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SPECIALE SLOW FOOD
DALLA VERTICALE DI ROSAZZO ALLA GIORNATA UNIVERSITARIA
I vini di eccellenza del Friuli Venezia Giulia
secondo Slow Food e Gambero Rosso.

Colomba: il futuro nella promozione di qualità

     La sempre suggestiva cornice delle colline di Rosazzo ha tenuto a battesimo il 5 gennaio scorso la "tornata" friulana che SLOW FOOD ha organizzato al fine di far conoscere a centinaia d'appassionati d'enogastronomia tutta una serie di produzioni di nicchia a partire ovviamente dai vini che la prestigiosa GUIDA 2006 ha riconosciuto di livello superiore.
     L'incontro di Rosazzo propiziato dalla disponibilità davvero proverbiale di PierLuigi e Silvano ZAMÒ (e di coinvolgente eleganza ­grazie alla Signora Brigitte­) dell'azienda "LE VIGNE DI ZAMÒ" e reso ancora più importante dalla professionalità dello staff di cucina dell'ANDRONA di Grado ha consentito ad un Gruppo di lavoro composto da vignaioli enologi e giornalisti unitamente ai vertici di SLOW FOOD di verificare la tenuta nel tempo di una serie di vini "BIANCO DELL'ANNO" in una appassionante verticale che a partire dal raccolto 1997 si è portata alla più recente vendemmia 2004.
     Inutile dire che trattandosi di vini fortemente strutturati ed affinati da mani sapienti sia in vigna che in cantina gli stessi non hanno palesato incertezze ossidative dopo ben otto anni d'esistenza smentendo il comune adagio del consumatore nostrano più pessimista che virtualmente decreta il funerale del vino bianco friulano già dopo un anno dalla vendemmia!
     Per la cronaca presentati dal vice presidente mondiale di SLOW FOOD Giulio COLOMBA dal governatore regionale Renato TEDESCO e dal curatore della GUIDA VINI D'ITALIA Fabio GIAVEDONI sono stati sottoposti al giudizio degli assaggiatori i vini bianchi blasonati d'allora e di ora prodotti dalle aziende friulane JERMANN (Farra) TOROS (Cormòns) VIGNE DI ZAMÒ (Rosazzo) VILLA RUSSIZ (Capriva) insieme alla veneta PIEROPAN ed alla marchigiana VILLA BUCCI.
     Ospite d'onore il BIANCO DELL'ANNO in GUIDA 2004 COLLIO DOC FOSARIN di Fabio COSER (Ronco dei Tassi Cormòns) che è stato lungamente applaudito insieme al dott. Gianni MENOTTI di VILLA RUSSIZ enologo d'Italia a giudizio della stessa prestigiosa GUIDA 2006.
     Dopo il WINE TASTING "verticale" del 5 gennaio i lavori sono proseguiti il giorno successivo a Udine.
     Ne riassume i contenuti il dott. Giulio COLOMBA in un'intervista al MESSAGGERO VENETO.

     "Nonostante e dopo che le soglie della selezione sono state elevate i brillanti risultati dell'enologia regionale non solo si ripetono ma addirittura si accrescono" . Così Giulio Colomba vice presidente internazionale di Slow Food che commentando gli eccellenti traguardi ottenuti dai vignaioli del friulani che rispetto il futuro del settore riflette : "Il numero dei Due bicchieri e mezzo vini  tra gli 86/89 centesimi e i Superwhites prodotti da 81 centesimi in su testimoniano l'eccellenza dell'enologia regionale. Risulta quindi evidente che la crisi commerciale esistente può essere superata incrementando la qualità dell'azione promozionale"
     Azione promozionale che venerdì 6 gennaio si è rinnovata nell'austera aula Magna dell'Università di Udine (ex Chiesa dei frati Cappuccini in piazzale Kolbe) con l'incontro aperto a soci e non soci che Slow Food Friuli Venezia Giulia ha proposto con i migliori produttori di vino della nostra Regione.
      Nel tardo pomeriggio si è tenuta la premiazione dei vignaioli i cui vini hanno partecipato alla selezione finale conseguendo il risultato di Due Bicchieri e Mezzo. Nella stessa occasione sono state premiate le cantine SuperWhites 2006. All'evento era presente insieme a Giulio Colomba anche  l'assessore regionale Enrico Bertossi.
Le aziende vitivinicole che hanno aderito all'invito sono state ben 83. Ad esse si sono aggiunti altri importanti protagonisti del mondo agroalimentare regionale come il Consorzio delle Latterie Friulane il Consorzio del Prosciutto di San Daniele Morgante Salumi e Gortani Formaggi con i rispettivi prodotti in degustazione.

     L'evento ha goduto inoltre del sostegno finanziario della Regione Friuli Venezia Giulia della Banca di Credito Cooperativo di Manzano e dell'Agrotecnica Isontina

Ma lasciamo ancora la parola al dott. COLOMBA:
     «Il nostro più immediato obiettivo sarà tornare a Londra: il più grande mercato mondiale di vini. Arrivarci significa essere al centro dell'attenzione internazionale attestarsi fra le enologie più importanti del pianeta».
     Questa la parte più significativa del breve discorso che Giulio Colomba presidente di Slow Food ha fatto ieri presentando i vini di eccellenza del Friuli. Una vera e propria festa per premiare i migliori vini bianchi della regione che ha ravvivato le austere navate della chiesa di piazzale Kolbe a Udine. Evento al quale erano presenti i 125 produttori selezionati da Slow Food per entrare a far parte di 25 premiati. Una schiera una legione di grandi produttori che con un piccolo territorio alle spalle (e la guida sapiente dell'organizzazione capitanata da Colomba) è stata capace di dare vita a quelli che sono internazionalmente riconosciuti come Super Whites i super bianchi. Vini che il Friuli Venezia Giulia riesce da tempo a piazzare ai migliori posti dell'enologia nazionale (e che stanno raccogliendo anche il consenso internazionale) tanto che come ha dichiarato nel suo intervento Gianni Fabrizio il vice­curatore della Guida ai Vini d'Italia «per la quinta volta consecutiva su sette edizioni il miglior vino italiano è un vino friulano: e quest'anno è il Fosarin Ronco dei Tassi». La cerimonia di premiazione è stata molto semplice con brevi interventi di Giulio Colomba e ­ come dicevamo­ dell'assessore alle attività produttive della Regione Friuli Venezia Giulia Enrico Bertossi: tutto nel filo della tradizione SlowFood che premia la sostanza e più che lo spettacolo. Anche se forse ­osserva l'inviato del Messaggero Veneto Alessandro Montello nel quotidiano del 7 gennaio­
di un pò di spettacolo in più ci sarebbe stato bisogno visto che come ha dichiarato Colomba: «Siamo arrivati alla diciannovesima edizione della nostra guida ai Vini D'Italia e fin dall'inizio il Friuli si è confermata come regione leader per la sua produzione vinicola. In termini generali questa regione è la terza a livello nazionale per qualità dei vini e la prima in particolare per i vini bianchi».
     Su di una cosa Colomba si è dichiarato particolarmente soddisfatto: «In questi anni abbiamo elevato in continuazione il livello del nostro giudizio. E i produttori hanno risposto elevando sempre più la qualità dei loro prodotti». Al punto che il confronto con l'enologia internazionale è maturo per essere affrontato a testa alta: «L'unico ritardo che dobbiamo dichiarare è quello dell'immagine: per il resto i vini friulani hanno caratteristiche tali da poter affrontare anche i vini dei paesi emergenti. Dalla nostra infatti abbiamo il fatto che i nostri prodotti arrivano da un territorio unico piccolo e originale: siamo in grado di produrre vini di qualità elevata legati ad una piccola produzione. Dobbiamo capire che il nostro essere piccoli è un punto di forza di ineguagliabile valore. E presentandoci a Londra non possiamo che confermare questa impostazione».

claudiofabbro@tin.it - 335 6186627
Gorizia 7 gennaio 2006