vigneto Friuli

NOTIZIE DAL PALAZZO
"TUTELARE IL TOCAI FRIULANO" 

Trieste 5 novembre 2002

Il Tocai vino friulano DOC protetto dalla Regione oppure lasciato alla mera tutela dei produttori privati? Se n'è discusso in II Commissione consiliare presieduta da Franco Dal Mas (FI-CCD-FDC) alla presenza del direttore della Cantina sociale di Cormons Luigi Soini chiamato da Roberto Visintin (Autonomisti) e del presidente dell'ERSA Bruno Augusto Pinat. 

Da una parte Soini ma anche Enrico Gherghetta (DS) e Paolo Fontanelli (IpU-PDCI) hanno sostenuto che le azioni messe in opera dalla Regione e dall'ERSA nonché da chi oggi siede al Governo e sino a pochi mesi fa rappresentava il Friuli Venezia Giulia non sono adeguate a tutelare il nome del Tocai friulano la cui scomparsa dal primo aprile 2007 dalle etichette delle bottiglie prodotte in regione è segnata da un accordo Ungheria-CEE del '92 al quale non si è opposto chi allora rappresentava gli interessi agricoli dell'Italia. 

In Francia ma anche in Trentino-Alto Adige i problemi dei viticoltori sono stati risolti politicamente facendo sentire la propria forza presso il Governo centrale - ha affermato Soini. Ricordatevi che salvaguardare il nome Tocai significa salvaguardare l'identità dell'intero territorio la sua diffusione a livello internazionale (vedi cosa è accaduto alla regione Champagne) e un vitigno autoctono che deve essere salvato dallo scomparire per sempre. Ci sono altre realtà "doppie" una per tutte il Montepulciano d'Abruzzo nome di un vino e di un Comune toscano eppure queste vengono accettate. Il Tocai invece rischia di scomparire. 

Quello che proponiamo è di creare una fascia alpina che vada dalla Savoia alle Alpi Giulie e per la quale valgano le stesse regole al fine di tutelarci di fronte alla produzione di Slovenia presto nell'Unione europea e Austria. Dobbiamo proteggere la qualità dei nostri vini. 

Ci vuole maggiore determinazione da parte di chi ci rappresenta - ha ribadito Gherghetta - e far capire che non si accettano compromessi con Bruxelles. C'è poi un'altra questione inerente i raccoglitori d'uva: abbiamo già legiferato in materia e a Roma ci hanno respinto la legge. Vorrei sapere se ci sono le condizioni per riformulare un testo da riapprovare in Aula. 

Fontanelli ha quindi ricordato che in Francia ci sono state manifestazioni di piazza per problemi anche minori e che non si può attendere il 2007 per iniziare a pensare a come proteggere il Tocai. Nell'ipotesi poi che ciò non fosse possibile mi chiedo se si sta già pensando ad un "obrello" di protezione creando un uvaggio che ci faccia recuperare il mercato perso. 

Visintin si è quindi detto preoccupato del futuro delle piccole aziende (la sola Cantina di Cormons rappresenta 400 famiglie) se non potessero più produrre vino DOC ai prezzi di oggi. 

A difendere l'operato della Regione Pinat che ha elencato gli sforzi fatti per difendere il nome del Tocai friulano dalla ricerca dell'origine del nome negli archivi di Vienna alla battaglia a livello internazionale tra il nostro Governo sollecitato dalla Regione a non accettare l'entrata dell'Ungheria nell'Unione europea se non si risolve la questione Tocai Bruxelles e Budapest. 

In caso di insuccesso - ha spiegato - o arriviamo alla Corte di Giustizia coinvolgendo il TAR del Lazio come Regione che non si sente tutelata rispetto ad altre realtà (anche Pinat ha portato ad esempio il caso di Montepulciano) oppure i viticoltori del Friuli Venezia Giulia continueranno ad usare il nome Tocai e a quel punto sarà l'Ungheria a dover far intervenire la Corte europea per farsi tutelare.