andar per frasche...

LA FRASCA DI CHIARA

In principio fu nonno Luigi Fabbro. Negli anni trenta iniziò ad armeggiare con le barbatelle di vite e dintorni sulla scia di una professionalità che nell'agro cervignanese (per esso comprendendo -ovviamente-Ruda e Perteole) aveva premiato tanti bravi agricoltori attenti al mondo del vivaismo viticolo che aveva in Giovanni Battista Toppani il suo propulsore storico.
Imprenditore "con gli attributi" voglia di fare e creare sopra le righe della media di quei tempi nonno Luigi non si negò alla viticoltura ed all'enologia impiantando Tocai Merlot e Refosco dal peduncolo rosso guardando più al locale che al globale ed iniziando " in piccolo" le prime esperienze di vinificazione.
La DOC AQUILEIA era allora " in nuce" e si dovrà aspettare la metà degli anni '70 per darsi un'ulteriore mossa.
Ci pensò (il DNA non mente..) papà Bruno( il figlio di Luigi come ben avrete capito..) a potenziare le vigne e creare una moderna cantina con vasi vinari in acciaio inossidabile termocondizionato introducendo oltre alle varietà già citate Cabernet franc Malvasia istriana Riesling renano Traminer aromatico vari Moscati (giallo e rosa).
Purtroppo Bruno vignaiolo ed imprenditore stimatissimo nel territorio se ne andò anzitempo.
Quasi in punta di piedi lasciando un vuoto incolmabile non solo nella sua Famiglia ma anche in tutte le persone di buoni sentimenti che lo avevano frequentato.
La sua "cucciola" Chiara ( capricorno - venne alle luce il 23 dicembre 1978- tenace ma romantica e dolce al contempo..) era allora impegnata sui banchi di scuola agraria in quel di Gradisca d'Isonzo; ovvero Istituto BRIGNOLI.
La perdita di papà Bruno rese CHIARA ancor più forte -vuoi per necessità vuoi per scelta- e la portò a divenire donna ed imprenditrice senza avere il tempo materiale per godersi gli anni migliori nelle spiagge e discoteche.  Non se ne pentirà mai.
CHIARA si diplomò nel 1997; prese -ancor bambina- le redini dell'Azienda e nel segno di papà BRUNO e nel ricordo di nonno LUIGI iniziò a rivoltarla come un calzino (anche dopo un paio di generazioni sempre il DNA ha il diritto di dir la sua..).
Ancora una volta vigne e cantina fecero un balzo in avanti comparve il primo rovere francese in quelle botticelle da 225 denominate BARRIQUES venne attivato infine un locale per la mescita e vendita diretta che a dir frasca potrebbe sembrare riduttivo; infatti sembra quasi un piccolo MUSEO DELLA VITE E DEL VINO in cui CHIARA si muove con naturalezza "da principessa".
E come tale riverita amata e coccolata da una infinita schiera di avventori clienti amici e conoscenti cui lei mai nega un sorriso ed una parola buona.
Nelle pieghe di un tempo sempre avaro CHIARA ha pensato bene a personalizzare la propria bottiglia quale "biglietto da visita" da consegnare con eleganza ad un mercato esigente non solo locale attento all'autoctono ( il pensiero corre ovviamente al vinoso REFOSCO) all'universale (Cabernet e Merlot in primis) al friulanissimo Tocai agli aromatici(Moscati Malvasia Riesling renano e Traminer aromatico ) che – nonostante la generale disaffezione - mantengono nella DOC AQUILEIA la propria originaria dignità.

I VINI DI CHIARA

Poiché per Chiara il vino è poesia e suggestione ecco spuntare accanto ai vari "monovitigno" taluni uvaggi personalizzati e "ribattezzati"sulla base di particolari emozioni ricordi simboli.Il tutto rientra in una filosofia aziendale che trova nella naturalezza nella spontaneità le proprie motivazioni e strategie.

IL GIORNO:
"Il giorno scandisce il tempo di sole e pioggia di ciascuno".
Uvaggio di Malvasia istriana e Riesling renano si presenta con un colore giallo paglierino con riflessi verdognoli profumi floreali intensi in cui il "sale&pepe" di una "maschia Malvasia conferisce personalità e struttura.
Fresco ed importante al palato ben si accompagna con salumi e primi piatti.
Va servito a 10 gradi circa.

INACHIS IO
"Un vino delicato come un battito d'ali per accompagnare momenti dolci".
Ottimo con dessert e piccola pasticceria persistente al palato dolce ma non troppo profuma di fiori e petali di rosa e di viola.
Va servito a 8-10 gradi circa.

BRUNO
"A mio Papà con profondo affetto e stima".
E' l'uvaggio di CHIARA mix di Cabernet franc e Merlot tipicamente bordolese rosso rubino con note lievi di piccoli frutti di bosco( mora lampone mirtillo) ben armonizzate con sentori erbacei.
Giustamente tannico e di buon corpo è vino da abbinare con piatti a base di selvaggina arrosti formaggi stagionati.
Va servito a 14-16 gradi circa.

10.3.37
"…un'alchimia del passato gustata nel presente".
La sigla si riferisce alla data di nascita di papà Bruno.
Si tratta di un Moscato giallo in purezza fortemente aromatico da meditazione o al limite abbinamento con piccola pasticceria. Va servito molto fresco (8 gradi circa)

IL REFOSCO DI CHIARA
Rosso tipicamente friulano ed assolutamente autoctono nel clone "Scodovacca" si presenta con un bellissimo colore rubino carico ed un profumo caratteristico cui segue un retrogusto ( lasciargli prender i primi caldi che seguono il raccolto è buona cosa..) lattico burroso accattivante coinvolgente.
Otimo con salumi e formaggi di medio-lunga stagionatura carni varie pollame e selvaggina va servito a 13-15 gradi circa.

IL TRAMINER DI CHIARA
" GRAZIE"
"…..di avermi fatto conoscere le presone giuste al momento giusto".
Vino da vitigno continentale ( Termeno) perfettamente acclimatato nella "Bassa friulana" in cui terreni e microclima consentono suggestioni aromatiche uniche in cui i sentori di petalo di viola prevalgono sui profumi di rosa.
Da meditazione o -al limite- da abbinare a piccola pasticceria e da servire molto fresco( 8-10 gradi circa) ad intenditori o amatori di tale varietà.

IL TOCAI DI CHIARA
Giallo paglierino con riflessi verdognoli di moderata gradazione ed acidità non elevata per la sua armonia e scorrevolezza è il naturale partner d'antipasti a base di prosciutto crudo e formaggi giovani; da solo è il classico aperitivo friulano che piace per quelle leggere note di mandorla amara che stimolano il ripetersi della degustazione.
Nulla da vedere con il quasi omonimo dolce cugino ungherese come peraltro ben chiarito nella sentenza della Corte di Cassazione del 30 aprile 1962 che riconobbe ai Baroni ECONOMO d'Aquileia il diritto a fregiarsi del nome Tocai in etichetta alla faccia del ricorso contro essi presentato dalla Ditta ungherese Monimpex di Budapest. Va servito a 10 gradi circa.

LA FRASCA DI CHIARA
Azienda agricola Chiara Fabbro

33052 CERVIGNANO DEL FRIULI (UD)
Via Cajù 81
Telefono mobile : 347-7165085
fax : 0431-32664