A DOLEGNA DEL COLLIO
Festa di San Martino 2007 Premi FALCETTO d'ORO e FOGLIA D'ORO
Assegnati rispettivamente a personaggi del mondo della ristorazione e della comunicazione
Di Claudio Fabbro
All'estremo lembo orientale della regione, in provincia di Gorizia e a ridosso del confine con la Slovenia, il Collio è una
zona di produzione di pregiati vini ai quali, fra i primi in Italia, è stata riconosciuta fin dal 1968 la Denominazione
d'origine Controllata. Dai colli di San Floriano ed Oslavia sopra Gorizia a quelli di Ruttars, Lonzano e Vencò sulle sponde
dello Judrio, che un tempo segnava il confine fra l'Italia e l'Austria, è un susseguirsi di dolci colline scandite da piccoli
borghi, e di vigneti, che si estendono per circa 1.500 ettari. Questa zona collinare - ideale per rilassanti vacanze nel
verde, anche grazie alle sue ottime infrastrutture agrituristiche - si sviluppa quasi ininterrottamente lungo una direttrice
ideale Est-Ovest, presentando ampie superfici esposte a mezzogiorno, molto adatte a una viticoltura altamente qualificata.
Tale situazione ha favorito fin dai tempi remoti la coltura della vite, introdotta nella zona già in epoca preromana.
Terra di grandi bianchi, il Collio vede prevalere la produzione dei Pinots, del Tocai friulano, del Sauvignon ,
dell'autoctona Ribolla gialla e del Collio Bianco, uvaggio DOC. Fra i rossi primeggiano il Merlot, i Cabernets, ed il
Collio Rosso
Castello Trussio |
NEL COLLIO I PROFUMI DELLA MITTELEUROPA
La cucina della zona e' un originalissimo mix di tradizioni austriache, friulane, slovene: ricette tramandate da generazione
in generazione rendono la gastronomia del Collio un unicum, nobilitato da vini (bianchi in particolare) che sono da tempo
considerati tra i migliori del mondo.
Un delizioso piatto diffuso nel Collio, nel Carso e più in generale nel
Goriziano e Triestino e' il prosciutto cotto nel pane che spolverato di cren (rafano) grattugiato puo' fungere anche da
piatto unico per il pasto di mezzogiorno.
Fra i primi, minestre gustosissime sono la jota (un minestrone di capucci acidi,
patate, fagioli e carne o cotenne di maiale) e la friulana minestra di orzo e fagioli.
Direttamente dalla mitteleuropa, anche se impreziositi di sapori mediterranei sono gli squisiti gnocchi di pane.
In primavera nelle trattorie si trovano
profumate frittate con le erbe (superba quella con lo Sclopit!) mentre più; autunnali sono muset e brovade (cotechino
con rape bianche grattuggiate e fermentate nella vinaccia), il goulasch (piccante in infinite variazioni); il
kaiserfleisch (carne di maiale affumicato, cosparso di cren (rafano) fresco e accompagnato con crauti o gnocchi di pane),
la selvaggina con polenta, lo stinco di maiale o vitello al forno.
Come contorno, patate in tegame e kipfel (piccole
mezzelune fritte fatte con un impasto simile a quello dei gnocchi.
Fra i dolci impera la Gubana, un po' il simbolo
gastronomico di Gorizia, che e' un rotolo di pasta sfoglia ripieno di frutta secca, uva passa, cedro candito, pinoli e
noci.
Altri dolci tipici del Collio sono la putizza, la pinza, lo strudel (con mele, susine o ciliege), i krapfen e
le palacinke (sorta di omelettes con ripieno di marmellata o di cioccolato).
Falcetto, Bernardis Stefano, Dolegna |
DOLEGNA DEL COLLIO
Dolegna, con i suoi crù, si trova nella la zona collinare che va dal torrente Judrio a Cormons e all'Isonzo, ad una
altitudine media di 90 m.s.l.m.
Il clima è particolarmente mite, per cui vigneti, frutteti, gelseti e bosco costituiscono la ricchezza di questa zona.
La bellezza del paesaggio è notevole, con una serie di paesini e chiesette disseminati sulle colline. Nel Medioevo il Collio
era disseminato di castelli, contesi dai Patriarchi e dai Conti di Gorizia: ai giorni nostri è rimasto in territorio
italiano soltanto il Castello di Trussio. Ricordato fin dal XIII secolo, più; volte distrutto e ricostruito, oggi risente
degli ultimi interventi architettonici, sí da aver assunto quasi un aspetto rinascimentale.
Il paese è ricco di frazioni e località: Lonzano, dove nacque e visse il poeta friulano Pietro Zorutti, Mernico, Scriò e
Ruttars, dove sorge un altro piccolo castello, a circa 1 km da quello di Trussio, di cui possiamo ammirare una torre
quadrata con una decina di metri di muraglia, che conserva ancora la sua struttura originaria.
Falcetto, Giovanni Crosato, Dolegna |
Vino, monumenti ed opere d'arte
Non si conosce l'anno di costruzione della chiesa parrocchiale di San Giuseppe sulla piazza di Dolegna, ma nel Settecento
esisteva in forma di piccola cappella. Ridotta in pessime condizioni, proprio quando ci si apprestava al restauro scoppiò
la prima guerra mondiale e l'edificio venne prima occupato dalle truppe, poi serví da prigione quando a Dolegna fu
installato il Tribunale Militare. Per le funzioni religiose venne intanto costruita una chiesa-baracca.
Dopo la guerra si stabilí di sostituire la vecchia costruzione con una nuova: nel 1927 fu distrutta la vecchia chiesa (e
con essa andarono perse le decorazioni di Giacomo Meneghini, il noto "Jacun Pitor", unico artista naif del Friuli, vissuto
fra l'Ottocento e il Novecento) e subito dopo fu costruita la nuova chiesa, su progetto dell'architetto Silvano Baresi:
un edificio ad aula, con facciata semplice. Fu conservato il precedente campanile. In seguito la chiesa è stata decorata da
Tiburzio Donadon (1940) e arricchita con stendardi e Via Crucis di Delneri (1930 circa) e con statue lignee valgardenesi.
A Mernico si trova una chiesetta cinquecentesca, come quella votiva dedicata a San Giacomo a Lonzano.
Nella chiesa di Scriò sopravvive una popolaresca serie di dipinti di "Jacun Pitor". Faceva parte del patrimonio della chiesa
una interessante statua lignea dorata e dipinta raffigurante la Madonna con bambino, oggi conservata nella Biblioteca del
Seminario Teologico di Gorizia, opera della fine del XV secolo attribuibile ad un intagliatore vicino a Domenico da Tolmezzo.
In territorio comunale, imponente il castello di Trussio, del XIII secolo. Più; volte distrutto e ricostruito, oggi risente
degli ultimi interventi architettonici, sí da aver assunto quasi un aspetto rinascimentale.
A un chilometro da Trussio si trova il castello di Ruttars, una torre quadrata con funzione di porta che, insieme a pochi
metri di muraglia, conserva quasi intatta la struttura originaria.
Simbolo di questa amena località suddivisa in varie frazioni, sono 5 stelle (ciascuna delle quali corrisponde appunto ad
una frazione) e una penna, in onore di P. Zorutti, che qui vi nacque nel 1792 ed è ancor oggi considerato uno dei maggiori
scrittori friulani.
Dolegna - che ovviamente aderisce sin dalla prima ora all'Associazione nazionale Città del Vino - è
immersa nei vigneti ed è una delle località del Collio meglio attrezzate per l'agriturismo, frequentata anche per le sue
ottime trattorie.
Punto di riferimento umano ed istituzionale per i 480 abitanti di Dolegna, tutti a vario titolo impegnati nella
coltivazione di quasi 700 ettari di vigneto specializzato, è il sindaco Giovanni Crosato, enologo di fama nazionale
attivo nel territorio da oltre trent 'anni e molto amato dai produttori locali che intelligentemente guardano più allo
spessore dell'Uomo che al colore politico.
INFO: Comune di Dolegna del Collio(GO), p.zza del Municipio, 5-telefono 0481- 60346; fax. 0481- 639885 ;
mail: segretario.dolegna-del-collio@eell.regione.fvg.it
Falcetto, Pellizzo, Dolegna |
FESTA DI SAN MARTINO 2007
L'intera comunità di Dolegna del Collio si è ritroverà, come ogni anno, per le manifestazioni tradizionali in occasione
della giornata di San Martino, organizzate dalla Sezione locale della Coldiretti e dal Comune. Festa del ringraziamento per
le una gran bella vendemmia e per le messi raccolte e insieme un momento per celebrare quanti, imprenditori e personalità di
spicco, hanno promosso e valorizzato l'immagine e il territorio. Tutta la comunità, come sempre in passato, assisterà,
dopo la funzione religiosa officiata da don Silvano Pozzar, alla cerimonia di consegna degli ambiti riconoscimenti Falcetto
d'oro e Foglia d'oro, di fronte a numerose autorità regionali e provinciali e dei vertici della Coldiretti.
Introdurrà i lavori ed i Premi il presidente della sezione locale, dr. Stefano Bernardis. A fare gli onori di casa
il sindaco Crosato, che riconfermerà ancora una volta, ammesso ce ne fosse bisogno, la volontà dell'imprenditoria locale,
assieme all'amministrazione comunale, di voler vincere la sfida della competitività dei prodotti genuini e locali sul
mercato nazionale e internazionale.
NEL 2005 ANDÒ COSÌ
Limitandoci ad un recente passato ricordiamo che il premio FALCETTO d'ORO venne assegnato, nel 2005 alla redazione del programma della Rai
regionale "Vita dei campi", sempre in onda dal 1968 a oggi ogni domenica, anche nel tragico periodo
del terremoto del 1976, quando le sue trasmissioni in diretta con i consigli per fronteggiare l'emergenza le valsero il
plauso del ministero dell'agricoltura e del commissario Zamberletti.
Enzo Marsilio, assessore regionale all'agricoltura, consegnò a Bruno Damiani, coordinatore Rai e attuale responsabile
del programma alla cui ideazione ha contribuito assieme a Isi Benini il giornalista Claudio Cojutti, (ora ai vertici nazionali della Stampa agricola)
il Falcetto d'oro.
Marsilio ribadí, nell'occasione, l'impegno dell'amministrazione regionale nel comparto agricolo, segnato in quel
periodo da importanti venti di cambiamento, lodando l'attività della Coldiretti, punto di riferimento del settore, fautrice
di un alacre lavoro sul territorio.
La Foglia d'oro, realizzata dal maestro orafo udinese David Lamberti, fu assegnata
invece alla rivista "Fuocolento" di Pavia di Udine, nella persona del suo creatore e direttore, il giornalista Nicolò
Gambarotto.
Ai vincitori e agli ospiti di riguardo furono inoltre assegnati alcuni magnum di buon vino, aventi come etichetta i
disegni realizzati dai bambini della scuola elementare di Prepotto.
Subito dopo la premiazione, il presidente della Banca di Cividale Lorenzo Pelizzo inaugurò il nuovo sportello bancomat di
Dolegna, mentre in piazza i trattori e i mezzi agricoli attendevano la tradizionale benedizione impartita dal parroco don
Silvano Pozzar.
Alla parte ufficiale della manifestazione fece seguito, nella scuola di Dolegna prima ed al Cjant dal
Rusignul, trattoria in Mernico, successivamente, una degustazione di prodotti tipici della gastronomia locale abbinati ai
vini dei produttori di Dolegna e frazioni.
Falcetto, Dolegna |
Decisamente da cornice l'edizione 2006 della Festa.
Quasi 500 persone si sono ritrovate nella suggestiva cornice della chiesa di San Vito e Modesto in Ruttars per partecipare
alla 40° edizione della Festa del ringraziamento di Dolegna.
La funzione religiosa - con l'iperattivo don Silvano in attenta regia - concelebrata dall'arcivescovo di Gorizia monsignor
Dino De Antoni, ha preceduto la cerimonia di premiazione del Falcetto e della Foglia d'oro 2006.
Gli ambiti riconoscimenti sono stati assegnati rispettivamente al giornalista e telecronista Bruno Pizzul (Falcetto d'oro per la valorizzazione
del territorio attraverso la comunicazione) e al direttore della Cantina produttori di Cormòns Luigi Soini (Foglia d'oro
per la difesa dei valori e della civiltà contadina).
«Credo di avere titolo per ricevere questo premio. Non sono un produttore ma un buon consumatore di tutti i prodotti della
terra - ha osservato Bruno Pizzul, ritirando sull'altare dalle mani dell'assessore regionale alle risorse agricole Enzo
Marsilio il Falcetto d'oro e l'opera dell'artista Davide Alberti. Nel giornalismo ho sempre cercato di ritagliarmi gli
spazi per rimarcare l'amore per il Friuli delle campagne.
Pizzul, tra l'altro, è anche cittadino onorario di Diano d'Alba, comune gemellato di Dolegna del Collio, presente con una
delegazione ufficiale alla festa.
Visibilmente commosso, l'altoatesino ma cormonese d'adozione Luigi Soini, che ha ricevuto la Foglia d'oro dall'assessore
regionale alle attività produttive Enrico Bertossi: «Questo premio ha per me un duplice significato, dato il luogo in cui
lo ricevo: avuto dagli uomini e benedetto da Dio»
Il saluto della Banca di Cividale, sponsor storico dell' evento, è stato portato dal presidente Lorenzo Pelizzo.
Davvero di grande spessore canti e musiche, con intervento della soprano locale Ivana Sant e del Coro Tor Antighe di Ruttars,
preghiera dell'agricoltore recitata dall'arcivescovo, e tradizionale benedizione trattori. La sintetica laudatio che hs
preceduto l'assegnazione dei premi è stata affidata a chi scrive.
«L'11 novembre è tempo di consuntivi dell'annata agricola, che ha registrato un innalzamento della qualità della produzione
nonostante la siccità - ha esordito Stefano Bernardis, presidente della sezione locale della Coldiretti - che impone di
ripensare all'irrigazione delle coltivazioni anche sui versanti collinari, in collaborazione con il Consorzio per la
bonifica della pianura friulana».
L'arcivescovo di Gorizia ha avuto in omaggio una "magnum" di Ribolla dalla Coldiretti, tra le note della banda di Cividale.
Poi, sindaco Giovanni Crosato e mons. De Antoni in testa, l'intera comunità di Dolegna è stata accolta dalla Famiglia
Jermann presso la nuova cantina, un modello di funzionalità e pregio estetico proprio nel cuore di Ruttars in cui,
allietati dai cori e dalla sapienza enogastronomica dello staff Vinnaeria LA BAITA di Capriva la festa del ringraziamento
è proseguita per l'intera giornata.
Falcetto, Dolegna, Premiati |
E PER IL 2007?
Al momento di andare in stampa nulla è ancora trapelato riguardo all' assegnazione dei premi in programma per il giorno 11 novembre prossimo.
Nelle pieghe della privacy che Coldiretti e Comune di Dolegna pretendono c'è tuttavia la sensazione che per il FALCETTO d'ORO 2006 corra un ristoratore da anni presente nelle Guide che contano, mentre la FOGLIA D'ORO vede in pole position
un personaggio del mondo della comunicazione enologica internazionale.
INFO: dr. Stefano Bernardis
Presidente Coldiretti - Sezione Dolegna
c/o Az.agr. Norina PEZ
34070 Dolegna del Collio (GO)
Via P.Zorutti, 4
Telefono e fax: 0481-639951
MAIL: info@norinapez.it
Dolegna del Collio, 10 novembre 2007
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