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GRAZ: ITALIEN FORUM 2005
IL RITORNO ALLE RADICI

AUTOCTONI FRIULANI E STIRIANI A CONFRONTO
Echi di un importante evento organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per l'Austria
Relazioni dell'ing. Werner LUTTEMBERGER (Stiria) e del dr. Claudio. FABBRO (Friuli Venezia Giulia)

     Oltre 200 addetti ai lavori della Stiria e Landers contermini hanno partecipato recentemente ad una giornata di lavori presso la Stadthalle di Graz sulle problematiche vitivinicole del bacino mitteleuropeo con riferimento particolare ai vitigni autoctoni friulani e stiriani.
     Presenti tra gli altri il dr. Francesco CANTARUTTI del DUCATO VINI FRIULANI l'ing. August JOST della Camera di Commercio Slovenia l'ing. Gunter BAUER della televisione austriaca e personalità del mondo politico ed imprenditoriale.
     Ha aperto il FORUM il dr. Heinz HOFER Presidente della Camera di Commercio Italiana per l'Austria-Sezione Stiria il quale ha salutato gli ospiti con parole di compiacimento per l'elevata e qualificata partecipazione a conferma dell'interesse suscitato in Austria da tale iniziativa tesa ad una sempre maggior conoscenza delle rispettive realtà quale strumento di armonizzazione dei rapporti di natura tecnico/economica nell'ambito della casa comune europea.
     HOFER ha quindi presentato il primo relatore della giornata di lavori e cioè l'ing.  LUTTENBERGER Direttore della Camera d'agricoltura della Stiria e responsabile per il comparto vitivinicolo secondo il quale in Stiria la produzione vinicola riguarda principalmente vini bianchi. L'uva più coltivata in questa regione è il Morillon nome con cui è noto lo Chardonnay e pare che sia stato importato direttamente dalla zona della Champagne Francese. Tuttavia è il Sauvignon Blanc l'uva che probabilmente produce i migliori vini della Stiria con il loro aroma erbaceo e fresco ricordano spesso i vini di Sancerre. Altre uve coltivate nella regione includono il Weissburgunder Welschriesling Traminer e il Muskateller.
      La Stiria è anche famosa per i suoi vini rosati in particolare lo Schilcher prodotto con uve Blauer Wildbacher coltivate quasi esclusivamente nella parte occidentale della regione. Lo Schilcher è in genere  piuttosto acido contrariamente a quanto ci si può aspettare da un vino rosato.
     Nella sua relazione FABBRO ha ricordato che l'enologia del Friuli Venezia Giulia è principalmente fondata sulla produzione di vini da "monovitigno" e solo di recente si è registrata una certa diffusione di uvaggi.
     Le vicende storiche hanno fatto si che a partire dalla secondà metà dell' 800 talune varietà francesi (Pinot grigio bianco e nero Sauvignon Merlot e Cabernet in particolare) sono state introdotte in Friuli ambientandosi perfettamente.
     Esse oggi costituiscono la base produttiva più significativa in termini di qualità e quantità e la loro importanza nei mercati nazionali ed esteri ha comportato un minor interesse per i vitigni autoctoni.
     Alla fine degli anni ' 90 si è tuttavia assistito ad un ritorno forte agli autoctoni anche in considerazione che vitigni universali quali Chardonnay e Cabernet sauvignon sono oggi coltivati in tutto il mondo per cui è aumentata la concorrenza anche da parte di Paesi extra Unione europea che producono a costi di gran lunga più bassi di quelli friulani.
Bianchi o rossi che siano questi prodotti cercano sempre di esaltare il terroir ovvero quella combinazione terreno-clima-vitigno che fa del prodotto finito un'espressione unica ed inimitabile della zona d'origine.
     Infine FABBRO avvalendosi di supporto informatico ha illustrato le caratteristiche tecniche ed organolettiche dei principali vini bianchi da vitigni autoctoni quali Tocai friulano Ribolla gialla Malvasia (istriana) e Vitovska nonché dei rossi soffermandosi in particolare su Refosco dal peduncolo rosso Schioppettino Pignolo Tazzelenghe e Terrano.
     Infine l'enologo ha dedicato ampio spazio alla trattazione dei bianchi "dolci" "passiti" o "da meditazione" Picolit Verduzzo friulano Ramandolo senza peraltro dimenticare i vitigni molto diffusi nelle colline spilimberghesi e cioè Forgiarin Sciaglin Ucelut Piculit neri Cjanorie e Cividin.
     Impeccabile la traduzione simultanea curata da Katharina Pflueger Mariano così come la serata di gala organizzata dallo chef Toni Legenstein.
     Dopo l'aperitivo (Schilcher spumante autoctono siriana) l'intera serata è stata allietata da vini della nostra regione e cioè COF TOCAI FRIULANO La Tunella-Ipplis CARSO VITOVSKA Kante-Duino COF SCHIOPPETTINO La Viarte-Prepotto per concludere con RAMANDOLO DOCG Coos-Nimis.

GRAZ 31.05.05 - Didascalie
Foto 1:

Sig.  August Jost Presidente della Camera di Commercio Slovenia per l'Austria Sezione per la Stiria

Sig.ra Katharina Pflüger Mariano della Camera di Commercio Italiana per l'Austria Sezione per la Stiria - responsabile per l'organizzazione

Sig. Günther Bauer red. del ORF ( televisione )

sig. Francesco Cantarutti – delegazione Friuli Venezia Giulia //DUCATO VINI FRIULANI

Dott. Heinz Hofer Presidente della Camera di Commercio Italiana per l'Austria Sezione per la Stiria

sig.ra Ingrid Marsoner Pichler capo della ditta Pima - e direttrice della Stadthalle di Graz

Sig. Werner Luttenberger Direttore della Camera di agricoltura della Stiria responsabile settore vitivinicolo

sig. Dott. Claudio Fabbro agronomo enologo giornalista

 

 

Foto 2:   

 (Cantarutti Marsoner Pichler Hofer Luttenberger Pfluger Mariano Fabbro da sinistra)

 

claudiofabbro@tin.it 335 6186627