SLOW FOOD & GAMBERO ROSSO 2005
"TRE BICCHIERI IN
FRIULI "
Raramente
si ricordano in Friuli annate come quella del 2003
asciutta in
inverno-primavera
caldissima e secca in estate. Le falde freatiche si
erano abbassate a livelli preoccupanti e le coltivazioni
quando e dove
non irrigate
si seccavano a vista d'occhio. Anche l'allevamento della
vite
naturalmente
è stato soggetto a problemi
soprattutto in pianura
dove il ricorso all'irrigazione si è rivelato indispensabile. In collina
in diversi casi
si è dovuti intervenire a soccorso delle viti che
rischiavano lo stress idrico. Le vendemmie sono iniziate in pratica a
ridosso di Ferragosto
con le uve ormai mature e già molto
concentrate: anche questo è stato un record in regione. Le rese per pianta
si sono naturalmente ridotte
così come la percentuale di mosto per chilo
di uva pressata. Non si possono trovare altri giri di parole: si è
trattato di un'annata difficile
soprattutto per le varietà a bacca
bianca
nella quale diventava fondamentale un'adeguata vinificazione. La
bravura dei viticoltori
unita a un'insospettabile capacità di tenuta di
alcuni vitigni
è riuscita nel miracolo. Fin dai primi assaggi effettuati
in alcune cantine abbiamo individuato gli straordinari risultati del tocai
friulano. Questo vitigno ha dimostrato per l'ennesima volta di essersi
pienamente acclimatato nel territorio
con una costanza qualitativa che
supera qualsiasi andamento stagionale
per cui tanto i vini monovarietali
quanto quelli a base tocai sono risultati perfettamente riusciti. Non era
affatto scontato
un esito simile
e di questo ai produttori va dato atto con ammirazione e
rispetto. Altro dato interessante è la conferma del valore al quale
riescono a giungere gli autoctoni Refosco dal peduncolo rosso e pignolo
ormai al passo con varietà ben più blasonate del panorama peninsulare
italiano. Il fronte dei prezzi registra una sostanziale stagnazione
a
parte alcuni ritocchi verso l'alto che
dobbiamo dirlo con sincerità
non
riusciamo a comprendere fino in fondo. D'altra parte cominciano a essere
presentati sconti in merce oscillanti dal 10 al 30 percento per tentare di
sbloccare il mercato
che mostra evidenti segni di stanchezza. Scendendo
un po' più nei dettagli segnaliamo soltanto due cantine che si
riconfermano davvero grandi
pur trattandosi di produttori di modeste
dimensioni:
Dorigo
con i suoi rossi
e
Toros
con bianchi di eccezione:
tutta loro la "gloria" per i doppi Tre Bicchieri (i
soli in Friuli) conquistati.
Ultima nota di cronaca: se qualche nome importante segna una parziale
battuta d'arresto
si affacciano sulla scena nuovi campioni quali
Collavini
Ermacora
Luisa e
Roncùs. Il lavoro di selezione delle
squadre di degustazione messe in campo da Slow Food e Gambero Rosso
dopo
avere testato circa 1500 campioni
è terminato con la assegnazione dei 3
Bicchieri
la cui consegna ufficiale avverrà a Torino durante il prossimo
Salone del Gusto (21-25 ottobre).
Elenco dei vini premiati con 3 Bicchieri in Vini d'Italia 2005
COF
Tocai Friulano Plus '02
Borgo San Daniele Friuli
Isonzo
Tocai Friulano '03
Castello di Spessa
Collio
Sauvignon Segrè '03
Collavini
Collio Bianco Broy '03
Dorigo
COF
Pignolo di Buttrio '01
Dorigo
COF
Rosso Montsclapade '01
Drius Friuli
Isonzo Bianco Vìgnis di Sìris '02
Ermacora COF
Pignolo '00
Felluga Livio
COF Rosazzo Bianco Terre Alte '02
Gigante COF
Tocai Friulano Vigneto Storico '03
Gravner Bianco Breg '00
Keber Edi
Collio Tocai Friulano '03
Le Due Terre COF Merlot '02
Lis Neris Tal Lùc '02
Livon COF Refosco P. R. Riul '02
Luisa Friuli
Isonzo Tocai Friulano '03
Raccaro Collio
Bianco '03
Ronco dei Tassi
Collio
Rosso Cjarandon '01
Ronco del Gelso Friuli
Isonzo
Tocai Friulano '03
Roncùs Roncùs Bianco Vecchie Vigne '01
Schiopetto Mario Schiopetto Bianco '03
Toros
Collio
Pinot Bianco '03
Toros
Collio
Tocai Friulano '03
Vie di Romans Friuli
Isonzo
Sauvignon Vieris '02
Villa Russiz
Collio Chardonnay Graefin de La
Tour '02
Volpe Pasini Merlot Focus '02
Ancora una volta i vini bianchi prevalgono sui rossi per 19 a 7
numero
quest' ultimo comunque interessante
che dimostra la possibilità di
produrre in regione anche rossi importanti.
Altro dato che colpisce è il pareggio con 8 vini ciascuna fra le Doc
Collio e Colli Orientali del Friuli
seguite dall'Isonzo con 5 campioni e
altrettanti vini non Doc prodotti comunque in collina.
Ciò significa che la pianura nel suo complesso non riesce ancora a
decollare con vini di altissima qualità.
Un po di numeri sui Tre Bicchieri 2005
Vini premiati 264
10 in più dello scorso anno.
16 le regioni rappresentate dai ricoscimenti
1 in meno dello scorso anno
(il Lazio; mancano allčappello anche Liguria
Molise e Calabria)
Il Piemonte (con 61 premi
1 in più dello scorso anno) e la Toscana (con
58 premi
4 in meno della guida scorsa) da soli conquistano quasi il 50%
dei Tre Bicchieri
dimostrandosi ancora una volta le due superpotenze del
vino italiano. Nella classifica per regioni troviamo alle spalle dei due
giganti:
Friuli 26 Tre Bicchieri (come scorso anno)
Veneto 20 (idem)
Alto Adige 18 (idem) - aggiungendo i 6 del Trentino (+ 3)
conteggiati
separatamente perché le due aree presentano caratteristiche enologiche
molto diverse
si arriverebbe a 24
ossia al 4° posto)
Sicilia 15 (+3)
Marche 12 (+3)
Lombardia 11 (+2)
Emilia Romagna e Campania 7 (+ 2 entrambe)
Trentino 6 (+3)
Abruzzo e Umbria 5 (rispettivamente come scorso anno e -1)
Puglia 5 (+1)
Sardegna 4 (+1)
Basilicata e Valle dčAosta 2 (idem entrambe)
Con 32 Tre Bicchieri (record nella storia della guida) il Barolo si
conferma di gran lunga la denominazione più premiata dčItalia.
3 sole cantine ottengono ben 3 Tre Bicchieri: la lombarda Ca' del Bosco (Franciacorta)
e le toscane Castello di Ama e Le Macchiole.
Ancora curiosità:
i vini rossi premiati superano sempre di gran lunga i vini bianchi (70%
contro 30%);
La Valle dčAosta resta l' unica regione ad aver premiato
nella sua
storia
un solo produttore (il celebre Costantino Charrere
per lui una
doppietta questčanno).
Tra i vini super premiati si confermano il Sassicaia di Tenuta San Guido
(Toscana)
il Cervaro della Sala di Castello della Sala (gruppo Antinori)
e il Giulio Ferrari di Ferrari (Trento): tutti e tre questi vini sono
stati premiati più di 10 volte (su 18 edizioni) con i Tre Bicchieri.
Buona anche la percentuale di new entry: circa il 15% delle aziende hanno
ottenuto per la prima volta i Tre Bicchieri
dimostrando anche una buona
propensione al ricambio sia del settore enologico
sia della guida stessa.
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