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  Ruralia 8° Salone delle Specialità Agroalimentari a DOP e IGP
e Mostra Mercato dei Prodotti Alimentari di Qualità
Convegno Coldiretti a Gorizia all'interno dell' 8° edizione di Ruralia
VINO SERVE UNA RIFORMA CHE PUNTI SULLA QUALITà
 

     La complessa materia riguardante la riforma dell'Organizzazione comune del mercato vitivinicolo (Ocm Vino) è stata al centro di un convegno organizzato dalla Coldiretti di Gorizia all'interno del ricco calendario di Ruralia nella sede del quartiere fieristico. Coordinato dall'enologo e giornalista Claudio Fabbro l'incontro è stato aperto dai saluti del presidente regionale della Coldiretti Dimitri Zbogar del presidente della Coldiretti di Gorizia Antonio Bressan che ha ricordato la forte vocazione alle produzioni di qualità del territorio isontino del vicepresidente della Provincia di Gorizia Franco Sturzi del vicesindaco del Comune di Gorizia Alessandro Bon.

        Il responsabile regionale del settore vitivinicolo della Coldiretti Marco Malison è intervenuto con una dettagliata relazione sul regolamento comunitario 1493/99 che norma l'Ocm vino e sulle proposte di Coldiretti alle modifiche che dovrebbero essere varate nel 2006 secondo le indicazioni del commissario europeo all'agricoltura Franz Fischler. "L'attuale normativa ­ ha evidenziato Malison ­ contiene molti elementi di rigidità che non consentono ai nostri vini di competere a livello mondiale in un mercato che deve fare i conti con le politiche aggressive dei paesi emergenti e le riduzioni di risorse per il settore vitivinicolo". Numerosi i punti della riforma sui quali si dovrà lavorare che Malison ha riassunto nelle proposte avanzate da Coldiretti sul mantenimento del controllo delle superfici con migliore definizione del potenziale viticolo riduzione progressiva delle distillazioni utilizzo delle risorse risparmiate per finanziare le ristrutturazioni alleggerimento burocratico razionalizzazione delle norme sulla designazione e presentazione dei prodotti viticoli prestazioni viniche facoltative mantenimento degli aiuti allo stoccaggio privato.  

         Roberto Zironi dell'Università di Udine ha sottolineato come l'enologia europea stia perdendo la battaglia delle politiche enologiche a livello mondiale. "Abbiamo perso 30 anni di tempo e denaro e ora bisogna rimediare ­ ha ribadito Zironi ­. Credo che il Friuli Venezia Giulia potrà avere solo vantaggi dalla scomparsa della vecchia Ocm vino i cui meccanismi di mercato hanno potato vincoli assurdi alla nostra produzione enologica permettendo lo sviluppo del marketing di prodotti indeterminati massificati indefiniti rispetto al territorio di produzione". Per Zironi è dunque indispensabile indirizzare le politiche comunitarie  verso la valorizzazione della tipicità e della qualità dei vini locali perché "se fino a pochi anni fa le nostre aziende erano penalizzate dal fatto di non avere una massa critica oggi devono puntare sul concetto che ‘piccolo è bello’. Il mercato si sta segmentando verso due tipologie: la grande offerta e la produzione di nicchia qualitativamente superiore eventualmente supportata da un marketing territoriale efficace". Il Friuli Venezia Giulia quindi secondo Zironi deve puntare soprattutto su prodotti di qualità che valorizzino il legame con il territorio. A conclusione del convegno sono intervenuti il responsabile dell'ufficio vitivinicolo della Coldiretti nazionale Luigi Mainetti ed Augusto Viola   direttore centrale dell'Assessorato Risorse Agricole Naturali Forestali e della Montagna il quale ha sviluppato una profonda analisi del settore trainante dell'economia regionale   che  attualmente conosce un momento di crisi  non necessariamente legato a scelte e strategie "interne" ma conseguente alla difficoltà di  armonizzare il mercato ed il  potenziale vitivinicolo dell'Unione europea  che stenta a reggere il passo di Pesi  terzi dinamici ed emergenti anche perché  non costretti  a tutta una serie di paletti burocratici ed amministrativi  che in un libero mercato   tendono a provocare anche marcate diversificazioni e spietate concorrenze. 

Gorizia 15 ottobre 2005