1897
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E' l'anno in cui Orazio Nonino stabilisce ai Ronchi di Percoto la sede della propria distilleria
esistita fino ad allora solamente sotto forma di un alambicco itinerante
montato su ruote. Era il caso
e non certo una scelta di produzione
a volere che la grappa ottenuta da Orazio fosse già un "Cru Monovitigno"
dato che egli andava distillando le vinacce vigna per vigna e le vigne erano
quasi sempre
di un unico vitigno.
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1911
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Ad Orazio succede il figlio Vigi
soprannominato Vigi Livon; la fama di Vigi Livon
distillatore
si espande in breve tempo in tutto il Friuli:
Vigi Livon
ai Roncs
al fas une sgnape tant buine...
come testimonia in una lettera del 1911 Tobia della Mora
casaro di Rivolto.
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1928
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Antonio
figlio di Vigi
padre di Benito
sposa Silvia Milocco
che sarà la prima grappaiola d'Italia. La distilleria si trasferisce da Ronchi a
Percoto
dove tuttora risiede.
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2 febbraio 1933
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E' sancito l'obbligo all'imbottigliamento della grappa: non più damigiane alla rinfusa
ma bottiglie e bottiglioni con regolare etichetta e
sigillo di Stato. Nasce così la prima etichetta Nonino
raffigurante il "fogolar furlan".
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20 maggio 1962
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Benito sposa Giannola Bulfoni: ha inizio la ricerca e la lotta appassionata per portare la grappa da cenerentola ad acquavite nobile.
Dal loro matrimonio nasceranno Cristina
Antonella ed Elisabetta.
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1965
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La grappa ha un boom eccezionale e la maggior parte delle distillerie
per accontentare la grande richiesta di mercato
passa dall'
apparecchio discontinuo all'apparecchio continuo
cioè dalla qualità alla quantità. Benito e Giannola la pensano diversamente e cercano
di esasperare la qualità del prodotto: Benito riesce ad abbinare alla tradizione nuove tecnologie che
dopo continue ricerche
incominciano
a dare i primi risultati. Seguendo l'esempio dei distillatori del Cognac
installa apparecchi discontinui in batteria
passando da 3 a 6 alambicchi. |
1967
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I Nonino presentano "acquavite Optima"
ottenuta dalla distillazione di vinacce separate di aziende vinicole prestigiose: in etichetta l'indicazione
dell'annata
i quintali distillati
i litri ottenuti ed il numero della bottiglia. Era il primo di una lunga serie di tentativi che avrebbero condotto
di lì a 6 anni
alla realizzazione delle "Monovitigno".
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1972
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Si festeggiano
con amici
autorità e giornalisti
i 75 anni dell'azienda. E' la prima
spontanea ed inconscia
operazione di marketing. |
1 dicembre 1973
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A Percoto inizia la nuova era della grappa.
Benito e Giannola creano la prima grappa Cru Monovitigno®: non caso
ma frutto di amore per il proprio lavoro
studio
ricerche e tentativi.
Per un avvenimento così importante
scelgono il vitigno più raro e prestigioso del Friuli: il Picolit. La prima distillazione è dedicata a Luigi Veronelli.
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1 dicembre 1974
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Nasce il premio Nonino Risit D'Aur
a sottolineare la permanente attualità della civiltà contadina e più specificamente per salvare i vecchi
vitigni autoctoni friulani in via di estinzione: Schioppettino
Pignolo
Tacelenghe e Ribolla Gialla. Nel 1978 i vitigni saranno autorizzati e nel 1983
raccomandati: l'iniziativa ha avuto l'esito sperato.
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1 dicembre 1974
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Presentazione alla stampa della grappa Cru MonovitignoŽ Picolit. In luogo dei tradizionali bottiglioni o bottiglie da litro
una piccola ampolla
in vetro soffiato a "mano volante" da 250 cc.
tappo argentato ed etichetta scritta di pugno da Giannola
designer l'arch. Franco Vattolo. E' la
rivoluzione della grappa
che da cenerentola diventa la regina dei salotti. Ci vorranno diversi anni prima che altri distillatori recepiscano
l'importanza di tale svolta; i primi saranno non i distillatori
ma i vignaioli: i fratelli Ceretto
Giacosa e Stupino
poi
via via
gli altri
Piemontesi
Trentini e Toscani
ultimi i Friulani. Oggi
finalmente
anche gli industriali più importanti della grappa ne seguono l'esempio:
significa che è la scelta vincente!
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