vigneto Friuli 

RISIT D'AUR:
L'albo d'oro della civiltà rurale

Il premio Nonino Risit d'Àur è nato nel '76 e ha un ricco albo d'oro che qui sommariamente ricordiamo.
Nel '75 ricercando vinacce degli antichi vitigni autoctoni friulani i Nonino scoprono che i più rappresentativi (Ribolla Schioppettino Tazzelenghe e Pignolo) sono in via di estinzione essendone vietata la coltivazione e il 29 novembre con lo scopo di farli ufficialmente riconoscere dagli organi nazionali e comunitari nasce il Premio Nonino Risit d'Àur da assegnare annualmente al vignaiolo che abbia posto a dimora il miglior impianto di uno o più di questi vitigni anche se di proporzioni limitate

  • 1976 – Prima edizione a Dina e Paolo Rapuzzi dell'azienda Ronchi di Cialla per l'impianto di Schioppettino. Riconoscimenti a: Azienda Conti Florio di Buttrio per il Tazzelenghe Conti Trento di Dolegnano per lo Schioppettino e il Pignolo. Premio a Guido Poggi per l'ampelografia sui vitigni autoctoni friulani e a Angelo Nassig per la ricerca sugli stessi vitigni.
  • 1977 – Alla sezione vitivinicola regionale vengono affiancati tre riconoscimenti da assegnare a personaggi del mondo culturale italiano che si siano distinti secondo le finalità del premio.
  • 1978 – Angelo Costacurta per la monografia Ribolla e a Stefano Zuttioni per una ricerca sugli antichi vitigni autoctoni.
  • 1979 – Maria Rieppi di Prepotto per l'impianto di Schioppettino.
  • 1980 – Girolamo Dorigo di Buttrio per gli impianti di Ribolla Pignolo e Tazzelenghe. Segnalato Federico Rossi per l'inchiesta su Icfi.
  • 1981 – Comune di Prepotto per il vitigno Schioppettino. Segnalati Pietro Gibellini e Gino Girolomoni.
  • 1982 – Paolino Marinig per l'impianto di Schioppettino. Segnalato Gianni Bosio per Il trattore ad acqua negra.
  • 1983 – Azienda agricola Abbazia di Rosazzo per i reimpianti di Ribolla gialla e Pignolo. Segnalata la pagina dell'agricoltura de La Stampa di Torino.
  • 1984 – Felice Bassani per il suo interesse verso la cultura popolare della sua terra.
  • 1985 – Associazione regionale moltiplicatori materiale della vite del Friuli-Venezia Giulia (vivaisti) e Vivai Cooperativi di Rauscedo. Segnalato Nino Agostinetti per i Quaderni del Lombardo Veneto.
  • 1986 – Premio Nonino Risit d'Àur all'Amministrazione Provinciale di Pordenone per l'opera di salvaguardia del germoplasma di antichi vitigni friulani.
  • 1987 – Facoltà di Scienze agrarie dell'Università di Udine.
  • 1988 – Mario Schiopetto quale precursore del rinnovamento vitivinicolo ed enologico in regione. Riconoscimento all'Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano.
  • 1989 – Francesco Gravner per aver dato razionale impulso alla coltivazione del vecchio vitigno autoctono Ribolla gialla.
  • 1990 – Isi Benini per aver diffuso e valorizzato l'enologia e la gastronomia del Friuli in Italia e nel mondo.
  • 1991 – Giovanni Battista Toppani per il lavoro nel campo vivaistico viticolo nel rispetto delle tradizioni e professionalmente all'avanguardia.
  • 1992 – Consorzio per la Tutela del Ramandolo per aver valorizzato e diffuso a livello internazionale il Friuli vitivinicolo.
  • 1993 – Giorgio Trentin quale punto di riferimento per eccellenza dell'enogastronomia friulana.
  • 1994 – Cantina La Delizia di Casarsa per la tenace e decisiva difesa di un vino unico al mondo.
  • 1995 – Coro Polifonico di Ruda per aver valorizzato la cultura e le tradizioni friulane.
  • 1996 – Furio Bianco studioso della società rurale friulana che ha evidenziato le radici di un'identità specifica.
  • 1997 – Alfonso Alessandrini che unisce la conoscenza minuziosa e colta di montagna boschi e culture alpine a una vocazione saggistica che ne fissa il valore
  • 1998 – Il Premio Nonino Risit d'Aur riprende le motivazioni della sua nascita e torna a ribadire i valori millenari della civiltà contadina. La giuria premia Rino Lestuzzi salumaio di Percoto che per la fedeltà alla tradizione per la professionalità artigiana propone un prodotto ricco dei rari sapori antichi. Premio anche a Lino Turello casaro di Lavariano che sa produrre un formaggio che richiama sapori e odori passati.
  • 1999 – La giuria premia il pane di Altamura simbolicamente nella persona di Nicola Barile 85 anni il più vecchio panificatore e Nunzio Minivaggi 26 anni il più giovane.
  • 2000 – Donne del Vino friulane per l'impegno e la professionalità dedicati con successo al mondo enoico. Nei fatti a tutte le Donne Friulane alla loro intelligenza il sacrificio e la dedizione nel ricordo dei tempi neppure lontani dell'emigrazione.
  • 2001 – Quasi a ricomporre l'arcaica trilogia alimentare viene premiato l'olio italiano purissimo di frantoio prodotto con metodi e cure tradizionali. È anche un riferimento simbolico alla necessaria armonia tra natura e vita che è possibile recuperare con una pedagogia amorosa qual è quella praticata dai giovani di padre Eligio nella Comunità di Cetona.
  • 2002 - Il Risit d'aur viene assegnato all'artigiano Giovanni VERDESE PORTA di Visone(Piemonte) produttore del torrone delle Langhe.