Cormòns
UVAGGI
2003
CONVEGNO “L'UVAGGIO
NEL MONDO”
Nell'ambito della 7^ Rassegna UVAGGI NEL MONDO conclusa
recentemente all' Enoteca di Cormòns si è tenuto un interessante
convegno nel corso del quale è stata approfondita
in particolare
la
situazione del mercato del vino in Europa e dell'export in Inghilterra.
Dopo i saluti
dell'Assessore all'agricoltura del Comune di Cormòns. Adriano GALL
il consigliere regionale Maurizio PASELLI ha illustrato le
iniziative di sostegno a favore del comparto vitivinicolo.
L'interesse dei vignaioli
friulani
in particolare dei produttori di vino bianco
è stato confermato
dal Governatore di SLOW FOOD FRIULI
Giulio COLOMBA
mentre la relazione principale è stata affidata al dr. Owen BIRD
general manager di INTERNATIONAL WINE SERVICES
profondo
conoscitore del mercato londinese e dintorni.
ha
sottolineato la necessità di una presenza continuativa
incisiva e
coordinata
senza proliferazione di nomi di fantasia che portano
disorientamento nel consumatore.
Pur con tutto il rispetto per i VINI DI TERRITORIO BIRD ha
riconosciuto ai nomi storici della Toscana e del Piemonte una marcia in
più
mentre per le altre aree di provenienza il monovitigno continua ad
avere forte richiesta soprattutto nelle tipologie Pinot grigio
Sauvignon
Chardonnay
e Cabernet sauvignon.
L'analisi dei risultati
della edizione 2002 è stata fatta dal dr. Duilio CANDERAN ed il
dibattito che ne è seguito è stato moderato dal dr.Claudio FABBRO
agronomo e giornalista.
Numerosi gli intervenuti
fra cui giornalisti
sommeliers
degustatori
ONAV
enologi e viticoltori del Triveneto.
Secondo CANDERAN “sono stati presi in considerazione
45 dei 78 vini presenti alla rassegna. Il 55 % dei campioni osservati
erano bianchi
il 45% vini rossi.
Nel complesso le osservazioni avanzate hanno espresso per gli
uvaggi bianchi il 60% di valutazione favorevole (“piace”)
mentre il 40% ha
avanzato impressioni
pareri e critiche
che non sempre indicavano un “non
piace” ma che sono senz'altro utili al produttore.
Nei riguardi dei vini rossi le valutazioni meno favorevoli
sono parse preponderanti (tanti commenti erano legati alla freschezza del
vino rosso che abbisogna di ulteriore maturazione con l'invecchiamento)”.
“Altri richiami degni di nota –ha proseguito CANDERAN-
emergono dai commenti .
In termini di giudizio complessivo assoluto il 78% degli
assaggi si è espresso con un voto “piacevole”;
Un'analisi
più approfondita fra le valutazioni espresse nei riguardi colore
profumo e
gusto di ogni vino e gli ulteriori commenti aggiunti dagli
assaggiatori
risultano nel complesso corrispondere.
Infine un flash sulle macro-osservazioni emerse dagli
assaggiatori :
Notato ed apprezzato il livello qualitativo sviluppato
dai produttori stranieri presenti
innanzitutto i passi da gigante dei
vignaioli sloveni
e la finezza enologica raggiunta dai produttori
australiani per quanto riguarda profumi e sfumature.
Riguardo ai vini della regione
è stato sottolineato ai
produttori un ABC sul “perchè” è piaciuto o non è piaciuto il vino
assaggiato :
PIACE nei bianchi l'armonia
il profumo non aggressivo
ma persistente
la riconduzione alle varietà di uve fondamentali per la
realizzazione dell'uvaggio.
PIACE nei rossi la struttura
l'equilibrio
la
franchezza
la soddisfazione in bocca del prodotto che si beve volentieri
anche se appare richiedere un ulteriore affinamento in bottiglia.”
“NON PIACE
sia nei bianchi che soprattutto nei rossi
- ha concluso CANDERAN- la confusione o peggio la difficoltà di
apprezzamento del vino dovuta a imperfezione o esagerazione nell'uso del
legno
acidità e alcoolicità elevate
piccoli difetti che disturbano le
peculiarità
comunque potenziali
dei vini considerati.”-
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