Per il Tocai friulano si accende
una speranza… Gli Ungheresi manifestano buoni propositi per risolvere la querelle –Tocai Giovedì
20 gennaio
presso l' Hotel Hilton Cavalieri di Roma
si è svolta la
Dolce Sfida
un incontro amichevole tra i Tocai friulani e i Tokaji
ungheresi
voluto dalla Famiglia Fantinel
perché fortemente convinta
che si possa riaprire il dialogo sul problema del nome Tocai al di fuori
dai tribunali o dalle Corti di Giustizia dell' U.E. "Ci stiamo impegnando da anni -ha proseguito MARCO FANTINEL- nella valorizzazione del territorio friulano tramite la produzione di vini sempre più tradizionali e con un abbinamento rigoroso al Prosciutto di San Daniele Dop con la nostra azienda Testa & Molinaro. Abbiamo diffuso in Italia questo abbinamento con passione e impegno creando e diffondendo il marchio "Pane Vino e San Daniele" (attualmente sono tredici le osterie presenti sul territorio nazionale). Queste iniziative imprenditoriali ci offrono anche degli importanti test riguardo all'aumento della richiesta di prodotti dall'inconfondibile marchio friulano come il San Daniele Dop e vini come Refosco Ramandolo e Picolit molto più apprezzati e ricercati degli internazionali come lo Chardonnay. Come azienda vinicola friulana abbiamo già deciso di non reimpiantare più Chardonnay ma destinare i nuovi ettari proprio al Tocai friulano. Un rischio sicuramente ma non ci riteniamo sconfitti finché si può ancora dialogare e trovare un situazione che accontenti le parti. Invitiamo tutti i produttori di Tocai friulano a non arrendersi e a parlare di Tocai in ogni occasione per far conoscere questo nostro grande vino al mondo". E dopo Udine è stata la volta di Roma. Il 20 gennaio scorso LA DOLCE SFIDA è ripresa nella suggestiva cornice della SALA CONGRESSI all' HOTEL HILTON sede dell'Organizzazione BIBENDA e dell'attività istituzionale dell'AIS. Ha aperto i lavori il direttore Francesco Maria RICCI curatore –tra l'altro- dell'importante GUIDA 2000 VINI dell' AIS- il quale ha illustrato i contenuti dell'iniziativa e presentato ospiti e relatori ungheresi e di casa nostra. Moderatore dell'incontro un brillantissimo Daniele MAESTRI profondo conoscitore della viticoltura mitteleuropea. In un clima di entusiasmo per una degustazione originale e coinvolgente (con Tocai friulano in esordio ed a seguire Picolit Ramandolo vari Tokaji ungheresi con ASZU ed ESSENCJA in chiusura) che ha coinvolto oltre 300 tra sommelier ristoratori e giornalisti Marco FANTINEL ha ripreso ed approfondito le sue anticipazioni ricordando il buon esito dei precedenti incontri friul-ugheresi dal 2001 in poi. Nei loro successivi interventi il rappresentante della Camera dei Deputati on. Manlio Collavini e il dott. Giuseppe Ambrosio Capo Dipartimento Qualità Prodotti Agroalimentari e Servizi del Ministero delle Politiche Agricole hanno assicurato in un clima di distensione e dialogo che il Governo italiano "si ripresenterà a Bruxelles per chiedere nuove opportunità per il Tocai friulano sulla base di sentenze storiche e documenti che testimoniano le origini friulane del vitigno". Sono seguite le relazioni del presidente di FEDERDOC FVG Adriano GIGANTE e del dott. Claudio FABBRO; agronomo e giornalista il quale ha sviluppato una analisi squisitamente storica e tecnica senza per questo dimenticare taluni aspetti giuridici quali la ben nota sentenza del 30 aprile 1962 che riconobbe ai BARONI ECONOMO d'Aquileia il diritto all'uso del nome "incriminato" Tibor Szanyii Segretario di Stato agli Affari Esteri d'Ungheria ha esposto la volontà del suo Governo di trovare la migliore soluzione per non creare ingiustizie e accontentare le legittime richieste dei viticoltori friulani ed ungheresi. SZANYII ha più volte sottolineato nel suo lungo ed applaudito intervento condotto a braccio in perfetto italiano che " la comune appartenenza all'Unione europea dovrebbe rafforzare la collaborazione dei nostri Paesi proprio in quanto abbassare la guardia può stimolare iniziative curiose e pericolose quale l'incredibile e recente "apertura" all'Australia". Va sottolineato il notevole interesse suscitato dall'iniziativa nelle istituzioni ungheresi confermato dalla partecipazione ai lavori romani anche dell'Ambasciatore ISTVAN KOVACS e del Console LAJOS PINTER. Anche l'ASSOENOLOGI d'UNGHERIA è stata attivamente impegnata nei lavori con il suo presidente TIBOR GAL cui va riconosciuto il grande merito d'aver coinvolto nella DOLCE SFIDA il Governo ungherese ma anche vari produttori presenti all' HILTON. TIBOR GAL –che vanta un palmares importante quale enologo per anni alla TENUTA ORNELLAIA (Famiglia ANTINORI) in Toscana e poi consulente della RONCAIA di Cergneu (Nimis)- ha anche guidato le degustazioni dei vari TOKAJI. Una "dolce sfida" che si è conclusa in perfetta armonia e serenità con molta disponibilità da entrambi le parti perciò con una "dolce conclusione" che comunque dovrà tener conto del terzo interlocutore ed " incomodo" e cioè la Comunità europea. CF/GO/ 14.2.05 (claudiofabbro@tin.it- e cell. 335-6186627) INFO: Gruppo Vinicolo Fantinel spa - Via Tesis 8 - 33097 Tauriano di Spilimbergo (Pn)+39.0427.591511 - fax +39.0427.591529/539 E-mail: fantinel@fantinel.com - Web: www.fantinel.com Comunicazione - Paola Fantinel – paola@fantinel.com
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