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BUONI VENDEMMIA

Agripolitica. Damiano e De Castro presentano i "voucher" sperimentali
contro il lavoro nero e i buoni vendemmia Plaudono le categorie

ROMA. Arrivano i "buoni vendemmia" per combattere il lavoro nero. Ad annunciare dalla prossima stagione di raccolta dell'uva l'arrivo di "voucher" per studenti e pensionati sono stati i ministri del Lavoro, Cesare Damiano, e delle Politiche agricole, Paolo De Castro. «Per ora si tratta di una fase sperimentale - ha sottolineato Damiano - che ha il preciso obiettivo di combattere il lavoro fittizio e sommerso nell'espletamento di attività lavorative di natura meramente occasionale ai fini dell'esecuzione di vendemmia di breve durata a carattere saltuario effettuata da studenti e pensionati».
Sulla base delle nuove disposizioni, la remunerazione avverrà attraverso buoni del valore nominale di 10 euro, valore risultante dalla media delle retribuzioni contrattuali rilevate dall'Istat, aggiornate al 2007, nel solo settore agricolo. Di tale valore nominale, il 5% sarà assegnato all'Inps a titolo di rimborso spese per il servizio reso. I beneficiari delle prestazioni di lavoro accessorio potranno fruire delle prestazioni fino a un tetto di spesa massimo fissato in 10.000 euro, mentre per i lavoratori il tetto massimo annuale è di 5.000 euro.
Il "voucher" vendemmia sarà utile per «combattere il lavoro nero, ridurre la burocrazia per le imprese agricole e dare una possibilità di integrazione del reddito a studenti e pensionati di fronte al caro vita», afferma la Coldiretti. Il provvedimento, osserva, era da tempo atteso e «va incontro alle proposte avanzate da Coldiretti in materia di trasparenza e legalità, oltre ad offrire nuove opportunità di reddito a categorie particolarmente deboli senza per questo destrutturare il mercato del lavoro agricolo». L'emanazione del decreto attuativo delle norme contenute nella legge Biagi che consentono alle aziende agricole di usufruire di prestazioni occasionali di tipo accessorio da parte di studenti e pensionati per la vendemmia 2008 «costituiscono un vantaggio per le imprese», afferma Confagricoltura che ha espresso la propria soddisfazione per il provvedimento. Grazie a tale decreto, «si semplificano al massimo gli adempimenti amministrativi in capo alle aziende, le quali debbono solo registrarsi una tantum, acquistare i buoni e consegnarli ai prestatori di lavoro».
Soddisfazione è stata espressa dalla Confederazione italiana agricoltori. «Si tratta - afferma - di un provvedimento che finalmente dà attuazione, con importanti adattamenti al settore agricolo, ad una disposizione già prevista dalla legge Biagi». Secondo la Cia, la possibilità di sperimentare, per l'anno in corso, il lavoro accessorio «consentirà al settore agricolo di affrontare più serenamente scadenze produttive importanti». Una buona soluzione per rispondere alle esigenze di manodopera aggiuntiva e un importante rimedio per tagliare gli adempimenti burocratici, anche per la Copagri, mentre Uila-Uil è critica. «Tutte le nostre peggiori preoccupazioni in merito al decreto sul lavoro occasionale di tipo accessorio sono confermate: il salario netto per una giornata di raccolta tramite voucher- vendemmia è di gran lunga superiore a quello netto contrattualmente previsto per la stessa operazione».