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Seminario sullo sviluppo vitivinicolo dei territori italiano e sloveno
L'iniziativa ha fatto da prologo a Uvaggi nel mondo
Chieste regole comuni sui vini di Collio e Brda
 

     «Il rapporto di collaborazione tra vignaioli italiani del Collio e sloveni della Goriska Brda parte dal basso dalla terra dalla vigna e dal vino. Noi pensiamo di parlare ai produttori sloveni da questo punto di vista. Sta poi alle istituzioni e alla politica compiere i passi ufficiali». Così ha aperto ieri i lavori del seminario intitolato "Sviluppo vitivinicolo fra Collio e Goriska Brda: valorizzare il territorio attraverso l'uvaggio" il presidente dell'Enoteca di Cormòns nonch´ eccellente vignaiolo Dario Raccaro. Invito accolto dal consigliere regionale dei Ds Mirio Bolzan che ascoltati i numerosi interventi ha quindi tratto le conclusioni dell'incontro: «L'integrazione tra Collio e Goriska Brda è un elemento chiave nella promozione non solo del vino di qualità ma anche dell'intero territorio. L'integrazione tra queste due zone vitivinicole ha vissuto momenti difficili. Collio e Brda sono state divise negli anni cruciali per la produzione e cultura del vino tanto da creare due soggetti anche molto diversi. Adesso la partita per lo sviluppo e la promozione bisogna giocarla insieme e anche le istituzioni devono fare la loro parte».
     «Occasioni importanti ­ ha quindi proseguito il consigliere Bolzan ­ come la manifestazione "Uvaggio nel mondo" non bastano; i politici e gli addetti ai lavori delle Organizzazioni devono scendere in campo affinch´ disposizioni rigide e ufficiali che regolamentano le DOC nazionali e di conseguenza la  DOC  Collio si armonizzino progressivamente e reciprocamente con quelle della  Brda dove  comunque si sta lavorando sodo per costruire un disciplinare di produzione in sintonia con quanto previsto dall' Unione europea in materia di "O.C.M. VINO"  nella ferma  volontà di produrre vini di qualità  sia a livello di imprenditori vitivinicoli associati che singoli ».

     Infine per provocazione il consigliere regionale ha lanciato l'idea di creare un uvaggio comune transfrontaliero tra Collio e Brda.

     D'altra parte ­ è stato ricordato­ i vitigni del COLLIO STORICO (cioè Ribolla  gialla Tocai friulano e Malvasia istriana)  non hanno mai conosciuto confini n´ frontiere  ed hanno caratterizzato da sempre i primi uvaggi del territorio.
     Tra gli interventi di Bolzan e Raccaro il seminario ha offerto altri interessanti spunti. Presenti all'incontro tenutosi nella sala civica del Comune di Cormòns c'erano infatti il sindaco Cucut il consigliere regionale Paselli (già ex sindaco della cittadina isontina) il giornalista Fabbro che ha fatto anche da moderatore Fabio Coser insignito da pochi giorni del prestigioso riconoscimento del miglior produttore di vino bianco 2006 da parte del Gambero Rosso ­ Slow Food Silvan Persolja direttore  della Cantina sociale di Dobrovo e Luigi Soini direttore della Cantina produttori di Cormòns. Alla tavola dei relatori anche Duilio Canderan per l'organizzazione della mostra­assaggio Walter Filiputti e dalla parte del "consumatore critico" Egidio Fedele dell'Oste membro del movimento Slow Food.
     Il seminario ricordiamo ha fatto da prologo alla decima edizione di "Uvaggio nel mondo" la celebre mostra­assaggio degli uvaggi a denominazione d'origine controllata del Friuli Venezia Giulia che si tiene in Enoteca di Cormòns fino al 7 novembre. La rassegna partita in sordina nel 1996 come ha ricordato Fabbro «battezzata da Carlo Petrini presidente internazionale del movimento Slow Food è via via cresciuta negli anni al punto da rappresentare oggi nella sua decima edizione la quasi totalità dell'intera produzione regionale».
     Nell'occasione del decennale la manifestazione "Uvaggio nel mondo" presenta numerosi degustazioni incontri ed eventi. La rassegna con oltre un centinaio di vini da uvaggio regionali italiani e stranieri si terrà fino al 7 novembre. Le degustazioni si potranno fare tutti i giorni (escluso il martedì) dalle 17 alle 20.30 mentre domenica e festivi anche dalle 11 alle 13.  CF ­
17.10.05

Uvaggio nel mondo (La locandina)