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 A "GARDO ZUCUL" IL TROFEO "PANCETTA D’ORO 2004"

Si è ripetuta nei giorni scorsi presso l'osteria DA NISIO a S.Roc di Brazzano la tradizionale gara della pancetta giunta ormai alla sua 8ˆ edizione in un crescendo di interesse e partecipazione proprio per l'originalità del prodotto in questione.
Molte sono infatti le manifestazioni che ruotano intorno ai buoni salami prosciutti e formaggi ma la pancetta contadina resta una particolarità del BORGO SAN ROCCO di Brazzano piccolo angolo rurale del cormonese meglio noto per i buoni Tocai che i vignaioli producono e che l'OSTERIA NISIO CANTARUT propone da decenni con continuità.
Sono state tredici quest'anno le pancette in concorso -rese ovviamente anonime dall'organizzazione- poste al giudizio di otto commissioni che si sono avvalse di schede impostate "ad hoc" per valutare in centesimi gli aspetti visivi i profumi ed il gusto del prezioso insaccato.

Sul podio tre nomi rappresentativi della sana ruralità locale da anni impegnati negli allevamenti del maiale con metodo tradizionale d'alimentazione attenti ad ogni fase dell'arte della norcineria e della conservazione oppure appassionati ricercatori della qualità agroartigianale: EDAGARDO RIVOLT (meglio noto come GARDO ZUCUL) primo classificato (ripetendo così il successo dello scorso anno..)…. ed a seguire spalla a spalla PAOLO SPESSOT (secondo) e Mario VALDEMARIN (terzo classificato).

La professionalità dei premiati (unita ovviamente alla bontà della loro proposta..) ha messo tutti d'accordo e come avviene in questi casi si è brindato a lungo in armonia fra commissari e partecipanti.
Si è brindato in particolare alla Famiglia CANTARUT che con la bisnonna IRMA nonna DONATA con FRANCO la figlia STEFANIA con PAOLO (e con la piccola Marta a dispensar sorrisi a vincitori e vinti) ogni anno vuole ricordare il capofamiglia "storico" DIONISIO (NISIO CANTARUT) –di cui quest'anno ricorre il 12° anno dalla scomparsa- personaggio che ha lasciato un segno indelebile nel mondo agricolo cormonese e non solo.

Brazzano 10 novembre 2004

Nota e foto di Claudio Fabbro