I Colli Orientali
chiedono soluzioni per la manodopera occasionale
VENDEMMIE: LEGGI PIù SEMPLICI
E UN VADEMECUM PER LE AZIENDE
Le associazioni di categoria e i parlamentari regionali a
confronto a Cividale
"Noi vogliamo
rispettare le leggi
ma queste devono essere coerenti e applicabili. Per
la vendemmia nelle nostre zone collinari non è possibile utilizzare le
vendemmiatrici meccaniche e per avere un lavoro di qualità
in cui il
grappolo viene scelto e selezionato con cura
l'unica possibilità è la
raccolta manuale. Ormai sono anni che chiediamo una sburocratizzazione per
quanto riguarda l'impiego di manodopera occasionale
soprattutto per
agevolare l'uso di categorie particolari quali gli studenti o i
pensionati
senza ottenere risposte". Con queste parole il presidente del
Consorzio
Colli Orientali del
Friuli
Pierluigi Comelli
si è rivolto ai parlamentari regionali e ai
rappresentanti delle associazioni di categoria che hanno accolto l'invito
dell'ente e si sono riuniti a Cividale per discutere delle problematiche
inerenti la difficoltà di reperimento e remunerazione della manodopera
occasionale per il periodo della vendemmia. Il primo passo emerso
dall'incontro
al quale erano presenti il sen. Francesco Moro
il sen.
Giovanni Collino e l'on. Manlio Collavini
oltre alla presidente del
Consorzio Collio Ornella Venica
è la richiesta di realizzare un vademecum
comune alle tre associazioni di categoria regionali da distribuire a tutte
le aziende per informarle con chiarezza sulle norme vigenti in materia e
le regole da rispettare.
"La carenza
di manodopera e l'impossibilità di impiego di gran parte dei pensionati
a
causa delle conseguenti pesanti decurtazioni pensionistiche
si
ripresentano puntali ogni anno – ha evidenziato Comelli –. Deve prevalere
la logica del buonsenso per consentire ai produttori di portare avanti il
loro lavoro con serenità e trasparenza
rimanendo nella legalità e
contrastando la diffusione del lavoro sommerso. Si devono garantire norme
semplici che abbiano un'applicabilità immediata per non trovarci tra un
anno alla vigilia delle vendemmie sempre al punto attuale". Il problema
della manodopera stagionale – come ha evidenziato il direttore della
Coldiretti regionale Oliviero Della Picca - è annoso e regna anche in
altri settori produttivi
come quello dell'ortofrutta. "Un passo
importante – ha sottolineato Sergio Vello
direttore della Confagricoltura
regionale - era stato intrapreso già nel 1999
quando le tre associazioni
di categoria
di concerto con i sindacati
avevano sottoscritto un
documento dove si richiedeva l'intervento della Regione che
il 25.01.2000
approvò la Legge regionale "Norme in materia di lavoro agricolo
occasionale – addetti alla raccolta"
mai approvata dallo Stato". Da
questo documento i parlamentari presenti a Cividale e i rappresentati
delle associazioni di categoria si sono detti disposti a ripartire per
valutare le modifiche necessarie e lavorare di comune accordo
affinchè si
possa stabilire come arrivare all'approvazione a livello nazionale.
In
Friuli Venezia Giulia ogni anno i produttori si trovano in
difficoltà per l'assunzione di personale precario con un limitato numero
di giorni lavorativi
ma in altri paesi europei sono state definite norme
che semplificano le procedure di assunzione per brevi periodi
come la
Francia. "Una
strada da percorrere potrebbe essere quella di aggiornare il nostro
sistema legislativo a quello francese – ha sottolineato il presidente
Comelli -. Nella zona di Bordeaux e della Borgogna
ad esempio
sono state
introdotte norme che prevedono un'assicurazione infortuni a favore dei
vendemmiatori e il pagamento di una quota fissa alla previdenza'. Anche su
questo tema i parlamentari regionali si sono detti favorevoli ad attivare
i loro uffici per studiare possibili alternative.
Cividale
del Friuli
19 luglio 2005
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