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STORIA DELL'AGRICOLTURA ISONTINA
Relazione di Fabbro al Soroptimist di Gorizia 

     L'interesse per le vicende rurali del nostro territorio non è soltanto legato come si vorrebbe alla bontà dei grandi vini bianchi che si producono  sia ai confini con la cosiddetta BRDA collinare slovena che lungo l'Isonzo o nell'Altopiano carsico   ma spazia  più frequentemente su settori fra i più diversificati  e rivisitati nel tempo.
   L'evoluzione agraria del Goriziano è stata pertanto  oggetto di un seminario “ ad hoc” organizzato dal SOROPTIMIST   ed ha avuto quale relatore il dr. Claudio Fabbro agronomo che da anni s'interessa sia del patrimonio vitivinicolo che degli aspetti fitosanitari  non solo della vite ma  delle coltivazioni più in generale.
     Il tecnico presentato dalla  presidente del club dott.ssa Angela Baissero  ha dedicato ampio spazio nel suo intervento alla presenza  nella nostra area di tecnici ed esperti di scuola austriaca accentuatasi dopo il 1866 ed impegnati in modo  particolarmente significativo  alla fine degli anni ྌ  quando l'infestazione dovuta alla Fillossera devastatrice dei vigneti  mise in ginocchio l'intera Europa.
     Fabbro ha ricordato in particolare gli esiti del IV Congresso enologico austriaco e le indicazioni dell'Istituto viennese di Klosterneuburg  che dopo il primo conflitto mondiale passò il testimone all'Istituto di Conegliano Veneto scuola storica di riferimento anche in tempi attuali.
     In particolare il relatore ha rimarcato l'importanza nella crescita qualitativa del territorio delle condotte vitivinicole dei Consorzi di Tutela COLLIO ed ISONZO a partire dagli anni ླྀ  e perfezionatasi nel tempo.
     A richiesta sono  state anche illustrate le competenze ed inziative  del Ducato dei Vini Friulani dell'Assoenologi delle Organizzazioni professionali e di altri Enti e sodalizi attivi a favore degli imprenditori agricoli.
     Non meno  determinante­ha concluso Fabbro­ è stato il ruolo socioèeconomico  della Cantina Produttori di Cormòns che dal 1973 si fa carico di portare alto il nome di varie zone DOC  che fanno da cornice al Cormonese garantendo agli associati tranquillità e continuità anche nei ricorrenti periodi di crisi di mercato.
     UN vivace dibattito in cui sono intervenuti fra gli altri il dott. Gionchetti  già direttore dell'ERSA ed il dr. Culot delegato dell'Accademia italiana della cucina ha concluso il seminario nel cui ambito sono stati degustati  vari prodotti tutelati dal decreto ministeriale n. 350 del 1999 in materia di tipicità.

Nella foto BAISSERO e FABBRO - CF / 8.3.06