vigneto Friuli

ASSOENOLOGI FRIULI VENEZIA GIULIA
Vendemmia 2003 – Prime previsioni

"L'intera annata viticola è stata caratterizzata dall'anomalo andamento climatico contraddistinto da caldo torrido e da scarsa quantità di precipitazioni.

Un clima inusuale-così esordisce l'enologo Stefano TRINCO presidente dell'Assoenologi Friuli Venezia Giulia- per la nostra regione che ha portato da un lato indubbi benefici (assenza assoluta di ampelopatie rilevanti con conseguente ottimo profilo fitosanitario) ma anche creato disagi notevoli nelle zone non coperte da irrigazione.

La mancanza di precipitazioni invernali ha portato ad un non omogeneo germogliamento evidenziatosi soprattutto sui terreni ghiaiosi di pianura. Le pur rare piogge primaverili hanno comunque in seguito contribuito a regolarizzare l'accrescimento. Le seguenti fasi vegetative sono state regolari e la lotta alle ampelopatie non ha vissuto momenti difficili. Infatti ad una ottima fioritura ha fatto seguito una buona allegagione.

Le fasi successive di accrescimento hanno risentito in maniera importante delle mancate precipitazioni: lo stress idrico si è fatto sentire da inizio luglio; ove è stato possibile irrigare la vite ha avuto un regolare accrescimento mentre nei vigneti non raggiunti da irrigazione lo stesso è stato rallentato.

Situazione acuitasi nel mese di agosto ove comunque oltre agli interventi irrigui brevi ma preziosi piovaschi hanno permesso di portare a termine la maturazione seppur con qualche giorno di anticipo".

"L'anormale andamento climatico –prosegue TRINCO- ha fatto passare in secondo piano le purtroppo frequenti grandinate che hanno colpito a macchia di leopardo l'intero territorio regionale da maggio ad agosto. In questo caso il caldo ed il sole unitamente ad appropriati interventi hanno rapidamente contribuito a cicatrizzare le ferite.

Tutto questo ha quindi portato ad un anticipo sui tempi di raccolta quantificati in 4- 5 giorni se rapportato allo scorso anno e di circa 10 giorni rispetto alla normalità. Le prime vinificazioni in pianura sono iniziate per le basi spumanti nei giorni a ridosso di ferragosto.

A seguire le altre uve bianche mentre presumibilmente ad inizio settembre inizierà la raccolta delle uve rosse.

Le uve raccolte presentano mediamente una buona gradazione zuccherina mentre il patrimonio acido è leggermente inferiore alla media.

Le prime fermentazione indicano una resa uva/vino decisamente positiva rispetto alle aspettative mentre il decorso delle stesse è assolutamente regolare.

Quantitativamente in Friuli Venezia Giulia ci sarà un aumento generalizzato di produzione rispetto al 2002 di circa il 10% attestandosi sul 1.100.000 hl".

"Il perfetto stato sanitario delle uve -conclude TRINCO- con ogni probabilità darà origine a vini bianchi di ottima qualità e struttura. Unica nota negativa il probabile depauperamento di una parte del patrimonio aromatico causata dall'eccessivo calore.

Per i vini rossi le previsione sono premature ma certamente le premesse portano ad un valutazione assolutamente da "ottimo"".

18 agosto 2003

Vendemmia 2003: le previsioni nei Colli Orientali
SITUAZIONE POSITIVA… ASPETTANDO LA PIOGGIA

La raccolta delle uve inizierà a cavallo di fine agosto con una settimana di anticipo rispetto alle ultime stagioni

Nei Colli Orientali per la vendemmia è iniziato il conto alla rovescia. Nonostante la stagione anomala mediamente la raccolta delle uve inizierà con una settimana di anticipo rispetto alle ultime annate. Mediamente perché all'interno del territorio del Consorzio – che si sviluppa da nord a sud dalle pendici del Bernadia allo Judrio – vi sono situazioni diverse come diverse sono le condizioni pedoclimatiche.

"Volendo tentare una sintesi – dichiara il direttore del Consorzio Marco Malison – si può dire che nel contesto drammatico di questa stagione per il comparto agricolo nei Colli Orientali possiamo dirci fortunati. Dal primo giugno a oggi (i dati sono riferiti a Cividale) sono caduti 230 millimetri di pioggia che non vogliono dire abbondanza ma comunque hanno assicurato uno sviluppo regolare dei grappoli. Non siamo ancora in una situazione di sofferenza; certo se nei prossimi giorni venisse qualche precipitazione saremmo tutti più tranquilli". Sotto il profilo della qualità la situazione delle uve è più che buona: "raramente – continua Malison – si è visto un profilo sanitario così rassicurante: non vi sono stati attacchi di peronospera oidio botrite tignola in altre parole il clima asciutto ha mantenuto le uve sane".

Una sintesi condivisa con qualche distinguo dai produttori. Cominciando da nord (Ramandolo) Paolo Comelli (che è presidente del Consorzio DOCG Ramandolo ma anche produttore di altri vini DOC Colli Orientali) afferma che "la vendemmia promette bene la maturazione è uniforme ma un po' d'acqua non guasterebbe. L'inizio delle vendemmie? Dieci giorni di anticipo sulla media degli anni passati per le uve più precoci; per il Ramandolo… si vedrà".

Ottimismo e serenità anche a Faedis da un altro Comelli il notaio Pierluigi. Dice la moglie Daniela: "dalla prossima settimana – dal 18 agosto quindi – cominceremo a vendemmiare con una settimana di anticipo rispetto all'anno scorso. Non abbiamo avuto (per fortuna) nè problemi di grandine nè di secco; le previsioni sono positive". Scendendo verso Cividale Paolo Cudicio (dell'azienda Valchiarò di Torreano) conferma l'anticipo di una settimana. "Inizieremo a fine agosto-inizio settembre. Fin qui è andato tutto bene. Certo che ancora qualche pioggerella ci farebbe comodo". Appena a sud di Cividale nella zona di Spessa ha i suoi vigneti Germano Zorzettig (azienda La Sclusa). "Cominceremo a tirar giù le uve più precoci – i Pinot e il Sauvignon – dal 25 agosto con 3-4 giorni di anticipo rispetto allo scorso anno. Per il Tocai aspetteremo i primi di settembre. Abbiamo avuto in questi mesi piccole ma preziose piogge che hanno mitigato l'arsura… Situazione nel complesso positiva.

Un'analisi più approfondita quella di Adriano Gigante presidente del Consorzio che ha le vigne a Corno di Rosazzo (in località Rocca Bernarda): "ogni vendemmia fa storia a sé ma quest'anno la situazione non è per nulla semplice. Se non arriva prestissimo un po' di pioggia saremo costretti a vendemmiare dalla prossima settimana; controllando i valori dell'acido malico che potrebbero risultare un po' alti. sarà una vendemmia regolare come quantità di uve ma con una bassa resa di trasformazione. In altre parole se di norma la resa in vino è il 70 per cento del peso in uva quest'anno saremo tra il 60 ed il 65… in altre parole vuol dire una produzione inferiore del 15 per cento. Di norma ad un calo della resa corrisponde un innalzamento della qualità dei vini; speriamo che sia così anche quest'anno".

Prevede un calo di produzione anche Giulio Ceschin de La Viarte di Prepotto: meno 20 per cento. La qualità però sarà comunque garantita. "Non c'è sofferenza nei vigneti perché negli ultimi venti giorni abbiamo fatto la spola nei vigneti con trattori e botti di acqua". I Ceschin inizieranno la vendemmia quasi certamente lunedì prossimo 18 agosto con 10-12 giorni di anticipo rispetto agli anni passati. Ivana Adami (Ronco delle Betulle sui colli di Rosazzo) attende l'esito di un campionamento ma quasi certamente inizierà la prossima settimana con i bianchi. Per i rossi. "ci vuole un po' d'acqua perché abbiamo quel tocco in più".

Ed infine a Buttrio si accinge a vendemmiare "con quindici giorni di anticipo rispetto alle ultime annate" anche Girolamo Dorigo preoccupato di preservare gli aromi varietali che con questo clima sono a rischio". Un altro pericolo è quello di avere un rapporto squilibrato tra zucchero e acidità quello che determina la personalità di un vino. "L'uva è sana ma poca e con gli acini non particolarmente gonfi" conclude Dorigo ricordando – non senza nostalgia – che per i vecchi il mese delle vendemmie era ottobre.

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Cividale del Friuli 12 agosto 2003