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Cialla di Prepotto (UD)
RONCHI DI CIALLA IL DESTINO DI ESSERE I PRIMI
IL PICOLIT DI CIALLA A RAI 1
In diretta su UNO MATTINA la pigiatura dei RAPUZZI

Con il senno di poi molte fra le cose più complicate sembrano elementari; ovviamente dopo averle viste fare agli altri. Curiosa nella fattispecie la piccola storia della Famiglia RAPUZZI che calatasi tra i "RONCHI DI CIALLA" in quel di Prepotto negli anni '70 d'esperienze mutuabili ne trovò invero ben poche e dovette inventarsi presente e futuro partendo da zero in campo agricolo e come vedremo meglio in seguito vitivinicolo.

Vuoi per rigetto esistenziale vuoi per scelte della vita dovute a motivi superiori( anche il terremoto del '76 ci mise fortemente lo zampino) fu così che Paolo e Dina RAPUZZI si ritrovarono contadini lasciando dall'oggi al domani alle proprie spalle una solida esperienza commerciale ed imprenditoriale nel campo dell'informatica e dintorni. Abbandonare le comodità del capoluogo friulano per l'incertezza ed i sacrifici delle colline "orientali" del Friuli non fu certo un gioco da ragazzi anche perché la concorrenza era robusta alquanto con produzioni tradizionali ed "universali" (Chardonnay Sauvignon Pinot grigio in un mare di Tocai..) consolidate.

Alla Famiglia RAPUZZI non passò neppure per l'anticamera del cervello di copiare la media bensì (controcorrente e non senza animare ironie e pessimismi nelle Cassandre di turno) trovò più coerente recuperare una serie di vecchi vitigni autoctoni ( Picolit Verduzzo Refosco e Schioppettino) dedicando ad essi le acclività meglio esposte. Primi nelle vigne lo furono anche-correva l'anno 1976- al RISIT D'AUR di Percoto creato dai distillatori NONINO per far conoscere nel mondo un Friuli diverso a mezza strada fra cultura e radici contadine. Un premio motivato dall' " aver salvato il vitigno Schioppettino dalla scomparsa".

Fu nel 1977 che i Rapuzzi-primi ancora una volta in Friuli e per i bianchi forse anche in Italia-pensarono ad affinare in barrique ( contenitore di rovere francese da 225 litri) il Verduzzo friulano con la benedizione del Maestro Enologo GIACOMO TACHIS ( allora direttore delle note Cantine toscane ANTINORI) ed autorità indiscussa in tale campo. Provarono negli anni a venire anche con gli altri vini sempre con risultati eccezionali uvaggi compresi. Fu probabilmente anche per questo che nel 1995- l'enologo ORFEO SALVADOR ne sostenne la validità in sede ministeriale- al territorio di CIALLA venne attribuita la qualifica di sottozona DOC ( nell'ambito dei Colli orientali) primo CRU pertanto del VIGNETO FRIULI insieme a ROSAZZO e RAMANDOLO.

Ma non è finita qui. Paolo e Dina Rapuzzi forti della collaborazione di due splendidi figlioli IVAN e PIERPAOLO ambedue con laurea pesante in agraria hanno pensato bene di sbalordire ancora con un iniziative che in Friuli non ha precedenti . Così è stato che fra il 19 e 20 maggio 2001 garante il notaio udinese GIANCARLO SUITNER hanno dato vita al " PRIMO BANDO DI RABBOCCAMENTO" di VERDUZZO CIALLA 1983 e SCHIOPPETTINO CIALLA 1985 recuperando preziose bottiglie dal mercato e dal proprio archivio per stapparle testarle valutare la bontà(o meno) del tappo ripristinare il livello del vino e ritapparle con certificazione notarile.

Un’operazione che i media regionali hanno seguito con particolare attenzione trattandosi di partite prossime ad una quotazione di borsa e sicuramente degne fra qualche tempo di un' "asta" con i fiocchi per grandi intenditori. Un piccolo regalo se vogliamo alla nipotina ELEONORA da parte di nonno PAOLO fresco di riconoscimento" CANGRANDE " al VINITALY d'aprile 2001 in Verona quale vignaiolo friulano di quell'anno .

Iniziative analoghe ed originali in quanto prime ed uniche per il VIGNETO FRIULI seguiranno negli anni successivi.

Ma non è finita qui.

La Famiglia Rapuzzi è tornata alla ribalta della informazione televisiva nazionale ai massimi livelli grazie ad un servizio speciale dedicato alla PIGIATURA DEL PICOLIT di CIALLA vendemmiato tardivamente per godere della cosiddetta MUFFA NOBILE (Botrytis cinerea) in cassette di legno con appassimento a seguire..

È stata  una troupe della RAI 1 condotta dal regista LUIGI GORINI a seguirne le varie fasi in un servizio in onda nel corso di UNO MATTINA di lunedì 13 dicembre dalle 10.45 alle 11.20.

Un evento mediatico di eccezionale rilevanza che la RAI ha voluto riservare al " RE DEI VINI FRIULANI" e più in particolare ad una tipologia che proprio nel CRU CIALLA trova particolari situazioni microclimatiche che unite al sapere dell' Uomo nulla ha da invidiare ai più blasonati SAUTERNES francesi o TOKAJI ungheresi.

Claudio Fabbro - GO 11.12.2004