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Strumenti finanziari avanzati per il settore vitivinicolo

 

Lunedì 15 Marzo scorso presso MIB School of Management palazzo Ferdinandeo ha avuto luogo l'incontro dedicato al tema : "Strumenti finanziari avanzati per il settore vitivinicolo" organizzato da MIB School of Management nell'ambito del MBA in Wine Business il primo Master italiano in gestione di impresa per operatori del settore vitivinicolo.

Al workshop sono intervenuti:
Vladimir Nanut - Direttore Scientifico MIB School of Management

Giorgio Valentinuz - Responsabile settore finanza del MIB School of Management

Cav. Vittorio Frescobaldi  -  Presidente Marchesi de' Frescobaldi vice presidente del Consorzio del Vino del Chianti ed ex vice presidente di Confagricoltura.

Dott. Vincenzo Gallo  -  Responsabile Studi Societari Selma BiPiemme  (Mediobanca)

Dott. Fabio Mungai  - Responsabile Direzione Immobiliare Selma BiPiemme  (Mediobanca)

Dott. Giacomo Campora - Direttore Asset Management Lloyd Adriatico Assicurazioni

Hanno inoltre preso parte all'incontro i giovani  partecipanti a due importanti corsi attivati presso il MIB (l'MBA in Wine Business e il Master in Insurance & Risk Management) accanto a rappresentanti di Banche Istituti di Credito e aziende vitivinicole.

 

L'incontro come ha specificato il prof. Nanut si inserisce nell'ambito dell'attività del MIB che unitamente all'attività formativa sviluppa percorsi di ricerca informazione e confronto sui temi più attuali dell'economia della gestione aziendale della finanza etc

Il Workshop si è focalizzato su un tema di grande attualità: analizzando il mercato del settore e la situazione delle aziende italiane è stata sottolineata da tutti gli intervenuti la necessità per le imprese di attivare nuove strategie per l'acquisizione di capitali necessari per compiere il salto di qualità dimensionale e per il mantenimento costante del livello qualitativo nonché per fronteggiare pericoli incalzanti quali i consumi in calo la concorrenza di nuovi paesi la polverizzazione delle situazione delle nostre aziende produttive.

 

Secondo Giorgio Valentinuz l'Italia ha molta strada ancora da percorrere in questo settore dove i competitor esteri soprattutto nel c.d. Nuovo Mondo sembrano avere fatti passi in avanti considerevoli (in Australia ben 14 sono le aziende quotate sul mercato azionario 8 in Francia e USA 5 in Canada e Cile 4 in Spagna; in Australia esistono ben 5 fondi comuni d'investimento specializzati nel mercato vitivinicolo).

Alcuni elementi negativi stanno facendo sentire la propria influenza sul settore (la riduzione delle superfici coltivate la riduzione del numero di aziende la riduzione della quota italiana sul mercato mondiale) ed essi potrebbero essere efficacemente fronteggiati ricorrendo a strumenti che la finanza può mettere a disposizione per sostenere gli investimenti o favorire l'accorpamento di più aziende.

 

Testimonianza di grande importanza è stata quella del Cav. Vittorio Frescobaldi uno dei primi produttori in Italia ad aver compreso l'importanza e l'utilità che per le aziende del settore poteva rivestire l'utilizzo di strumenti finanziari.

Secondo il Marchese Frescolbaldi il titolare di un'azienda vinicola deve come ogni imprenditore avere in primo luogo idee e sviluppare progetti e la finanza diventa uno strumento fondamentale per sostenerli.

Fin dalla fine degli anni '80 l'azienda sperimenta e utilizza molti strumenti nuovi per il settore: future obbligazioni cum warrant (utilizzando come warrant preziose bottiglie di Brunello di Montalcino) joint ventures investment banking che hanno sempre dato buoni risultati all'azienda. La lungimiranza di questa storica casa toscana è attestata anche dai numerosi rapporti di collaborazione attivati in campo internazionale ad esempio con la nota casa vinicola statunitense di Robert Mondavi. 

 

I rappresentanti di SelmaBiPiemme (Mediobanca) hanno poi presentato uno strumento realmente innovativo attivato da pochi anni ma che sta dando ottimi risultati e che si sta affermando nel panorama vitivinicolo italiano: il leasing di vigneti.

Attivato a titolo sperimentale nel 1999 si è ormai affermato sul mercato e la società dedica un settore specifico a questa attività i meccanismi sono i medesimi che regolano la normale attività di leasing e vengono applicati all'acquisto di terreni vitati o ancora da organizzare dal punto di vista produttivo; il finanziamento copre il terreno gli impianti ed anche i costi accessori (spese notarili imposta di registro etc). Possono usufruire del finanziamento le società di capitali le società di nome collettivo e le società in accomandita semplice. L'importo minimo per l'operazione è fissato in Eu 500.000.

 

Ha chiuso gli interventi il Dott. Campora (Lloyd Adriatico) che ha illustrato i buoni risultati ottenuti dalla società negli investimenti nel settore vitivinicolo e ha spiegato le dinamiche alla base della scelta di investire in una società vitivinicola.

L'analisi dettagliata attuata dagli esperti sull'azienda deve confermare alcuni punti considerati fondamentali: alta qualità dei prodotti e costante mantenimento della qualità stessa anche a fronte di onerosi investimenti (per le aziende europee medie e medio piccole lo standard qualitativo è considerato il primo elemento da rispettare per essere competitive sui mercati); buon posizionamento non soltanto sul mercato domestico (spesso sufficiente solo a coprire i costi) ma anche sui mercati internazionali (molto importanti i mercati del Nord Europa); una gestione finanziaria chiara e trasparente condivisa con tutti i soci;  un management completamente dedicato al vino che investe gli utili in progetti di sviluppo legati all'azienda; una politica di marketing e comunicazione che affianchi efficacemente i processi di pura produzione.

 

Per maggiori informazioni sul workshop e sul MBA Master in Wine Business (primo Master italiano in gestione di impresa per operatori del settore vitivinicolo):
dott.ssa Carolina Meucci
Marketing & Communication
MIB School of Management
ph. +39 040 9188110  e-mail: meucci@mib.edu 
www.mib.edu