L'idea in realtà non è
freschissima nemmeno ai Colli Orientali del Friuli
visto che era già nata
con l'avvio dell'istruttoria per il riconoscimento della nuova
Denominazione
nell'Aprile 2002
ed era stata ventilata già da uno studio
sul Picolit affidato all'Università di Udine ancora prima. Prima della
bottiglia
comunque
ci vuole il riconoscimento dei competenti organi
ministeriali: e queste cose
si sa
hanno i tempi della burocrazia: la
pazienza è d'obbligo nonostante si sia convinti di avere a che fare con un
prodotto (il Picolit) di indubbio fascino ma anche in continuo e costante
miglioramento. Da quattro cinque anni a questa parte
grazie ad una
vinificazione più omogenea tutta giocata sull'appassimento e
sull'innalzamento di alcuni parametri chimico – fisici per dare maggior
struttura al vino
i progressi del Picolit sono sotto gli occhi di tutti
Una bottiglia e un
marchio esclusivi per il Picolit hanno senso perchè nel marketing
come si
dice
il packaging
l'immagine
la riconoscibilità devono
coincidere ed identificarsi alla sostanza e al valore intrinseco del
prodotto. E il Picolit
adesso più che mai
è un prodotto di valore
dopo
che la scarsa omogeneità aveva messo in discussione il suo pregio. Una
disomogeneità alla quale
con un adeguato disciplinare per la Docg
si
vuole porre rimedio.
Dal "Disciplinare"
quindi
si è partiti per chiedere la D.O.C.G.
spedito al Ministero delle
Politiche Agricole con relativa proposta di riconoscimento firmata – come
vuole la legge - da oltre il 40% dei produttori della propria D.O.C.
L'intero plico vien poi valutato dal Comitato Nazionale Vini D.o.c. e
I.g.t.
organo tecnico che esprime il proprio parere consultando anche la
Regione e dopo aver indetto un'audizione pubblica
in loco
per
raccogliere ulteriori pareri. Se ogni riscontro risulta positivo sarà il
Ministro a pubblicare la bozza del "Disciplinare" sulla Gazzetta
Ufficiale. Ci sono 60 giorni per possibili opposizioni ed obiezioni;
dopodichè viene emanato il Decreto di riconoscimento. E la nuova
Denominazione di Origine Controllata e Garantita sarà ottenuta.
A che punto siamo per il
Picolit? Fermi al Comitato nazionale Vini D.o.c. e I.g.t. che è rimasto in
attesa
per più di qualche mese
del parere della Regione. Difficile
prevedere
a breve
il lieto fine almeno in vista della prossima
vendemmia. Bottiglia e marchio allora? Un'idea davvero vincente e di
sostanza se
come s'è pensato
saranno studiati
creati ed inseriti nel
"Disciplinare". Un'ottima idea
insomma
sulla strada del "progetto
qualità"
la vera filosofia dei Colli Orientali e ancora un buon
investimento per il futuro. In buona compagnia: accanto ai fratelli
"maggiori" del Ramandolo che hanno già vissuto pazientemente e con
successo l'avventura della D.O.C.G.
Colli Orientali del Friuli
Cividale del Friuli
30 maggio
2003