate per produrre ŮE® acquavite d'uva di qualità e caratteristiche senza uguali.

 1897 - 1997 - Cent'anni di distillazione

  • 4 Dicembre 1996 Peter brook con "Oh les beaux jours" di Beckett dà inizio ai festeggiamenti per i Cent'Anni di distillazione.
  • 25 Gennaio 1997 Altan dedica a "Ben – il quarto figlio di Noè" il libro che racconta in vignette la saga della Famiglia Nonino.
  • 27 Settembre 1998 Per festeggiare con gli amici estimatori i Cent'Anni di distillazione la famiglia Nonino preleverà anno dopo anno dalle cantine di Cristina Antonella e Elisabetta mille litri di ŮE® invecchiata 10 anni in barriques di Nevers Limousin ed ex Sherry: ŮE® la Riserva "dei Cent'anni".
  • 11 Novembre 1999 La Collezione Nonino si arricchisce di tre nuovi gioielli custoditi in decanter raffiguranti le Nozze Alchemiche per la Trilogia Nonino del Terzo Millennio.
  • 29 gennaio 2000 Concerto della Mahler Chamber Orchestra diretta da Claudio Abbado per i Venticinque Anni del Premio Nonino.
  • Aprile 2000 Dopo anni di ricerche dal miele che nell'antichità veniva considerato un miracolo della natura Benito e Giannola assieme a Cristina Antonella ed Elisabetta presentano GIOIELLO NONINO® il distillato della purezza l'acquavite ottenuta dalla distillazione del solo miele in tutte le sue varietà di gusti dal miele di acacia al miele di corbezzolo da quello di castagno a quello di girasole dal miele di tarassaco al millefiori ognuno con il suo spirito delicato inebriante e suadente giusto sinonimo del distillato della purezza.
  • 22 Giugno 2000 Da Christie's a Londra alla più importante asta di vini e distillati italiani mai tenutasi fino ad oggi vengono battuti alcuni pezzi della Collezione Nonino che realizzano da GBŁ 1540 pari a € 2.531 00 (vendemmia 1990) a GBŁ 1595 pari a € 2.664 00 (vendemmia 1989).
  • 29 Ottobre 2000 Al Salone del Gusto di Torino Alain Senderens del “Lucas Carton” di Parigi e Alfonso Iaccarino del “Don Alfonso 1890” di Sant'Agata sui due Golfi tre Stelle Michelin tengono a battesimo ŮE® La Riserva dei 'Cent'Anni' affiancandola per qualità piacere e sensazioni ai grandi Cognac Armagnac Rhum e giudicandola perfetta nell'accoppiamento ai sigari cubani ed eccelsa con il miele e i formaggi di grande personalità.
  • 6 Dicembre 2000 L'Università di Udine presenta il libro "Il Caso Nonino lo spirito d'impresa" scritto da Cristiana Compagno docente di Strategia d'impresa all'Università di Udine ed edito da Utet-Isedi. La Nonino è la prima azienda italiana nel campo dell'enologia e della distillazione a cui è stato riservato il lusinghiero omaggio di diventare un caso di studio per università e business school. Il volume fa parte di una prestigiosa collana diretta da Giorgio Brunetti (Università Bocconi) e Giovanni Costa (Università di Padova) che si propone di innovare l'insegnamento del management attraverso l'esame delle concrete esperienze imprenditoriali del nostro Paese. Un riconoscimento anche in campo Accademico-Scientifico delle lunghe ricerche e dello strenue lavoro dell'azienda Nonino e che in passato è stato riservato ad aziende quali Fiat Marzotto Fininvest Luxottica.
  • 14 Dicembre 2000 Gioielli e Gioielli. La Collezione Nonino viene presentata a Roma nel tempio mondiale dei gioielli: Bulgari via dei Condotti.
  • 28 luglio 2001 Yokoama all'interno dell'esposizione "Italia in Giappone 2001" curata da Andrea Branzi per la Triennale di Milano la Collezione Nonino ŮE® Cru Monovitigno® Picolit viene esposta nella sezione "Design come stile di vita".
  • 11 maggio 2002 Giannola Nonino è tra le vincitrici delle Mele d'Oro 2002 (Premio "Marisa Bellisario") - Sezione Imprenditrici "per essere stata la prima donna a contribuire in modo determinante all'affermazione di un percorso nuovo nel mondo della distillazione trasformando una piccola struttura in un punto di riferimento per la produzione delle acquaviti".
  • 9 giugno 2002 Il prestigioso Premio "Oscar del Vino 2002" - Premio Speciale della Giuria viene assegnato dall'Associazione Italiana Sommelier alla Famiglia Nonino con la seguente motivazione: "…per lo straordinario lavoro che una famiglia ha svolto per molti anni a favore di un prodotto tutto italiano. Immagine altissima qualità elevata ricerca attenta e sperimentazione. Riconoscimenti da ogni direzione dalla Presidenza della Repubblica ai più prestigiosi consensi nazionali ed internazionali".
    Il Premio viene consegnato da Arnoldo Foà.
  • 16 ottobre 2002 La Collezione Nonino si arricchisce di un nuovo gioiello disegnato da Luca Cendali e realizzato a mano volante da Venini in Murano in vetro soffiato con antica lavorazione a canne in zanfirico nelle quali vengono imprigionati tre fili d'aria con ulteriore arricchimento di tre canne colorate raffiguranti le "Guna" secondo l'alchimia Induista l'energia primordiale nei suoi tre elementi:

·         Tamas / Oscuro (lattimo/rosso/nero)

·         Rajas / Attivo (lattimo/verde mela/ametista)

·         Sattva / Luminoso (lattimo/zaffiro/acquamare).