Il
protagonista vero è stato lui
il gallo. Ruota infatti intorno al re
dell'aia l'iniziativa annuale LA FIESTE DAL GJAL che il dinamico Marino
BEVILACQUA di Mossa organizza da tempo per una ristretta cerchia di
intenditori
regionali e triveneti
particolarmente attenti alle
tradizioni contadine ed alla salvaguardia dei sapori (e saperi) in via di
estinzione.
E di galli
l'altra sera "AL
BLANCH di Mossa ce n' era un paio di campioni di razza tirati su
all'antica"
nel senso buono del termine. Sono stati assegnati -dopo una
cena a tema proposta dallo chef GIOVANNI BLANCH- (festeggiatissimo per
aver raggiunto il primo secolo di vita della trattoria) ad altrettanti
fortunati che
considerato il pregio degli stessi
li hanno sapientemente
destinati alle più gradite esperienze della riproduzione piuttosto che al
sacrificio gastronomico.
Agronomi ed agricoltori
fra cui
allevatori cui non sfuggono i segreti della sana dieta "biologica" né le
grane dovute ai mangimi industriali "manipolati"
si sono confrontati a
lungo sui reali pericoli che corre il mondo rurale
"ultimo baluardo- è
stato detto- con i suoi valori
ad una omologazione che a tutt'oggi ha
solo presentato i suoi aspetti peggiori e talvolta
per il consumatore
anche devastanti ( leggasi "diossina"
"mucca pazza"
OGM e dintorni).
Da parte del consigliere regionale
Maurizio PASELLI è venuto un interessante aggiornamento su quanto si sta
facendo -a vari livelli- per salvare il nome del Tocai friulano e
prevenire i problemi dei prodotti geneticamente modificati e
più in
generale
per
regolamentare il comparto agroalimentare e tutelare il
consumatore. L'agronomo Claudio FABBRO si è soffermato
dal canto suo
su
strategie di gestione e difesa integrata chimico/biologica tali da
garantire produzioni agricole finalizzate all'alimentazione umana ed
animale
in perfetto stato fitosanitario
senza ricorrere a né
"pesticidi" né al modificazioni genetiche. Il sindaco di Cormòns
Claudio
CUCUT
con il presidente del GRUPPO "CHEI DAL TAYUT"
AUGUSTO DE MARCO
ha
esortato tutti i presenti a riflettere sul passaggio
spesso a ritmi e con
traumi e ripercussioni insostenibili
dalla una società rurale a quella
industriale ed hanno ringraziato Marino BEVILACQUA
organizzatore
"storico" dell'iniziativa
per l’impegno profuso da molti anni a favore
delle tradizioni rurali del territorio.