vigneto Friuli

"La Dolce Sfida"
"Tocai per sempre Tocai"

Per il Tocai friulano si accende una speranza
Il Ministero delle Politiche Agricole vuole nuove opportunità dalla Comunità europea
Gli Ungheresi manifestano buoni propositi per risolvere la querelle –Tocai

     Giovedì 20 gennaio presso l' Hotel Hilton Cavalieri di Roma si è svolta la Dolce Sfida un incontro amichevole tra i Tocai friulani e i Tokaji ungheresi voluto dalla Famiglia Fantinel perché fortemente convinta che si possa riaprire il dialogo sul problema del nome Tocai al di fuori dai tribunali o dalle Corti di Giustizia dell' U.E.
     Come si ricorderà Marco Fantinel ideatore della Dolce Sfida nel 2001 con il giornalista Bepi Pucciarelli e l'enologo ungherese Tibor Gal riuscì a far incontrare a Nimis i rappresentati delle istituzioni italiane ed ungheresi per rilanciare " cavallerescamente" tramite una degustazione di Tocai friulano e Tokaji ungherese Picolit e Ramandolo il messaggio che il Tocai friulano non può e non deve cambiare il suo nome trattandosi di una realtà enoica storicamente geograficamente e tecnicamente del tutto diversa da quella del quasi omonimo vino ungherese.
    
"La fatidica data del 31 marzo 2007 si avvicina minacciosamente
– ha esordito Marco Fantinel – vice presidente del Gruppo Vinicolo Fantinel – in un' affollata conferenza stampa presso la sede della Società Filologica Friulana organizzata il 18 gennaio scorso in collaborazione con l'ORDINE REGIONALE DEI GIORNALISTI e l' ARGA ( Associazione regionale giornalisti agricoli)".
     "L'incomprensione burocratica non è stata smorzata e addirittura mentre viene concessa la denominazione "Tocai friulano" ai Paesi fuori dell'Unione noi friulani con oltre 500 anni di tradizione dobbiamo pensare già ad un altro nome per il nostro vino più rappresentativo.
Dopo l'Argentina la Slovacchia e l' Illinois ed ora l'Australia!
A tutti è consentito tutto ed il contrario di tutto mentre l' Unione europea persevera nel suo "accanimento" antifriulano.

Ebbene la famiglia Fantinel non ci sta!
     "Ci stiamo impegnando da anni -ha proseguito MARCO FANTINEL- nella valorizzazione del territorio friulano tramite la produzione di vini sempre più tradizionali e con un abbinamento rigoroso al Prosciutto di San Daniele Dop con la nostra azienda Testa & Molinaro.
Abbiamo diffuso in Italia questo abbinamento con passione e impegno creando e diffondendo il marchio "Pane Vino e San Daniele" (attualmente sono tredici le osterie presenti sul territorio nazionale).
     Queste iniziative imprenditoriali ci offrono anche degli importanti test riguardo all'aumento della richiesta di prodotti dall'inconfondibile marchio friulano come il San Daniele Dop e vini come Refosco Ramandolo e Picolit molto più apprezzati e ricercati degli internazionali come lo Chardonnay.
Come azienda vinicola friulana abbiamo già deciso di non reimpiantare più Chardonnay ma destinare i nuovi ettari proprio al Tocai friulano.
Un rischio sicuramente ma non ci riteniamo sconfitti finché si può ancora dialogare e trovare un situazione che accontenti le parti.
     Invitiamo tutti i produttori di Tocai friulano a non arrendersi e a parlare di Tocai in ogni occasione per far conoscere questo nostro grande vino al mondo".

E dopo Udine è stata la volta di Roma.
     Il 20 gennaio scorso LA DOLCE SFIDA è ripresa nella suggestiva cornice della SALA CONGRESSI all' HOTEL HILTON sede dell'Organizzazione BIBENDA e dell'attività istituzionale dell'AIS.
Ha aperto i lavori il direttore Francesco Maria RICCI curatore –tra l'altro- dell'importante GUIDA 2000 VINI dell' AIS- il quale ha illustrato i contenuti dell'iniziativa e presentato ospiti e relatori ungheresi e di casa nostra.
     Moderatore dell'incontro un brillantissimo Daniele MAESTRI profondo conoscitore della viticoltura mitteleuropea.
     In un clima di entusiasmo per una degustazione originale e coinvolgente (con Tocai friulano in esordio ed a seguire Picolit Ramandolo vari Tokaji ungheresi con ASZU ed ESSENCJA in chiusura) che ha coinvolto oltre 300 tra sommelier ristoratori e giornalisti Marco FANTINEL ha ripreso ed approfondito le sue anticipazioni ricordando il buon esito dei precedenti incontri friul-ugheresi dal 2001 in poi.
     Nei loro successivi interventi il rappresentante della Camera dei Deputati on. Manlio Collavini e il dott. Giuseppe Ambrosio Capo Dipartimento Qualità Prodotti Agroalimentari e Servizi del Ministero delle Politiche Agricole hanno assicurato in un clima di distensione e dialogo che il Governo italiano "si ripresenterà a Bruxelles per chiedere nuove opportunità per il Tocai friulano sulla base di sentenze storiche e documenti che testimoniano le origini friulane del vitigno".
     Sono seguite le relazioni del presidente di FEDERDOC FVG Adriano GIGANTE e del dott. Claudio FABBRO; agronomo e giornalista il quale ha sviluppato una analisi squisitamente storica e tecnica senza per questo dimenticare taluni aspetti giuridici quali la ben nota sentenza del 30 aprile 1962 che riconobbe ai BARONI ECONOMO d'Aquileia il diritto all'uso del nome "incriminato"
     Tibor Szanyii Segretario di Stato agli Affari Esteri d'Ungheria ha esposto la volontà del suo Governo di trovare la migliore soluzione per non creare ingiustizie e accontentare le legittime richieste dei viticoltori friulani ed ungheresi.
     SZANYII ha più volte sottolineato nel suo lungo ed applaudito intervento condotto a braccio in perfetto italiano che " la comune appartenenza all'Unione europea dovrebbe rafforzare la collaborazione dei nostri Paesi proprio in quanto abbassare la guardia può stimolare iniziative curiose e pericolose quale l'incredibile e recente "apertura" all'Australia".
     Va sottolineato il notevole interesse suscitato dall'iniziativa nelle istituzioni ungheresi confermato dalla partecipazione ai lavori romani anche dell'Ambasciatore ISTVAN KOVACS e del Console LAJOS PINTER.
     Anche l'ASSOENOLOGI d'UNGHERIA è stata attivamente impegnata nei lavori con il suo presidente TIBOR GAL cui va riconosciuto il grande merito d'aver coinvolto nella DOLCE SFIDA il Governo ungherese ma anche vari produttori presenti all' HILTON.
     TIBOR GAL –che vanta un palmares importante quale enologo per anni alla TENUTA ORNELLAIA (Famiglia ANTINORI) in Toscana e poi consulente della RONCAIA di Cergneu (Nimis)- ha anche guidato le degustazioni dei vari TOKAJI.
     Una "dolce sfida" che si è conclusa in perfetta armonia e serenità con molta disponibilità da entrambi le parti perciò con una "dolce conclusione" che comunque dovrà tener conto del terzo interlocutore ed " incomodo" e cioè la Comunità europea.

CF/GO/ 14.2.05 (claudiofabbro@tin.it- e cell. 335-6186627)

INFO: Gruppo Vinicolo Fantinel spa - Via Tesis 8 - 33097 Tauriano di Spilimbergo (Pn)
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