DIREZIONE CENTRALE RISORSE AGRICOLE NATURALI FORESTALI e MONTAGNA
SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE
STRUTTURA STABILE GORIZIA
INSETTI DEFOGLIATORI COLLIO e CARSONella seconda metà del mese di giugno 2004 si sono registrati attacchi di rilevante pressione su essenze arboree nel Collio Goriziano e nel Carso in generale.
Del fenomeno si sono interessati prontamente i tecnici del Servizio Fitosanitario Regionale nonché degli Ispettorati ripartimentali delle foreste ed i ricercatori dell'Università di Udine Dipartimento biologia applicata difesa piante i quali hanno riconosciuto ad un particolare lepidottero cosiddetto “ defogliatore” la LYMANTRIA DISPAR” (o Bombice dispari) la responsabilità primaria dei danni arrecati alle chiome di carpini querce roverelle ecc.
Di un tanto è stata data diretta informazione agli agricoltori ed a chiunque abbia contattato direttamente la Struttura goriziana del S.F.R. (già Osservatorio per le malattie delle piante- Palazzo della Regione 34170 GORIZIA via Roma 9 telef. 0481-386245) ) illustrando le caratteristiche del parassita ed indicando le possibilità di intervento privilegiando formulati di natura biologica.
Può essere interessante riassumere in questa sede il ciclo biologico dell'insetto defogliatore in questione nonché di altri similari probabilmente resi più attivi dall'andamento meteoclimatico eccezionale della campagna 2003.
E' appena il caso di ricordare come tali fenomeni siano ricorrenti in natura in assenza o minor presenza di insetti predatori-dunque utili- tali da contenere direttamente i parassiti.
Negli anni passati la pianura friulana ed in particolare i gelsi erano fortemente interessati da attacchi di Bruco americano( IFANTRIA CUNEA) la cui pressione è decisamente regredita nell'ultimo biennio proprio per l'azione di predatori “ad hoc” quali il NEODRYINUS TYPLOCYBAE.
Limantria ("Lymantria dispar").
Le larve della Limantria ( o Bombice dispari) divorano il lembo fogliare rispettando solo parte della nervatura mediana. Nelle annate con forti infestazioni le piante subiscono intense defogliazioni. Esse rimangono temporaneamente spoglie di vegetazione per poi riprendere a vegetare nel corso dell'estate dopo che è cessata l'attività delle larve.
Il lepidottero compie una sola generazione all'anno con volo degli adulti intorno alla metà di luglio. Le femmine vengono raggiunte dai maschi attratti anche da notevoli distanze e dopo essere state fecondate depongono le uova formando un'ovoplacca feltrosa color ruggine che incollano alla corteccia del tronco. Nelle annate con forti infestazioni le ovoplacche si trovano frequentemente anche aderenti ai sassi e ai muri. Le larve nascono scalarmente nella successiva primavera in occasione della emissione della nuova vegetazione fogliare. Durante le prime fasi della loro vita si portano sulla vegetazione delle piante e lasciandosi cadere appese ad un filo di seta vengono trasportate dal vento anche a notevoli distanze dal punto in cui sono nate. Esse iniziano la loro attività per raggiungere la maturità in 2-3 mesi in genere alla fine di giugno per poi incrisalidarsi fra i resti delle foglie che hanno mangiato nella anfrattuosità della corteccia o in mezzo alla vegetazione del sottobosco.
Difesa: In caso di forte infestazione occorre intervenire nei confronti delle giovani larve trattando la vegetazione con formulazioni biologiche di "BACILLUS THURINGIENSIS" ; efficaci inoltre i formulati a base di TRIFLUMURON DIFLUBENZURON e PIRETRO NATURALE da utilizzare in dosi tempi e modalità che potranno essere indicati dai tecnici del Servizio fitosanitario regionale.INFO : dr. Giovanni PETRIS direttore SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE (SFR) 331000 UDINE Via A. Caccia 17 telefono 0432-555166; E-MAIL : giovanni.petris@regione.fvg.it
p.agr. Luciano LUSINA coordinatore struttura stabile di Gorizia del SFR via Roma 9 telefono 0481-386245; E-MAIL : omp.go@regione.fvg.it
Un altro insetto particolarmente pericoloso è la
Processionaria della quercia ("Tahaumeatopoea processionea").
Le larve compiono erosioni fogliari riuscendo a defogliare la vegetazione di intere branche o di settori della chioma con conseguente perdita della funzione ornamentale delle piante colpite. I peli urticanti liberati dalle larve e dispersi nell'ambiente causano fastidiose irritazioni cutanee alle persone che si soffermano o transita sotto le piante infestate.
Questo lepidottero sverna con uova riunite in ovoplacche subrettangolari incollate ai rami. Le larve nascono alla fine di aprile o maggio all'apertura delle gemme. Esse si spostano in processione durante le ore notturne per raggiungere le varie parti della chioma per poi fare ritorno e ripararsi in un nido tessuto alla biforcazione delle grosse branche o sul tronco formato da fili sericei e inglobante le spoglie che le larve lasciano in occasione delle mute.
All'inizio di luglio raggiunta la maturità si tessono un bozzolo di seta e peli in mezzo al nido o al piede delle piante infestate per poi incrisalidarsi. Gli adulti sfarfallano in agosto ed entro un paio di giorni si accoppiano per deporre le uova destinate a svernare.
Difesa: Adottando le opportune precauzioni atte ad evitare irritazioni cutanee causate dai peli lasciati dalle larve occorre asportare i vecchi ed i nuovi nidi. La difesa insetticida può essere realizzata nei confronti delle giovani larve utilizzando formulazioni commerciali di "BACILLUS THURINGIENSIS" var. KURSTAKI.( nota tecnica curata dall'Ispettore fitosanitario dr. Claudio Fabbro )
dr.Claudio Fabbro Ispettore fitosanitario - Gorizia 30.06.2004
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