Assemblea pre-natalizia dei soci del Consorzio Colli Orientali del Friuli nella prestigiosa sede di Via Candotti a Cividale: non per lo scambio di auguri - che vi è stato tuttavia inserito in coda alla voce "varie ed eventuali" - ma per rispondere con sollecitudine alle richieste del Comitato Nazionale Vini l'organo del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che sta esaminando la documentazione presentata dal consorzio cividalese per il riconoscimento della DOCG (denominazione di origine controllata e garantita) al Picolit che sarebbe così il secondo in regione dopo il Ramandolo.

Sempre su richiesta del Comitato nazionale vini l'assemblea ha anche riesaminato (un passaggio poco più che formale) una lunga serie di modifiche del disciplinare della DOC "Colli Orientali del Friuli" quasi tutte di carattere tecnico e di limitata importanza. Più di sostanza - anche per le sue implicazioni di marketing e di immagine - quella relativa alla modifica del nome della denominazione che da "Colli Orientali del Friuli" dovrebbe passare alla più semplice ed immediata "Colli del Friuli". Una scelta già analizzata e discussa a lungo in passato sulla quale si è ritenuto opportuno compiere un ulteriore approfondimento.

L'assemblea - ha spiegato il presidente Adriano Gigante - era un passaggio obbligato sulla strada che porterà (sperabilmente entro la prima metà del 2004) all'ottenimento della Docg per il Picolit e alle modifiche al disciplinare. Le tappe successive saranno la pubblicazione del disciplinare nel Bollettino Ufficiale della Regione (il dott. Vanni Tavagnacco della Direzione regionale all'agricoltura rappresentante dell'ente nel procedimento amministrativo finalizzato all'ottenimento della DOCG ha assicurato il suo impegno affinché ciò avvenga entro poche settimane) e quindi ultima tappa prima del riconoscimento l'audizione pubblica che sarà presieduta da un rappresentante del Comitato Nazionale Tutela Vini DOC.

Cividale del Friuli 11 dicembre 2003