Il Tocai
vino friulano DOC protetto dalla
Regione oppure lasciato alla mera tutela dei produttori privati? Se n'è
discusso in II Commissione consiliare presieduta da Franco Dal Mas (FI-CCD-FDC)
alla presenza del direttore della Cantina sociale di Cormons
Luigi Soini
chiamato da Roberto Visintin (Autonomisti)
e del presidente dell'ERSA
Bruno Augusto Pinat.
Da
una parte Soini
ma anche Enrico Gherghetta (DS) e Paolo Fontanelli (IpU-PDCI)
hanno sostenuto che le azioni messe in opera dalla Regione e dall'ERSA
nonché da chi oggi siede al Governo e sino a pochi mesi fa rappresentava
il Friuli Venezia Giulia
non sono adeguate a tutelare il nome del Tocai
friulano
la cui scomparsa
dal primo aprile 2007
dalle etichette delle
bottiglie prodotte in regione è segnata da un accordo Ungheria-CEE del '92
al quale non si è opposto chi allora rappresentava gli interessi agricoli
dell'Italia.
In Francia
ma anche in Trentino-Alto Adige
i problemi dei viticoltori sono stati risolti politicamente
facendo
sentire la propria forza presso il Governo centrale - ha affermato Soini.
Ricordatevi che salvaguardare il nome Tocai significa salvaguardare
l'identità dell'intero territorio
la sua diffusione a livello
internazionale (vedi cosa è accaduto alla regione Champagne) e un vitigno
autoctono che deve essere salvato dallo scomparire per sempre. Ci sono
altre realtà "doppie"
una per tutte il Montepulciano d'Abruzzo
nome di
un vino e di un Comune toscano
eppure queste vengono accettate. Il Tocai
invece
rischia di scomparire.
Quello che proponiamo è di creare una fascia
alpina che vada dalla Savoia alle Alpi Giulie e per la quale valgano le
stesse regole
al fine di tutelarci di fronte alla produzione di Slovenia
presto nell'Unione europea
e Austria. Dobbiamo proteggere la qualità dei
nostri vini.
Ci vuole maggiore determinazione da parte di
chi ci rappresenta - ha ribadito Gherghetta - e far capire che non si
accettano compromessi con Bruxelles. C'è poi un'altra questione
inerente
i raccoglitori d'uva: abbiamo già legiferato in materia e a Roma ci hanno
respinto la legge. Vorrei sapere se ci sono le condizioni per riformulare
un testo da riapprovare in Aula.
Fontanelli ha quindi ricordato che in
Francia ci sono state manifestazioni di piazza per problemi anche minori e
che non si può attendere il 2007 per iniziare a pensare a come proteggere
il Tocai. Nell'ipotesi poi che ciò non fosse possibile
mi chiedo se si
sta già pensando ad un "obrello" di protezione creando un uvaggio che ci
faccia recuperare il mercato perso.
Visintin si è quindi detto preoccupato del
futuro delle piccole aziende (la sola Cantina di Cormons rappresenta 400
famiglie)
se non potessero più produrre vino DOC ai prezzi di oggi.
A difendere l'operato della Regione
Pinat
che ha elencato gli sforzi fatti per difendere il nome del Tocai friulano
dalla ricerca dell'origine del nome negli archivi di Vienna alla battaglia
a livello internazionale tra il nostro Governo
sollecitato dalla Regione
a non accettare l'entrata dell'Ungheria nell'Unione europea se non si
risolve la questione Tocai
Bruxelles e Budapest.
In caso di insuccesso - ha spiegato - o
arriviamo alla Corte di Giustizia coinvolgendo il TAR del Lazio come
Regione che non si sente tutelata rispetto ad altre realtà (anche Pinat ha
portato ad esempio il caso di Montepulciano)
oppure i viticoltori del
Friuli Venezia Giulia continueranno ad usare il nome Tocai e a quel punto
sarà l'Ungheria a dover far intervenire la Corte europea per farsi
tutelare.