IL CONSORZIO COLLIO COMPIE 40 ANNI
Nella serata di venerdì 25 giugno 2004 il Consorzio Vini
Collio ha festeggiato il quarantennale della sua fondazione
31 maggio
1964 .
Nella splendida cornice del Castello Formentini a San
Floriano del Collio il presidente del Consiglio regionale Alessandro
Tesini e gli Assessori regionali alle attività produttive
Enrico Bertossi
ed alle risorse agricole
Enzo Marsilio
sono intervenuti per
congratularsi con tutti i soci del Consorzio
il Presidente Marco Felluga
in primis
per il lavoro di valorizzazione del territorio e dei suoi vini
svolto in questi lunghi anni dalla nascita.
L'occasione sono stati proclamati
i vincitori della prima edizione del premio Sigismondo Douglas Attems
mai dimenticato Presidente del Consorzio
dalla sua fondazione per 35
anni
per tesi di laurea e articolo giornalistico inerenti il Collio ed i
suoi vini.
I premi sono andati alla giovane
giornalista goriziana Cristina Burcheri per un pregevole articolo sul
futuro del Collio pubblicato dal Messaggero Veneto e
per le tesi di
Laurea
ex-aequo
al dott.Simone Boreanaz per la tesi dal titolo "Sviluppo
rurale agrituristico: il caso del Collio e dei Colli orientali del Friuli"
ed al dott. Simone Diego Castellarin con la tesi "effetto dello stress
idrico sul comportamento vegetativo e sulla qualità polifenolica dell'uva
in vitis vinifera riesling renano. Madrina del premio la signora Virginia
Attems
figlia del Conte Sigismondo.
La serata che ha riunito circa 160
persone tra soci ed amici del Collio ha avuto inizio alle 20.00 con un
brindisi. Dopo gli onori di casa del Presidente Felluga
che ha fatto un
accenno alla storia consortile ed ai problemi attualmente in discussione
il dott. Claudio Fabbro-agronomo e giornalista già direttore del Consorzio
Collio- ha moderato gli interventi delle personalità presenti ed
introdotto il premio le cui motivazioni sono state rese note dal
presidente della giuria prof. Angelo Vianello preside della facoltà di
Agraria dell'università di Udine e dal dott. Carlo Morandini presidente
dell'Associazione regionale dei giornalisti agricoli (ARGA) .
Un momento particolarmente
emozionante e stato la consegna di due targhe ricordo
la prima al Conte
Michele Formentini quale socio fondatore per ringraziarlo della
lungimiranza dei pionieri
la seconda
per il costante impegno al servizio
dei soci
all'attuale Presidente del Consorzio
Marco Felluga
instancabile fucina di idee ed iniziative.
PREMIO GIORNALISTICO 2004
Assegnato a CRISTINA BURCHERI FILIPPI
Discorso sulle motivazioni al premio giornalistico
intitolato al Conte Sigismondo Douglas Attems
Dott. Carlo Morandini
presidente ARGA FVG
È con grande piacere e onore che la Stampa agricola e
agroalimentare del Friuli Venezia Giulia ha aderito all'iniziativa del
Consorzio Doc Collio
che ha istituito questo premio nato per arricchire
le celebrazioni del quarantennale della fondazione e perchè si rafforzi e
si tramandi il ricordo del Conte Douglas Attems
uno dei padri del Vigneto
Friuli. Ma pensato per stimolare ulteriormente la comunicazione delle
nostre realtà
della schiettezza delle produzioni enologiche che sono
rimaste al di fuori dai tanti problemi che hanno caratterizzato la
viticoltura di ben altre realtà. Personalmente è con estremo piacere che
ho valutato i lavori dei partecipanti al premio
perchè è proprio sul
Collio che ho mosso i primi passi da giornalista agricolo
quando già
l'attuale presidente del Consorzio stava perseguendo la strada della
qualità del prodotto vino. Ma contemporaneamente si indirizzava già verso
il cammino dell'efficace comunicazione
della crescita dell'immagine del
territorio quale corollario indispensabile a rendere più appetibile e
accattivante la proposta del vino del Friuli Venezia Giulia
assieme
all'ottimizzazione accoglienza e dell'ospitalità nelle aziende
vitivinicole. Certo
in questo Marco Felluga
ma anche il Conte Attems
ebbero una grande spalla in Isi Benini
il cronista della civiltà rurale
che è stato maestro di tutti noi giornalisti specializzati
fu anche uno
dei miei predecessori
ma soprattutto colui tra colleghi che di più ci ha
aperto gli occhi verso quello scrigno di sapori e di bellezze
di
attrattive che è la collina del nostro territorio. Benini è stato un
comunicatore insuperato. Così come Marco Felluga è stato tra i primi a
introdurre nel mondo ecologico quella nota di stile e di tono elevato
quella qualità nell'approccio e nell'offerta di quelli che sono ormai
considerati tra i migliori vini bianchi del mondo. Tra l'altro proprio nei
giorni scorsi un'azienda del Collio è stata segnalata da una nota rivista
americana per il più buon white wine
il più buon vino bianco del mondo.
Perchè questa premessa? Per evidenziare che Marco Felluga è uno degli
ideatori del premio
e rappresenta la figura emblematica di questa
filiera. Del sistema enologico del Friuli Venezia Giulia ma anche delle
sue peculiarità
tra le quali il Tocai friulano
per il quale il
presidente Attems
ma anche Marco Felluga si batte fin dall'inizio a spada
tratta
in tutte le sedi. Ed allora perchè la commissione giudicante del
premio ha scelto un lavoro che ha fotografato la figura del Presidente del
Consorzio vini Doc Collio Marco Felluga. Attraverso un articolo su un
quotidiano ne ha messo in luce la tenacia
le qualità umane
la limpidezza
di obbiettivi e la capacità di analisi lucida
puntuale
obiettiva
ma
soprattutto realistica. Capace di mediare nelle situazioni non facili
come quelle della concorrenza globale
della tracciabilità del prodotto
vino accettata come percorso imprescindibile verso la qualità provata
anche scientificamente del prodotto. Ma in particolare
l'autore del
lavoro premiato ne ha fatto trasparire il grande amore per la sua
attività
per il suo lavoro
infaticabile appassionato di quella terra
dalla quale come ormai tanti altri produttori ha saputo ricavare un
prodotto capace di far ammirare e apprezzare il Friuli Venezia Giulia nel
mondo. Ovvero ha fatto nel contempo risaltare quelle che sono le qualità
della zona Doc Collio
insite nei produttori che vi lavorano
analoghe a
quelle dell'intero Vigneto Friuli. E tutto questo dalle pagine economiche
di uno dei quotidiani locali
sulle quali purtroppo
spesso
l'agricoltura
e fortunatamente quella del Friuli Venezia Giulia ne è
sempre uscita a testa alta
ha avuto spazio in occasioni critiche
caratterizzate da situazioni difficili o penalizzanti.
ATTEMS
IL CONTE SIGISMONDO DOUGLAS ATTEMS DI PETZENSTEIN
UNA VITA DEDICATA ALLA VITICOLTURA DEL COLLIO
Nobile
gentiluomo
imprenditore agricolo
capì prima
d'altri l'importanza della disciplina delle D.O.C. e dal 1964 cambiò il
volto del territorio
"Douglas Attems- si legge nella sua biografia presso l'archivio del
Consorzio Vini DOC COLLIO in Cormòns
che per anni fu la sua seconda casa-
nasce a Farra d'Isonzo il 23 maggio del 1914; a seguito dello scoppio
della guerra fra Italia ed Austria
con la madre e le sorelle è costretto
ad abbandonare ogni cosa e a trasferirsi inizialmente a Graz in Austria e
successivamente in Ungheria
poi a Vienna e sul finire della guerra a
Trieste.
La famiglia Attems è d'origine mitteleuropea e alla fine della prima
Guerra Mondiale rimane radicata nelle terre di proprietà in provincia di
Gorizia
che
essendo città di confine
era rientrata a pieno nel
territorio italiano.
Nel 1921 la famiglia Attems decide di trasferirsi a Firenze affinchè i
figli potessero approfondire la conoscenza della lingua italiana. Qui
Douglas frequenta ginnasio
liceo e università conseguendo in seguito la
laurea in giurisprudenza.
Nel 1935 tornato a Lucinico Douglas si dedica alla conduzione
dell'azienda che risente ancora dei grossi danni subiti durante la guerra.
L'Europa e l'Italia sono agitate dal pericoloso segnale che finirà col
provocare la II guerra Mondiale.
Alla fine del '38 Douglas Attems inizia il corso di allievi ufficiali
di artiglieria
terminato il quale
in qualità di ufficiale di prima
nomina trascorre un lungo periodo militare
cessato nel 1943. Un difficile
periodo fino alla fine della guerra ricco d'incertezze e occupazioni
varie.
La fine della guerra è sinonimo di: libertà
democrazia
guerra di
classe
lotta contadina e fine della colonia e nello specifico per la
famiglia Attems di riorganizzazione dell'azienda in economia
specializzazione
poche colture
monocoltura; anni di continui adeguamenti
a nuove situazioni; dopo tentativi diversi: frutta
allevamento
bestiame
finalmente la scelta definitiva: il vino bianco di qualità.
Una legge importante
la 930
avvia anche l'Italia ad una
valorizzazione della zona
vocata ad una viticoltura di qualità. Douglas
Attems coglie appieno l'importanza di questa legge e si dedica
con altri
viticoltori della zona
alla creazione del Consorzio del Collio
di cui
viene nominato presidente nel 1964.
Insieme agli altri membri del Consorzio punta alla salvaguardia del
territorio e dei suoi confini.
Da questo momento con la creazione della d.o.c. Collio impostata e
guidata dal consorzio
incomincia per le aziende un nuovo modo di vedere
il vino e la viticoltura. Si inizia l'imbottigliamento dei vini e quindi
un nuovo modo di commercializzare il prodotto.
L'azienda Attems lentamente abbandona le altre colture e si orienta
alla valorizzazione della zona collinare impiantando nuovi vigneti di
vitigni pregiati ed inizia la commercializzazione in bottiglia
creando
un'importante immagine aziendale.
Il conte Attems è stato insieme ad altri viticoltori la mente
del Consorzio per la tutela del Collio e l'artefice del successo dei vini
di questa regione. Successo da attribuire principalmente ad opera di
alcuni giornalisti tra i quali Veronelli che maggiormente ha creduto sin
dagli albori alla qualità dei vini bianchi di questa zona.
Negli anni successivi alla guerra ricopre una serie d'incarichi legati
in gran parte all'attività agricola:
Presidente dell'Unione Agricoltori Giuliani di Gorizia dal 1950 al
1990
Presidente del Consorzio Agrario Provinciale 1949 - 1953
Consigliere Comunale di Gorizia indipendente per il Partito Liberale
per 4 anni
Presidente della Federazione Regionale Agricoltori per 8 anni
Presidente Consorzio Tutela Vini del Collio dal 1965 al 1999
Consigliere Banca d'Italia di Gorizia dal 1958-1990
Probiviro della Confagricoltura
Presidente del Comitato vitivinicolo della federazione Regionale
Agricoltori
Consigliere del Comitato Vitivinicolo Confagricoltura
Alla fine della sua presidenza nel consorzio
Douglas ha potuto
dedicarsi maggiormente alla propria azienda che pur vantava una tra le più
importanti tradizioni vinicole in questa regione.
Douglas Attems
uomo del Novecento ma proiettato nel terzo millennio
attento agli sviluppi dell'economia mondiale
intravede l'utilità
anche
nel settore vinicolo
di una maggiore collaborazione tra aziende per
affrontare i mercati del futuro. Nasce così
nel 2000
la Joint-Venture
con la Marchesi de' Frescobaldi."
Se ne andò in punta di piedi in ottobre 2002
da grande Signore
quale
fu per tutta la sua vita.
Claudio Fabbro- GO – 30.06.2004
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