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SUPERWHITES 2007


61 aziede "SUPERFURLAN" a Roma con Slow Food
Il 13 e il 14 gennaio scorso degustazioni in 20 enoteche e all'Hilton


Non c'è che dire: se la definizione suggestiva ed indovinata di SUPERTUSCANS calza a pennello per i prestigiosi Chianti e Brunello, quella che l'immenso popolo dei degustatori romani ha affibbiato ai vignaioli del Friuli Venezia Giulia ("Superfurlàns") non può che riempire d'orgoglio, considerate anche che le realtà "bianchiste" collaudate (Trentino in primis) e quelle emergenti (Sicilia e Campania) di certo non stanno alla finestra in quanto a progressi.

Il presidente Tedesco e l'arch.Savonitto all'Hilton
Il presidente Tedesco e l'arch.Savonitto all'Hilton

Che fra Roma e Friuli esista un feeling simpatico e funzionale ad aperture o consolidamenti di mercati importanti non è cosa nuova.

La sala degustazioni dell'Hilton
La sala degustazioni dell'Hilton

Il tam tam dei media di settore prima, la presenza vivace in loco sia del Fogolar Furlan( presieduto dall'inossidabile Adriano Degano) che della Contea del Ducato dei Vini Friulani (presidente Fabrizio Tomada) da anni hanno contribuito non poco a far conoscere quanto di buono si produce in campo agroalimentare nella "Piccola Patria".

Fabbro con il dr.Adriano Degano, Cavaliere di Gran Croce e Presidente del Fogolar Furlan di Roma e Giulio Colomba, a sinistra nella foto
Fabbro con il dr.Adriano Degano, Cavaliere di Gran Croce
e Presidente del Fogolar Furlan di Roma e Giulio Colomba,
a sinistra nella foto

Ma sicuramente un salto di qualità decisivo nell'affermazione dei nostri vini bianchi va riconosciuto al grande lavoro di Slow Food, ssociazione che dopo i primi timidi passi in quel di Bra (Cuneo) vanta condotte e volontariato di rilevante spessore in tutto il mondo.

I vertici di Slow food e del Fogolar Furlan di Roma insieme all'Hilton
I vertici di Slow food e del Fogolar Furlan di Roma insieme
all'Hilton

Dunque anche nel Lazio ed a Roma come nella nostra Regione.

L'idea del marchio SUPERWHITES è nata nel 1999 con l'obiettivo di comunicare ai consumatori l'immagine della produzione enologica del "Vigneto Friuli";

Il presidente Renato Tedesco con Max e Vit dello staff Slow
Il presidente Renato Tedesco con Max e Vit dello staff Slow

Nella particolare selezione sono ammessi i bianchi che nel corso delle degustazioni effettuate per la preparazione della GUIDA d'ITALIA abbiano superato gli 84/100 .

Bruno Pessot (a sinistra) titolare delle de Colò di Palmanova
Bruno Pessot (a sinistra) titolare delle de Colò di Palmanova

In otto anni il brand SUPERWHITES ha ottenuto estimatori a New York, Chicago, Portland (Oregon), Grand Cayman, Zurigo, Londra, Roma, Venezia, Genova, Milano, Torino, Trieste, Bologna, Bra e Udine.

Michele e Federica Luisa, vignaioli in Corona - Mariano del Friuli,<br> con Eva Toros di Novali (Cormòns)
Michele e Federica Luisa, vignaioli in Corona - Mariano del Friuli,
con Eva Toros di Novali (Cormòs)

ROMA, 13-14 gennaio 2007 I grandi vini bianchi del Friuli sono approdati per la settima volta - sabato 13 e domenica 14 gennaio scorsi - nella capitale.

Renato Tedesco con una graziosa collega Slow del Lazio
Renato Tedesco con una graziosa collega Slow del Lazio

Rappresentanti autorevoli di un territorio tra i più noti al mondo per la produzione vitivinicola di qualità, i "Superbianchi" friulani hanno potuto essere degustati e apprezzati in una due-giorni ricca di

Alessandra Mauri dell'azienda Borgo San Daniele di Cormòns; a destra gli enologi Stefano Bastiani (Borgo Savaian) e Igor Erzetic (Branko), pure di Cormòns
Alessandra Mauri dell'azienda Borgo San Daniele di Cormòns;
a destra gli enologi Stefano Bastiani (Borgo Savaian
) e Igor Erzetic (Branko), pure di Cormòns

Appuntamenti, organizzata da Slow Food Lazio e Slow Food Friuli grazie al contributo e con la collaborazione di Regione Friuli Venezia Giulia, Banca Popolare FriulAdria, Consorzi Prosciutto S.Daniele e Latterie Friulane, Caraiba Spigelau, Aerotecnica Isontina, Jolanda de Colò, Morgante e Madimer. Sabato 13 gennaio sedici enoteche di Roma e quattro nel resto della regione hanno ospitato i produttori di SuperWhites per una presentazione e degustazione, libera e gratuita, delle ultime annate dei loro vini.

Il dott. Angelo Jermann, dell'omonima azienda di Villanova di Farra e Dolegna del Collio
Il dott. Angelo Jermann, dell'omonima azienda di Villanova
di Farra e Dolegna del Collio

Domenica 14 gennaio, nella splendida cornice dell'Hotel Hilton Cavalieri, si è tenuto l'evento clou della manifestazione: una grande degustazione collettiva, alla presenza dei produttori, per conoscere i vini bianchi di 61 aziende vitivinicole friulane.

Ornella Venica (seconda da sx.) con lo staff della Madimer Friuli e, a destra, i vignaioli Sandro Princic e Dario Raccaro di Cormòns
Ornella Venica (seconda da sx.) con lo staff della Madimer
Friuli e, a destra, i vignaioli Sandro Princic e Dario
Raccaro di Cormòns

L'evento ha offerto un'occasione unica per confrontare le caratteristiche dei vini del Friuli: dalle varietà autoctone - Ribolla gialla, Malvasia, Verduzzo friulano, Ramandolo, picolit, tocai friulano - ai vitigni internazionali, come pinot grigio, pinot bianco, Chardonnay e Sauvignon.
In abbinamento ai SuperWhites i partecipanti hanno potuto assaggiare l'eccellenza gastronomica della regione: prosciutto del Consorzio di San Daniele, salame del Collio friulano e prosciutto Praga con osso di Morgante, formaggio Montasio del Consorzio latterie friulane e le specialità gastronomiche d'oca della Jolanda de Colò.

SuperWhites, nato dalla collaborazione tra Slow Food e alcuni produttori friulani di vino di qualità, ha l'obiettivo di promuovere nel mondo l'immagine dei vini locali, testimoni di un territorio, quello del Friuli Venezia Giulia, particolarmente vocato alla produzione enologica di eccellenza, cui si affiancano specialità gastronomiche di pari valore. A ogni manifestazione partecipano le cantine selezionate da Slow Food per rappresentare il vino bianco friulano, secondo criteri esclusivamente legati alla qualità del prodotto enologico.

Dietro le quinte: l'arch. Adriano Zuppel, addetto al S.Daniele ed il presidente Renzo Marinig (pausa tecnica...)
Dietro le quinte: l'arch. Adriano Zuppel, addetto al
S.Daniele ed il presidente Renzo Marinig
(pausa tecnica...)

Va sottolineato ancora una volta il prezioso lavoro di regia e coordinamento operati dal vice presidente mondiale di Slow Food, Giulio Colomba, e dal presidente regionale Renato Tedesco, presenti a Roma per preparare l'evento nei dettagli;

...effetti secondari del Salame del Collio...
...effetti secondari del Salame del Collio...

Va infine rimarcato l'impegno di decine di volontari che si sono posti gratuitamente al servizio dello Staff Slow, sia per il servizio che l'assistenza ai banchi di degustazione che dietro le quinte.