IL
PARCO RURALE ALTURE di POLAZZO Da oltre cent' anni il Friuli - Venezia Giulia è meta di interesse turistico : iniziato questo già con l'Impero Austro-Ungarico verso le spiagge Giuliane si è giunti oggi ad un estenuante ricerca di un posto al sole. L'obiettivo forse era quello di poter passare dei giorni di relax tramutato poi in una corsa stressante. Ben attenti a questa triste realtà la Famiglia SAMSA Azienda a carattere familiare propone oggi un turismo alternativo coinvolgendo l'ospite a visitare il Parco Rurale sulle "Alture di Polazzo" nel Carso Goriziano. Situato a 114 m s.l.m. gode di una posizione isolata nel cuore dell' Altopiano con le Alpi Giulie e il Mare Adriatico a vista d'occhio. Il
PARCO RURALE
LA
FAMIGLIA SAMSA
La famiglia SAMSA deriva da una tradizione di pastorizia transumante. Infatti i nonni e padri sin dai primi del 1900 con le loro greggi percorrevano nel periodo invernale circa 80 km da Postumia (nell'attuale Slovenia) sino al comune di Fogliano Redipuglia (Friuli Venezia Giulia Italia) per riuscire a svernare il bestiame. Successivamente nella stessa località verso gli anni 70 costituirono un'attività agricola stanziale di carattere prevalentemente zootecnico e in parte ortofrutti-viticolo. La produzione zootecnica consiste nell'ottenere carni pregiate di bovino ovino ed asinina per l'insaccato utilizzando esclusivamente i propri pascoli. Pure l'ape l'animale più piccolo allevato su i stessi pascoli fornisce nei mesi estivi dei mieli scuri (ricchi di sali minerali) caratteristici dell' Altopiano Carsico. I prodotti ortofrutticoli vengono ricavati dalla coltivazione di due Doline (dolci avvallamenti naturali del territorio carsico) che consistono in : patate rosse fragole susine albicocche e fichi. I prodotti frutticoli poi vengono trasformati nel laboratorio di cucina in gustose marmellate. Tutta la parte produttiva dell'azienda agricola per riuscire a dare un prodotto qualitativo e sicuro al consumatore che soggiorna presso l' agriturismo è stata dal 1996 certificata con il metodo di produzione dell'agricoltura biologica in base al Reg. 2092/91 da I.M.C. ( Istituto Mediterraneo di Certificazione) di Senigallia ANCONA. COME
VENGONO SEGUITI GLI ALLEVAMENTI:
ALLEVAMENTO
BOVINO
ASININO ED OVINO: PIANO DI
GESTIONE DELL'ALLEVAMENTO BOVINO ED OVINO:
I pascoli sono suddivisi in 7 settori di cui 6 vengono pascolati sia dai bovini dagli asinini che dagli ovini nel periodo primaverile-estivo-autunnale con il metodo della turnazione su una superficie di 83 2 ha il settimo settore con una superficie di 13 ha viene invece pascolato solamente nel periodo invernale dai bovini e dagli asinini mentre gli ovini in questo periodo usufruiscono di tutto il feed-lot di 750 mq. più un paddock inerbito di 5000 mq. L'inseminazione per i bovini viene fatta artificialmente e precisamente da settembre a ottobre a metà delle bovine in modo d'avere i parti in maggio mentre per gli ovini e gli asinini viene fatta con l'inserimento dei riproduttori nel mese di settembre per gli ovini così che le nascite si abbiano nel mese di febbraio mentre negli asinini i riproduttori vengono lasciati all'interno del branco ogni mese dell'anno. I 7-8 vitelli come citato sopra nasceranno quindi in maggio i quali verranno allevati sotto le madri (vacche nutrici) per poi essere abbattuti a novembre. Le 2-3 vitelle del numero citato verranno tenute per la rimonta e tolte dalle loro madri anche loro in novembre e inserite in un settore differente in modo da lasciar riposare la vacca nutrice. La metà delle bovine che non partoriranno sono quelle che l'anno precedente non erano state inseminate ma che lo sono state quest'anno per partorire il prossimo. Gli agnelli invece nasceranno in febbraio quando le mucche e gli asini vengono trasferite nel settore numero 7 e le pecore possono usufruire di tutto il feed-lot ed il paddock inerbito esterno in modo da difendere gli agnelli dai predatori (sciacallo tasso volpe) dai quali se venissero lasciati pascolare su tutta la superficie aziendale sarebbero facile preda. Gli agnelli succhiano il latte delle madri e mangiano fieno certificato per un mese arrivando così a marzo dove ormai i pascoli sono appetitosi e essendo anche abbastanza adulti vengono liberati al pascolo con tutto il gregge ancora un mese. A questo punto gli agnelli andranno al macello al peso di 20 kg. e tenute una decina di agnelle per la rimonta interna. Gli asini invece come detto partoriscono tutto l'anno. PRODUZIONE
FORAGGIO primaverile-estivo-autunnale per BOVINI
ASININI E OVINI: FABBISOGNO DI FORAGGIO
primaverile-estivo-autunnale per BOVINI
ASININI E OVINI: PRODUZIONE DI FORAGGIO
invernale per i BOVINI e ASININI: FABBISOGNO DI FORAGGIO
invernale per i BOVINI e ASININI: 27 UBA* (14 kg di sostanza secca giornaliera UBA * 75 giorni) = 283 5 q.di sostanza secca. Come si può vedere se si fa la differenza tra PRODUZIONE FORAGGIO e FABBISOGNO FORAGGIO per i bovini e gli asinini nel periodo invernale (208 q. – 283 5 q. = - 75 5 q.) abbiamo un deficit di foraggio pari a : 75 5 q. di sostanza secca. Di questi 75 5 q. mancanti 65 5 vengono acquistati dal convenzionale e 10 dal biologico restando al disotto del massimo di 25 % di sostanza secca ammissibile nella razione giornaliera di prodotto non certificato biologico: 283 5 : 100 = 65 5 : X = (100 x 65 5)/ 283 5 = 23% . Tenendo conto che questa razione viene data nei soli 75 giorni mentre negli altri 290 la razione è completamente biologica ci troviamo ben al di sotto del 10 % di sostanza secca ammissibile nell'arco dell'anno di prodotto derivante dal convenzionale.
PRODUZIONE DI
FORAGGIO invernale per gli OVINI: FABBISOGNO DI FORAGGIO invernale per gli OVINI: Il fabbisogno di foraggio invernale dal 31 dicembre al 15 marzo è di: 10 UBA x ( 20 kg. di sostanza secca giornaliera UBA x 75 giorni) = 150 q. di sostanza secca. Il quantitativo di sostanza secca per UBA è di 20 kg. e non di 14 kg. come calcolato per i bovini. Per gli ovini infatti viene anche calcolata la prole che incomincia a nascere la prima settimana di febbraio e viene abbattuta ai primi di aprile quando le pecore ritornano al pascolo completo. Come si può vedere nella differenza tra PRODUZIONE FORAGGIO E FABBISOGNO FORAGGIO per gli ovini nel periodo invernale ( 50 q. - 150 q. = - 100 q.) abbiamo una mancanza pari a 100 q. sostanza secca. Di questi 100 q. che mancano 65 q.vengono acquistati e sono certificati di derivazione biologica mentre i restanti 35 q. vengono acquistati dal convenzionale restando anche in questo caso al disotto del massimo di 25 % di sostanza secca ammissibile nella razione giornaliera di prodotto non certificato biologico e anche al di sotto del 10 % di sostanza secca convenzionale ammissibile nell'arco dell'anno. 150 : 100 = 35 : X = (35 x 100)/ 150 = 23 3 % PROGRAMMA DI GESTIONE
DELLA RIMONTA E DELLA RIPRODUZIONE: -ALLEVAMENTO OVINI: Le agnelle che servono per la rimonta interna vengono prese da quelle aziendali per un numero di circa 8-10 all'anno. Anche i montoni vengono scelti da quelli aziendali. Ogni anno viene scelto un maschio giovane che servirà per la monta dell'anno successivo mentre uno dei due vecchi dopo aver fecondato da agosto a ottobre viene venduto o abbattuto in modo da non avere problemi di consanguineità. La razza di pecore che alleviamo è la Carsolina o Istriana che è una razza in via di estinzione (250 capi sul territorio nazionale) e quindi assieme all'università di Udine stiamo molto attenti ai problemi di consanguinità anche se per ora non c'è nessun rischio sicuramente tra 2 o 3 anni dovremmo acquistare i maschi in Slovenia. -ALLEVAMENTO ASININI: La gestione degli asini per la rimonta e simile a quella dei bovini e ovini scegliendo le femmine e i riproduttori dal ceppo aziendale. PIANO SANITARIO:
ALLEVAMENTO APISTICO: PIANO DI GESTIONE DELL'ALLEVAMENTO APISTICO: PROGRAMMA DI REPERIMENTO DEGLI ALIMENTI: Nel nostro apiario non viene dato nessun genere di alimento le api hanno il loro miele che immagazzinano durante l'anno nell'arnia e che da noi non viene toccato e ne modificata la posizione fino al 15 di marzo. PROGRAMMA DI GESTIONE DELLA RIMONTA E DELLA RIPRODUZIONE: Non avendo una grande quantità di famiglie d'api la gestione della rimonta e della riproduzione è molto semplice: ogni anno viene cambiata circa la metà di api regine. Quelle regine che hanno 2 anni vengono abbattute e sostituite da delle giovani che vengono recuperate da celle reali prese da quelle famiglie in procinto di sciamatura. Gli sciami che eventualmente vengono inseriti in apiario sono quelli derivanti dalle nostre famiglie. PIANO SANITARIO: Come si è potuto leggere nei capitoli precedenti i prodotti adoperati per il contenimento della varroa sono le tavolette di Api Life Var e una soluzione con Acido Ossalico:
Az. Agricola ed Agrituristica |